La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] verbi si articola secondo cinque categorie: persona, numero, tempo, modo, aspetto. Si distinguono quattro modi finiti (➔ indicativo, ➔ congiuntivo, ➔ imperativo, ➔ condizionale; ➔ coniugazione verbale) e tre modi indefiniti (➔ infinito, ➔ gerundio ...
Leggi Tutto
DE NICOLA, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Napoli il 9 nov. 1877 da Angelo e da Concetta Capranica. Compì giovanissimo i suoi studi al liceo "A. Genovesi" e si laureò alla facoltà di giurisprudenza dell'università [...] le proteste di alcuni parlamentari, sulla base di una falsificazione dei verbali della seduta: cfr. Macrelli, pp. 31 ss.), cui reagirono solo suo stile, non era l'atto in sé, ma il modo di velare attraverso di esso le sue più interne motivazioni. Nel ...
Leggi Tutto
Memoria: studi sperimentali
DDaniele Bovet
di Daniele Bovet
Memoria: studi sperimentali
sommario: 1. Definizione. 2. Cenni storici. 3. Classificazione e filogenesi dei vari tipi di memoria. 4. Parametri [...] accade nella storia della scienza, questi studi si sviluppano inizialmente in modo indipendente e l'analisi delle più complesse forme di memoria verbale precede quella del condizionamento e dei fenomeni di semplici associazioni sensomotorie.
Gli ...
Leggi Tutto
Giovani
Alessandro Cavalli
Il concetto di gioventù
Sia nel linguaggio comune sia nel lessico delle scienze sociali regna una certa confusione in merito al contenuto al quale si fa riferimento quando [...] ). L'attenzione per i giovani è tutta rivolta a fare in modo che i valori e i codici morali sottesi a questi principî vengano particolare, la foggia dei capelli, il linguaggio, verbale e non verbale, col quale i giovani comunicano tra loro. Si ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Beccaria
Philippe Audegean
A Cesare Beccaria si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno. La filosofia, nelle sue mani, fu uno straordinario strumento di lotta politica, che [...] ). A differenza di quello rousseauiano, il contratto di Beccaria non cambia il «modo di essere» (p. 29) dei contraenti: non li affranca mai dall’ 200).
In un contesto minacciato da uno sviluppo verbale incontrollato, il grande poeta ha il dovere di ...
Leggi Tutto
Per focalizzazione si intende l’insieme di fenomeni che consentono di mettere una porzione di enunciato in maggiore evidenza di altre. Gli enunciati infatti non solo trasmettono informazioni, ma spesso [...] da esigenze particolari. Ad es., oggi vado a scuola è un modo sintatticamente non-marcato di esprimere un certo contenuto; mentre in è ). In italiano antico, invece, la posizione post-verbale sembra in libera variazione con la posizione preverbale.
...
Leggi Tutto
VERRI, Pietro
Carlo Capra
– Nacque a Milano il 12 dicembre 1728, primogenito di Gabriele, patrizio milanese e giurista, futuro senatore (1749) e reggente (v. la voce in questo Dizionario), e di Barbara [...] stese in due tempi: la descrizione (in base a un estratto del verbale) del processo istruito nel 1630 a carico di Gian Giacomo Mora e Guglielmo «se nelle Meditazioni si trattava di trovare il modo per “accostarci allo stato di un essere felice”», ...
Leggi Tutto
DANTE ALIGHIERI
L. Miglio
Poeta e scrittore, nato a Firenze nel 1265, morto a Ravenna nel 1321.La presenza di D. nella cultura dei secc. 13°-14° si commisura, anche in rapporto alle arti figurative, [...] selezioni il campione più eccelso rispetto a un esempio minore. In tal modo si può rispondere alla domanda: perché Cimabue e non Cavallini? Perché parrebbe per il Poggiali, o aiutati da istruzioni verbali dettate da chi aveva maggiore confidenza con i ...
Leggi Tutto
Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] ), e la flessione avviene attraverso il cambiamento del luogo di articolazione; il segno verbale può in questo caso mutare il luogo di articolazione, assumendo in tal modo quello del segno nominale con il quale concorda.
È stato evidenziato che la ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lorenzo Valla
Rita Pagnoni Sturlese
Lorenzo Valla è una delle figure più rappresentative dell’Umanesimo italiano: egli dà vita a un progetto di profondo rinnovamento pratico e teoretico che, pur non [...] gli uomini, liberandoli da pregiudizi, falsità e deformazioni. Nuovo modo di guardare al mondo umano, per l’umanista la primo e fondamentale, ens, è un participio passato dalla forma verbale a quella nominale e come tale si risolve nel pronome che ...
Leggi Tutto
verbale1
verbale1 agg. [dal lat. tardo verbalis, der. di verbum (v. verbo) «che riguarda la parola, il verbo»]. – 1. a. Di parole, che consiste di parole: offese v., in contrapp. a offese che si possono recare con atti, gesti, ecc.; con sign....
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...