Il termine timbro fa riferimento alla qualità acustico-percettiva propria di un suono, che permette a un ascoltatore di distinguere quel suono da un altro di uguale altezza tonale, intensità e durata.
In [...] che si susseguono lungo la catena parlata, altre riguardano il modo in cui il testo viene prodotto e danno la percezione piano della trasmissione del messaggio. Alcuni esperimenti sulla comunicazione verbale ‘faccia a faccia’ (Merhabian 1971 e 1972) ...
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Il troncamento è, nell’accezione più ampia, un fenomeno fonologico che consiste nella cancellazione di segmenti o sillabe finali di parola, che può verificarsi in condizioni fonologiche varie; sono, infatti, [...] talvolta definite tronche forme come mo’ < modo, fra < frate, pie’ < piede, ad es. in a mo’ di giustificaione, fra Giovanni ➔ verbi; ➔ ausiliari, verbi). Tra una forma verbale e la parola successiva il troncamento può verificarsi, purché le ...
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Gli infissi sono un particolare tipo di ➔ affissi, cioè di elementi morfologici che non possono essere utilizzati da soli nel discorso, ma soltanto in combinazione con radici o temi lessicali, per formare [...] colpiate; ➔ flessione; ➔ paradigmi; ➔ coniugazione verbale).
Alcuni preferiscono distinguere gli elementi posti fra radice librino.
Pur se privi di un significato definibile in modo referenziale, gli infissi possono contribuire al valore connotativo ...
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L’➔apostrofo è, nell’italiano scritto, il segno che indica la caduta (o soppressione), in ragione di fenomeni di natura diversa e distinta, di una vocale (se davanti ad altra vocale si parla di ➔ elisione) [...] caso realizza una sovrapposizione con una diversa forma verbale: dà è, difatti, terza persona singolare del però dall’uso o dallo standard perché arcaismi o localismi: mo’ «ora» per modo, ve’ per vedi, vo’ per voglio e altri): qui a cadere (per ...
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Le locuzioni verbali (dette anche perifrasi verbali: Dardano & Trifone 1983: 364) sono costruzioni perifrastiche (➔ perifrastiche, strutture; ➔ locuzioni) formate da un verbo (➔ verbi) e da almeno [...] andare avanti, dare addosso, venire via), le locuzioni verbali sono formate da un nucleo verbale e da un complemento diretto o indiretto, come in mentre prendeva registra i tratti grammaticali di tempo, modo, aspetto, persona e numero:
(1) mentre ...
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Per desinenze, nella grammatica tradizionale, s’intendono le terminazioni delle parti del discorso variabili (➔ parti del discorso), che in genere recano informazione morfologica di natura flessiva (➔ [...] segmentazione delle desinenze è dato dalla cosiddetta vocale tematica (➔ coniugazione verbale), che troviamo in forme come parl-a-v-a, tem gli altri suffissi flessivi debbano essere trattati allo stesso modo (Thornton 2005: 68).
Infine, un caso ...
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In italiano è frequente il fenomeno di parole che, pur avendo lo stesso significato (o, com’è nei verbi, uguale persona e tempo verbale) hanno diversa grafia o posizione dell’accento. Entrambi questi fenomeni [...] la differenza tra giovinezza e gioventù serve, per quanto in modo sfumato, a distinguere due sensi (il primo ha una è accettabile (► -gl-).
Menzione a parte meritano forme verbali tra loro concorrenti come devo/debbo, potettero/poterono, mordette/ ...
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In italiano le parole appartenenti ad alcune ➔ parti del discorso sono soggette a flessione; presentano cioè diverse terminazioni a seconda del ➔ numero, del ➔ genere, o (come particolarmente i verbi) [...] della ➔ persona, del tempo (➔ coniugazione verbale) e del modo (➔ modi del verbo). Queste parti del discorso sono perciò dette variabili. Altre parti del discorso contengono, invece, parole che mantengono sempre la stessa forma: sono gli ➔ avverbi e ...
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PASSATO REMOTO, INDICATIVO
Il passato remoto (o perfetto semplice) è un tempo verbale dell’indicativo e si usa per indicare un fatto avvenuto nel passato, concluso e senza legami di nessun tipo con il [...] primi)
Dal punto di vista della forma, alcuni verbi formano il passato remoto in modo regolare (passato remoto debole) aggiungendo alla radice verbale le desinenze proprie di questo tempo
Altri verbi presentano una forma del passato remoto con ...
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PASSATO, CONGIUNTIVO
Il tempo verbale passato del modo ➔congiuntivo si forma combinando le forme del congiuntivo presente degli ausiliari avere o essere con il participio passato del verbo da coniugare
Si [...] usa per esprimere l’anteriorità di un evento nelle proposizioni dipendenti rette da verbi come sperare, credere, supporre al presente o futuro indicativo
Credo che Riccardo non abbia capito a che ora ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...