La comunità greca italiana (➔ minoranze linguistiche) è distinta in due aree: quella salentina (nella provincia di Lecce) e quella calabrese (nella provincia di Reggio Calabria). Le zone geografiche in [...] tra, da una parte, il bovese [ˈiçɛ tɛˈɖːaðɛ mu], con forma verbale impersonale, il calabrese (nd)avìva li mi sòru e il gr. mod. ítan i altre varietà italo-romanze. Si profila in questo modo un’unità areale del patrimonio linguistico e culturale di ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] perfino illimitato. Nelle espressioni così ottenute è in qualche modo implicato che l’evento passato possa valere anche per Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 2º (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione), pp. 13-161.
Bertinetto, ...
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Le congiunzioni coordinative (o coordinanti) sono parole funzionali invariabili il cui compito è quello di collegare tra loro due o più elementi linguistici (principalmente sintagmi o frasi; i cosiddetti [...] coordinazione è molto limitata. Esso è utilizzato in modo sistematico solo nella coordinazione all’interno dei composti: rianalisi) come coordinato con conseguente modificazione dell’accordo verbale. Formazioni di questo tipo non sono facilmente ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] sintagma del nome collettivo, mentre il pronome fa parte del sintagma verbale (il verbo è omesso).
Infine (è la condizione f), -umen) si staccarono dal verbo per legarsi al nome, in modo da esprimere un’idea collettiva, e -ile. Tali suffissi si ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] rivela il meglio e il peggio del B.: cioè l'incontinenza verbale, il girare intorno a un problema senza né formularlo esattamente né centrarlo genn. 1925), tali sue impostazioni quasi divennero un modo di affermarsi, e distinguersi, di contro alla ...
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Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...] o della rota n, con quegli specifici lieva, legno, rota individuati in modo sicuro dalle lettere di richiamo nella figura relativa al brano più o meno esteso Anche nei casi in cui il testo verbale rappresenti la parte preponderante del suo linguaggio ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] insieme l’oggetto diretto Marco e il predicato verbale ritengo e, inoltre, deve necessariamente essere presente complemento indiretto diventa il soggetto del verbo vedere, coniugato nel modo e tempo del verbo della frase di origine, mentre quest’ ...
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La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] casi la congiunzione subordinante iniziale è assente, perciò il ruolo di anticipatore cataforico viene svolto dalla forma verbale di modo non finito, che segnala l’esistenza di un rapporto sintattico di subordinazione tra le due frasi, lasciando ...
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La sonorizzazione è un fenomeno fonetico-fonologico per cui un suono (tecnicamente, un fono) sordo, a contatto con consonante sonora o in posizione intervocalica, diventa sonoro (➔ fonetica articolatoria, [...] se, oltre al tratto di sonorità, si ha un cambiamento nel modo, e a volte anche nel luogo, di articolazione (in entrambi i articolatorio: ogni cambiamento costa energia e, nella produzione verbale, si cerca di ridurre al massimo, nel passaggio ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] di fiaba in fiaba, il «diverso» che proviene dal modo di raccontare (Calvino 1996: 46)
L’infinito sostantivato espresso in più modi a seconda che la costruzione abbia carattere verbale o nominale.
Il soggetto pronominale può comparire nella forma di ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...