Kubrick, Stanley
Sandro Bernardi
Regista cinematografico statunitense, di origine ebraica, nato a New York il 26 luglio 1928 e morto a Harpenden (Gran Bretagna) il 7 marzo 1999. Cineasta-filosofo, grande [...] mette anche a nudo i procedimenti tradizionali della suspense in modo che lo spettatore si soffermi più sull'atto del narrare in Full metal jacket (1987), in cui dietro la scatenata violenza verbale, dietro l'uso delle armi più potenti e del napalm si ...
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BIGNONE, Ettore
Piero Treves
Nato a Pinerolo il 17 dic. (non il 16 luglio) 1879 da Carlo e da Anita Matteucci, il B. si laureò a Torino in lettere (con una dissertazione su Lucrezio) nel 1901 e in filosofia [...] rivela il meglio e il peggio del B.: cioè l'incontinenza verbale, il girare intorno a un problema senza né formularlo esattamente né centrarlo genn. 1925), tali sue impostazioni quasi divennero un modo di affermarsi, e distinguersi, di contro alla ...
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Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...] o della rota n, con quegli specifici lieva, legno, rota individuati in modo sicuro dalle lettere di richiamo nella figura relativa al brano più o meno esteso Anche nei casi in cui il testo verbale rappresenti la parte preponderante del suo linguaggio ...
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SAVOIA, Emanuele Filiberto
di, principe di Oneglia. –
Andrea Merlotti
Nacque a Torino il 17 aprile 1588, terzo figlio del duca Carlo Emanuele I e dell’infanta Caterina d’Asburgo.
Avviato alla carriera [...] artistici della penisola e raggiungendo anche Torino, dove ebbe modo di conoscere il duca di Savoia. Nell’aprile fra il 3 e il 4 agosto 1624.
Il medico Fiocchetto stilò il verbale dell’autopsia, da cui risultò che il viceré era deceduto per un ...
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VENTURI, Marcello
Giovanni Capecchi
– Figlio di Ugolino e di Adele Della Nina, nacque il 21 aprile 1925 nella stazione ferroviaria di Querceta-Seravezza-Forte dei Marmi (Comune di Seravezza), nella [...] una relazione sentimentale con Anna Maria Ortese, che ebbe modo di ricordare poi il giornalista dagli occhi azzurri nei ma un passato-presente, che non esiste (come tempo verbale) nelle grammatiche, ma al quale diventa fondamentale aggrapparsi per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella storia della poesia inglese della prima metà del Seicento, accanto a Shakespeare [...] in un secondo tempo diventa veicolo di semplice arguzia verbale.
La poesia metafisica diviene così un’indagine conoscitiva una sola volta uniti dalla Chiesa, e hanno provato in qualche modo la gioia del letto coniugale, è da augurarsi che essi non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Patrizia Stoppacci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’interno del programma di rinnovamento letterario della Pléiade, fondato sull’incontro [...]
La poesia di Joachim Du Bellay rappresenta in qualche modo il controcanto elegiaco e malinconico al vitalismo splendente di arte fondata sui tesori della memoria, ma inesauribile ricchezza verbale che rimanda alle metamorfosi del mondo, al suo fluire ...
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I verbi di percezione sono ➔ verbi che denotano processi percettivi (vedere, sentire, fiutare, ecc.) che hanno luogo in un soggetto esperiente. Rimandando alla sfera sensoriale (specialmente visiva o uditiva), [...] insieme l’oggetto diretto Marco e il predicato verbale ritengo e, inoltre, deve necessariamente essere presente complemento indiretto diventa il soggetto del verbo vedere, coniugato nel modo e tempo del verbo della frase di origine, mentre quest’ ...
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Attenzione
A. Charles Catania
Bruno Callieri
La parola attenzione, dal latino ad e tendere, "rivolgere l'animo a", indica l'atto di rivolgere e applicare la mente a uno stimolo, cioè il processo che [...] che sappiamo della relazione tra fulmine e tuono che determina il modo in cui il lampo condiziona la nostra attenzione.
Tuttavia, poiché prontezza o inclinazione percettiva. Negli studi sull'apprendimento verbale, per es., gli elementi che fungono da ...
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La paraipotassi è un fenomeno sintattico tipico dell’italiano delle origini (➔ sintassi; ➔ origini, lingua delle), che consiste in una combinazione tra il meccanismo sintattico della coordinazione (➔ paratassi) [...] casi la congiunzione subordinante iniziale è assente, perciò il ruolo di anticipatore cataforico viene svolto dalla forma verbale di modo non finito, che segnala l’esistenza di un rapporto sintattico di subordinazione tra le due frasi, lasciando ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...