BASAGLIA, Franco
Giuseppe Armocida
Bruno Zanobio
Nacque a Venezia l'11 marzo 1924 da Enrico e da Cecilia Faccin. Si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia di Padova e già da studente orientò [...] intellettiva e di proiezione; studiò i test di associazione verbale e il test del disegno, dedicando successivamente una serie , mantengono il ruolo originario di controllo sociale. In modo più ampio il B. riprese questi argomenti nella prefazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Settecento filosofi e grammatici esaminano le relazioni del linguaggio con il pensiero [...] primo stadio ferino e spontaneo allo stadio del linguaggio verbale convenzionale.
Herder ritiene che la prima lingua consistesse di del linguaggio si trovano raccolte e trattate in modo sistematico nell’opera enciclopedica in sei volumi On the ...
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RUSCELLI, Girolamo
Paolo Procaccioli
RUSCELLI, Girolamo. – Girolamo di Francesco di Pietro di Antonio Ruscelli nacque a Viterbo nel 1518; non è noto il nome della madre. La data di nascita, desunta [...] stamparia in compagnia» avrebbe alluso più tardi nel verbale del processo intentatogli per la stampa del Capitolo del una presa in carico della lingua della poesia e del ‘modo’ di farla (Del modo di comporre in versi nella lingua italiana, 1559); una ...
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VINCI, Leonardo
Kurt S. Markstrom
– Luogo e data di nascita sono incerti. Secondo una tradizione settecentesca attestata dapprima Oltralpe, sarebbe nato a Napoli nel 1705 (Gerber, 1792). Secondo la [...] tra l’attenta intonazione del testo verbale e la tendenziale standardizzazione della fraseologia musicale aria fin lì inusitato, l’‘aria agitata’ – movimento frenetico, modo minore, declamazione concitata –, che sarebbe poi diventato di rigore per ...
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L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] di un nome (tab. 1).
Le frasi subordinate sono dette esplicite quando contengono un verbo di modo finito (cioè coniugato; ➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo) e un soggetto indipendente: Giovanni spera che Piero arrivi; sono implicite quando ...
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DORIA, Percivalle
Joachim Göbbels
Nacque in data imprecisata dall'eminente famiglia genovese, ma, sebbene il suo nome compaia più volte nelle fonti cittadine, una sua precisa collocazione genealogica, [...] , le sue trattative con Siena sono documentate da un verbale del Consiglio di questa. La sua opera contribuì in strategia: il D. doveva restare in minacciosa vicinanza di Roma, in modo almeno da sbloccare l'assedio di Vico. Il re ordinò perciò al ...
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La negazione di frase è una risorsa che segnala che la situazione descritta in una frase non sussiste: in altri termini, essa inverte il valore di verità di una frase dichiarativa. In italiano, dove essa [...] generale è una funzione tipica del linguaggio umano, verbale e segnato; considerata un «universale pragmatico» (Ramat a enfasi intonativa come in (a). Si segnala così in modo esplicito che la portata della negazione comprende il complemento alla sua ...
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Le completive sono frasi subordinate che svolgono la funzione di ➔ soggetto, oggetto diretto (➔ oggetto) o complemento indiretto del verbo della frase reggente, come negli esempi seguenti:
(1) che sono [...] ]
Le completive oblique hanno nella maggioranza dei casi reggenza verbale, ma possono dipendere anche da un nome, da un (o vi) se è formata da a + infinito o da a che + modo finito:
(111) Gianni ha contribuito a organizzare l’incontro → Gianni vi / ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] per la prima coniugazione,-e per le rimanenti; ➔ coniugazione verbale). Il participio passato regolare si forma con l’aggiunta della participiale ha lo stesso valore temporale di una frase relativa di modo finito. Vale a dire che, in un esempio come ( ...
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SPAVENTA, Silvio
Fulvio Cammarano
– Nacque a Bomba, nel distretto di Chieti (Abruzzo Citeriore), il 10 maggio 1822 da Eustachio e da Maria Anna Croce.
Iniziati gli studi nel seminario di Chieti, nel [...] vaste conoscenze.
L’8 dicembre 1861 ebbe un duro scontro verbale con Agostino Bertani e altri esponenti della Sinistra, che , accanto alle evidenti ascendenze culturali hegeliane, un modo d’intendere lo Stato come insostituibile strumento di garanzia ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...