I verbi predicativi sono ➔ verbi che hanno significato lessicale pieno e possono dare luogo autonomamente a un predicato verbale di senso compiuto; essi sono in opposizione ai verbi copulativi, che necessitano [...] e di ➔ aspetto) e formano con esso un unico predicato verbale:
(12) Maria deve partire
(13) Gianni vuole mangiare un i dati
Tali verbi hanno invece valore predicativo quando sono usati in modo autonomo:
(16) Maria deve dei soldi alla banca
(17) ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] 960, verbale notarile di natura processuale in latino, come di consueto all’epoca, ma con una formula rispecchiano il parlato del tempo, ma contengono «segnali forti […] d’un modo d’esprimersi che è tutto giuridico» (Fiorelli 1994: 554) e ...
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I modi del verbo sono sottoinsiemi di forme della ➔ coniugazione verbale caratterizzati da un complesso intreccio di proprietà semantiche, sintattiche e pragmatiche. Nel sistema verbale italiano si distinguono [...] di parlare
b. anche se fosse arrivato in tempo, non avremmo avuto modo di parlare
Alcuni dei modi del sistema verbale italiano, tuttavia, non esprimono significati riconducibili alla nozione di modalità e possono essere identificati soltanto sulla ...
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Le comparative sono frasi subordinate che introducono un paragone rispetto a un termine (detto comparato o primo termine di paragone) della frase reggente o principale. La frase comparativa, normalmente [...] da come o, più di rado, da locuzioni costruite con modo (nel modo in cui e sim.).
(18) E caddi come corpo morto il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 2º (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione), pp. 832-853.
Dardano, Maurizio ...
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Il termine plurale (dal lat. plurāle, neutro, da plūs, pluris col suff. -ālis) indica uno dei valori che può assumere la categoria grammaticale del ➔ numero in italiano, insieme al singolare. In altre [...] ➔ verbi. Per il plurale dei verbi, ➔ accordo, ➔ coniugazione verbale.
In generale il plurale dei nomi indica che l’entità in questione , posteri, ecc.); i nomi indicanti una zona in modo indeterminato: dintorni, vicinanze.
Esistono, infine, nomi che ...
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Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] , che è il secondo costituente. Viene in tal modo mantenuto l’ordine tipico dei composti delle lingue classiche composto nominale ha data di attestazione anteriore, la formazione verbale può essere considerata il risultato di un processo di ...
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I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] e, nei casi opportuni, di ➔ numero, mentre il significato lessicale del verbo è espresso dal ➔ participio passato (➔ tempi semplici).
Questa ripartizione di funzioni morfologiche tra ausiliare e participio ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] è la distinzione dei verbi in tre coniugazioni (➔ coniugazione verbale), distinte secondo le terminazioni dell’infinito (-are, -ere amicōrum (così come lupōrum).
La possibilità di indicare in modo economico l’insieme delle forme di un lessema, assai ...
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Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] senso astratto: l’aspetto esteriore delle cose. Allo stesso modo si comporta interiore, per cui è impossibile la costruzione & Cardinaletti 1988-1995, vol. 2º (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione), pp. 832-853.
Renzi ...
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È detto imperfetto storico (o imperfetto narrativo) l’➔imperfetto indicativo usato in un contesto che richiederebbe l’uso di un tempo perfettivo (➔ aspetto), come il ➔ passato remoto. Il brano seguente, [...] il mio curriculum. Proprio per renderlo edotto del mio modo di lavorare rientravo nel mio ufficio, prendevo la mia , Bologna, il Mulino, 3 voll., vol. 2º (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione), pp. 13-161.
Bonomi, Ilaria ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...