Comportamentismo
Luciano Gallino
Varietà del comportamentismo nelle scienze sociali
La mappa del comportamentismo nelle scienze sociali presenta complicate diramazioni. Al fine di orizzontarsi su tale [...] anche il comportamentismo di Blau o di Homans è a suo modo 'sociale'), così Mead definiva la mente: "Il campo aggettivo, 'legge' è un oggetto di normativa giuridica e non una forma verbale, e l'azione è attuata o attuabile da un oggetto, non da una ...
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Teoria e scuola di psicologia (dall’ingl. behaviour, «comportamento»), di cui fu iniziatore lo psicologo americano John B. Watson nel 1914 e che dominò la ricerca sperimentale in psicologia negli USA fino alla fine degli anni Cinquanta del 20° secolo. Il b. pone come unico oggetto della psicologia il ... ...
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Teoria e scuola di psicologia (dall’ingl. behaviorism, der. di behaviour «comportamento»), di cui fu iniziatore J. B. Watson, nel 1914. Pone come unico oggetto della psicologia il comportamento dell’individuo, cioè le sue reazioni in una determinata situazione. Il comportamento prende il posto della ... ...
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Teoria del comportamento umano e animale elaborata da John B. Watson e Burrhus F. Skinner. Tale teoria è basata non sullo studio di variabili soggettive, come il pensiero o la coscienza, ma sulla correlazione tra eventi ambientali osservabili e misurabili e altri eventi, altrettanto osservabili e misurabili, ... ...
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Nino Dazzi
. Per n. (o neobehaviorismo) s'intende quel movimento psicologico statunitense che, preso l'avvio all'inizio degli anni Trenta, ha conosciuto nel decennio 1930-40 il suo massimo sviluppo, ma la cui influenza si estende fino alla fine degli anni Cinquanta e per taluni autori (v. per es. B. ... ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La lirica occidentale moderna nasce nel Medioevo con la poesia dei trovatori. Tali poeti costituiscono [...] accentua la raffinata virtuosità metrica e lo spericolato gioco verbale.
L’estensione analogica della canso investe quasi tutti esempio “alto” degli Amores di Ovidio e, a suo modo, ricomparirà ancora quando Petrarca assegnerà alle sue composizioni l’ ...
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CRISPOLTI, Filippo
Alessandro Albertazzi
Nacque a Rieti il 25 apr. 1857 dal marchese Tommaso (1830-1911) - influente personalità del movimento cattolico bolognese e romagnolo dal 1888, tra l'altro presidente [...] tuttavia la propria autonomia di giudizio, con quella affabilità verbale, che caratterizzò lo stile e determinò il successo delle da una parte e del socialismo dall'altra".
In questo modo, il C. non scelse il terreno dell'autonomia rispetto agli ...
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Il testo prescrittivo (detto anche regolativo o istruzionale) è un tipo di testo (➔ testo, tipi di) che ha come fine la regolamentazione di un comportamento immediato o futuro dell’emittente e/o di altri [...] tra cui vanno notate le seguenti:
(a) forme verbali, pronominali e aggettivali di prima e seconda persona, singolare lo colloca in luogo sicuro, sino a quando si possa provvedere in modo definitivo alla sua protezione (Codice civile, art. 403)
Tra i ...
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DEL MORO, Luigi
Mario Bencivenni
Nacque a Livorno il 25 ag. 1845 da Carlo e da Angiolina Politi. Il padre, ex commerciante di chincaglierie dedicatosi poi all'attività di cambiavalute, dopo averlo fatto [...] e guidate dal De Fabris, durante il quale ebbe modo di farsi conoscere e apprezzare nel capoluogo toscano e 146, 482 ss.; Ibid., Libro IV degli atti della Ia Classe, verbale adunanza ordinaria del 15 ott. 1871; Ibid., Ruolo degli alunni della R ...
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Vicino Oriente antico. Liste lessicali e tassonomie
Hermann Hunger
Alfonso Archi
Liste lessicali e tassonomie
Mesopotamia
di Hermann Hunge
Evoluzione delle liste lessicali
Le liste costituiscono un [...] il testo in sumerico ma nella stessa colonna e in questo modo è conservata la disposizione originaria in un'unica colonna; le liste II millennio. Tali liste contengono per lo più forme verbali, ma talvolta registrano anche intere frasi. La diversa ...
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Salomone (Salamone)
Gian Roberto Sarolli
Re d'Israele, figlio di David e di Betsabea, salito al trono nel 971 e morto nel 931 a.C.; portò la Palestina, sia pur per breve tempo, a un apparente splendore [...] Forese, Ben ti faranno il nodo Salamone (Rime LXXV 1), in modo ambiguo che ancora aspetta una sicura chiosa (per le discussioni sull' sintattica che esplode nell'impiego, voluto, della forma verbale monosillabica accentata); XXVII 6 Se bene si mira, ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] mio declinabile (mie, miei, ecc.) non mia indeclinabile. Morfologia verbale ‘classica’, non la pletora di forme fiorentine argentee (di origine stilistica verso il basso) viene riusato in modo preferenziale. La scelta per il lessico trecentesco ...
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CANAL, Pietro
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Venezia il 13 apr. 1807 da Agostino e da Teresa Maria Boldù, appartenenti entrambi a famiglie nobili veneziane, sesto di dieci figli. Trascorse la prima fanciullezza [...] dottrina filologica e letteraria", il suo modo d'insegnare asistematico, poco curante della Assemblee del Risorg., II, Venezia, Roma 1911, pp. 196, 488-489 (verbale del Comitato segreto del 30 giugno 1849), 722; P. Rigobon, Glieletti alle Assemblee ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] della bellezza musicale" (Citanna), ma segnato da una sovrabbondanza verbale, di schemi e di modelli letterari (Cajumi).
Nel 1928 un "certo fluido spazio che ogni lettore riempie a suo modo, soprattutto con ricordi d'infanzia", nel quale "la visione ...
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verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...