Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'oratoria
Stefano Ferrucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’oratoria è un prodotto tipico della democrazia ateniese, nella quale compaiono [...] elementi entrano tuttavia in gioco nella comunicazione verbale, legati al potere evocativo della parola pronunciata trasmessa e insegnata, perché le sue regole si andavano codificando in modo sempre più preciso. Così nella seconda metà del V secolo a ...
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CAVALCANTI, Giovanni
Claudio Mutini
Di questo scrittore, che è tra i più significativi, a Firenze, della civiltà letteraria quattrocentesca, si posseggono scarsi e saltuari dati biografici, frutto recente [...] la prima s’impone come un prodotto di squisita capacità verbale che investe il solo oggetto possibile per l’arte: per essere creduto (è il significato che comprometto in qualche modo i parametri della credibilità spostandoli ad un nuovo livello) e ...
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Con francesismi si intendono i prestiti dal francese (i francesismi veri e propri, per la fase più antica della lingua detti anche, raramente, oitanismi dall’uso di designare il francese antico come lingua [...] (fr. manœuvre → manovra, per attrazione di opera); /ø/ adattata in vario modo, con /o/ e più raramente con /e/ (fr. bleu → blo, ble nel medioevo con -ea), -ine con -ina, il suffisso verbale -iser con -izzare.
Nella seconda metà del Settecento e poi ...
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Nella frase, le singole parole si dispongono in sequenze linearmente ordinate, che formano unità dette sintagmi. Il sintagma (fr. syntagme, ingl. phrase) è una struttura linguistica costituita o da una [...] della chiesa senza rompere la grammaticalità della frase. Allo stesso modo nell’es.:
(11) Ho scritto dunque dei brevi racconti parte di un sintagma più esteso come complemento di una forma verbale o come elemento retto di una preposizione (cfr. § 3). ...
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CIRIO, Francesco
Luigi Agnello
Nato a Nizza Monferrato (Asti) il 25dicembre del 1836 da Giuseppe e Luigia Berta, di estrazione modestissima, trascorse l'infanzia nel vicino paese di Fontanile, dove [...] . 231 s.), che miravano a giustificare, in questo modo, il proprio operato.
Una vivace polemica, giornalistica e 22 ott. 1898, ibid., XVI(1898), 50, pp. 121 s.; Verbale di parte delle deliberazioni dell'assemblea generale ordinaria del 29 nov. 1898, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il rapporto fra letteratura e scienza deve essere inteso come un dialogo di frontiera [...] , insomma, è di esaurire tutto il potenziale verbale e semantico offerto dalla lingua con esperimenti pirotecnici della tecnologia”.
L’opera di Levi rende dunque visibile in modo straordinario come durante gli anni Sessanta e Settanta la situazione ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] belle parole, ma però consuete nel comun parlare, et in tal modo ne resultarà una lingua che si potrà dire italiana, comune a tutti toscane scelte da Bembo. Trissino prima dà la forma verbale cortigiana, poi fa seguire quella toscana: il condizionale ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] (Baricco 1995: 10)
Se la preposizione è preposta a un verbo di modo non finito (➔ modi del verbo), la relazione si instaura invece fra due a essere usate come ➔ prefissi, per es. verbali: innamorarsi, arrossire, coabitare, fraintendere, ecc. Troviamo ...
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emozioni
Chiara Braschi
Le emozioni costituiscono una delle componenti più naturali, spontanee e allo stesso tempo complesse del comportamento. Nel corso degli anni sono state formulate numerose teorie [...] teoria di Arnold, il sentimento è una tendenza a rispondere in un certo modo, non la risposta fisiologica in sé, e le e. si distinguono , possiamo cogliere alcuni sfasamenti tra la comunicazione verbale e i movimenti del corpo o le espressioni ...
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Bonifacio (Bonifazio) VIII
Ernesto Sestan
Non pare che prima del 1280 l'alto prelato, non ancora cardinale, Benedetto Caetani (il futuro B., nato ad Anagni verso il 1235) sia entrato in qualche connessione [...] di ecclesiastici, apre la controffensiva; il conflitto passa dalla polemica verbale e scritta agli atti di violenza. Nell'estate, e . ritenesse B. non immune da questa colpa sia per il modo come egli sarebbe salito su su per i gradi della gerarchia ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...