Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] ricordare anche quello che ha letto come se lo avesse in qualche modo vissuto, e uno ha la storia degli uomini e tutto il mondo espresso da un sintagma nominale, aggettivale, o da una forma verbale non finita:
(22) Lido Lanfranchi è fermo, non vede ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] un aggettivo (essere fritto, stare fresco) o un infinito verbale, per lo più retto da preposizione (andare a parare, rientrano in questa categoria anche conglomerati formati da due verbi di modo finito coordinati, del tipo mordi e fuggi, fai da te, ...
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Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] il passato prossimo esprime un evento che si ripete in modo regolare, senza che il momento indicato coincida con il il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 2º (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione), pp. 13-161.
Bertinetto, Pier ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] in funzione predicativa, i quali dipendono da un sintagma verbale (i fiori bianchi mi piacciono molto ~ i fiori alla pratica di presentare un candidato fittizio alle elezioni, in modo tale da scoprire il gioco dei partiti avversari e poter poi ...
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Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] esplicite (con verbo di modo finito) e implicite (con verbo di modo non finito).
Quando codificano Boccaccio, Dec. I, 4, 15)
In quest’ultimo caso, la forma verbale può essere anche al condizionale:
(9) Giuseppe vuole che ci mettiamo in ghingheri ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] a dire tutti quegli elementi che fanno parte del sintagma verbale e che nel modello valenziale sono considerati ➔ argomenti e attante verso cui si esplica l’azione, e che partecipa in modo non attivo al processo. In quest’ottica lo schema dei ruoli ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] costante riferimento a questo dibattito, che ha contribuito in modo fondamentale a chiarire le idee di chi lo ha riconoscere e nominare correttamente i tempi e i modi del paradigma verbale dell’italiano, o le molte classi e sottoclassi di aggettivi e ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] a casa
La forma detta della possibilità si comporta in modo simile. In prima istanza, suggerisce la possibilità della protasi Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol. 2º (I sintagmi verbale, aggettivale, avverbiale. La subordinazione), pp. 751-784 (1a ed. ...
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La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] Nel rapporto di coordinazione, i due costituenti concorrono in pari modo al significato del composto: ad es., una cassapanca è sia hanno vinto lo scudetto.
Sono formati da un tema verbale e da un nome che funge da complemento, tipicamente da ...
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Un enunciato viene definito nominale quando non è costruito attorno a una forma verbale coniugata, come in (1) (un esempio orale) e in (2) (un esempio scritto):
(1) LUC: sabato mattina / all’undici / eccotelo [...] sintattiche che può assumere una frase predicativa: essa è verbale se il suo predicato è espresso con un verbo coniugato ), l’enunciato presentativo (32) evoca l’evento in modo compatto, senza introdurre una vera distinzione e una gerarchia tra ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...