Nelle frasi consecutive si esprime l’effetto dell’evento o dello stato di cose espresso nella principale o in una frase precedente:
(1) ha piovuto talmente tanto che il fiume è straripato
In quest’esempio [...] il ruolo di pronome, agendo dunque come argomento del predicato verbale (ha mangiato tanto da sentirsi male). Rispetto a così, presenza di un soggetto indefinito):
(26) si comporta in modo così scorretto da essere considerato un poco di buono
(27) ...
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Nei protocolli della linguistica moderna per linguaggio poetico si intende un particolare uso della lingua finalizzato a ottenere la comunicazione attraverso l’evidenza e la valorizzazione degli strumenti [...] , ecc.) e poi si combinano. Vale a dire, l’espressione verbale nasce da una selezione e da una combinazione. Il principio che governa lingua poetica rende ragione di molti e importanti aspetti del modo con cui è stata più spesso adoperata in poesia, ...
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In generale una struttura perifrastica è un’espressione composta da più costituenti, che nel loro insieme convogliano un significato unitario. In italiano esistono differenti tipi di perifrasi (➔ locuzioni), [...] di perifrasticità lungo la quale si possono disporre le principali perifrasi verbali italiane; intendendo, ad es., (h) in termini scalari quale l’ampia gamma di ➔ flessione di tempo, aspetto, modo e persona:
(10) Giovanni andava cercando il gatto per ...
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Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] complemento d’agente o quella di un avverbio di modo indirizzano sicuramente verso il significato passivo (la finestra fungono più da predicativi dell’oggetto (attributi) che da forme verbali.
L’unione di esse «essere» col participio passato si ...
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Di fronte a quella che appare come una caratteristica strutturale del ➔ lessico delle lingue, l’essere cioè costituito da una massa di parole sterminata e incontrollabile, è naturale chiedersi: è possibile [...] completamente diversi l’uno dall’altro e si comportino ciascuno a modo suo» (Simone 200819: 282-283), allora è vero i dizionari li registrano come entrate autonome e che la loro origine verbale non è più avvertita dai parlanti: si vedano casi come il ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] che troviamo testimonianze sistematiche di lessico giovanile, in modo tale da permetterci di ipotizzare una storia del linguaggio giovanile intende distinguersi, anche grazie allo strumento verbale, è infatti quello immediatamente precedente al ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] es., Vincent 1988: 293; Simone 1993: 55) le classi del sistema verbale italiano potrebbero ridursi a due: quella in -a- e quella in -e -o in amo indica insieme il tempo presente, il modo indicativo, la prima persona sing.; in chiamò il morfema ...
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«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] manca la creatività, soprattutto lessicale, in particolar modo nelle serie dedicate alla parodia di opere letterarie Oltre all’ovvia interazione tra linguaggio delle immagini e linguaggio verbale, alla base del fumetto forse più ancora che di altri ...
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Con il termine ispanismi si intendono le parole, i costrutti o le espressioni che dallo spagnolo (cioè dal castigliano) sono penetrati, più o meno durevolmente, in altre lingue, nel nostro caso in italiano. [...] si usi anche al singolare (un silos), allo stesso modo in cui sui giornali spagnoli non è infrequente leggere espressioni carattere) e a quello ‘edonistico’ (l’arricchimento verbale), senza ampliare particolarmente l’ambito dei significati generali ...
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Il sintagma preposizionale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) composto da una preposizione (che fa da testa del sintagma; ➔ preposizioni) e da un elemento da essa retto (➔ reggenza). Spesso questo elemento, [...] (Malerba 1980: 3)
(e) sintagma preposizionale reggente frase con verbo di modo finito:
(13) Da quando l’uomo si era messo a mangiare la preposizionali da una parte e sintagma nominale e sintagma verbale dall’altra, nel senso che gli esempi (35) ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...