ANGELERI, Antonio
Riccardo Allorto
Pianista e insegnante, nato a Pieve del Cairo, in Lomellina, il 25 dic. 1801. Allievo di Francesco Pollini, nel 1826 era entrato al conservatorio di Milano quale insegnante [...] Ricordi, 1872) Il pianoforte, posizione delle mani, modo di suonare. Cenni teorico-pratici, metodo contenente .
Morì a Milano l'8 febbr. 1880.
Bibl.: L. P., Necrologio, in Gazzetta Musicale di Milano, XXXV, 7 (1880), pp. 53-54; V. Colombo, A. A. ...
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Musicista (Salisburgo 1756 - Vienna 1791). Fu avviato assai presto dal padre Leopold allo studio del clavicembalo, insieme alla sorella Maria Anna, detta Nannerl. I suoi primi saggi di composizione risalgono [...] , Leopold e i figli passarono in Inghilterra, dove rimasero per più di un anno. A Londra l'esperienza musicale di M. ebbe modo di arricchirsi notevolmente: durante il periodo londinese egli compose la sua prima sinfonia, sulle tracce di J. C. Bach ...
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Musicista russo (Soncovka, Ekaterinoslav, 1891 - Mosca 1953). Figura di primo piano del modernismo musicale novecentesco, P. affiancò alla carriera internazionale di pianista quella di compositore, con [...] Pietroburgo grazie alle serate ideate dal coreografo S.P. Djagilev. P. ebbe così modo di ascoltare le musiche di E. Grieg, R. Wagner, R. Strauss, socialista, fu per vari anni direttore del conservatorio musicale di Mosca e nel 1944 ebbe il premio ...
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Direttore d'orchestra, musicologo e strumentista austriaco (Berlino 1929 - St. Georgen im Attergau 2016). Una delle più eminenti autorità nello studio ed esecuzione della musica antica, ha affrontato lo [...] caratteristiche costruttive e foniche degli strumenti dell'epoca, riuscendo a coniugare in modo esemplare la pura ricerca musicologica con le esigenze della pratica musicale. Tra i numerosi riconoscimenti e premi ricevuti occorre citare l'Ernst von ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] delle leggi, delle istituzioni civili. Il mondo irreale e musicale delle Bucoliche si allontana per cedere il posto a è ben più ampio di quello dei vivi, e questo, in certo modo, è incluso in quello. Il lettore del poema della romanità augustea non ...
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Musicista (Lipsia 1813 - Venezia 1883). Nono figlio del funzionario K. F. Wagner (secondo alcuni figlio naturale dell'attore ebreo Ludwig Geyer) e di Johanna R. Pätz. Entrò all'università di Lipsia nel [...] le aspirazioni wagneriane alla creazione di un nuovo dramma musicale. Al Rienzi seguì Der fliegende Holländer, scritto in sei piena realizzazione e massima originalità, svolgendosi in modo di tematica sinfonia vocale-orchestrale. La composizione ...
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Poeta lirico greco (Cinoscefale, Beozia, 518 a. C. - Argo 438 a. C.). Discendente della nobilissima famiglia degli Egidi (Αἰγεῖδαι) di origine dorica, P. ricevette nella sua patria la prima educazione [...] musicale e letteraria; la tradizione lo mette in rapporto con le poetesse Mirtide e Corinna, ma la sua formazione fu complessa, come nell'inscindibilità assoluta tra il suo stile e il suo modo di essere umano, morale e religioso.
L'imitazione di ...
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L’atto e il modo di scoprire e spiegare quanto in uno scritto o discorso appare oscuro od oggetto di controversia, di attribuire un significato a ciò che si manifesta o è espresso in modo simbolico, attraverso [...] strumenti) o indiretta (direzione e concertazione di un gruppo più o meno numeroso di esecutori). La posizione estetica dell’i. musicale è ancora tema di discussioni, tra quanti vedono l’i. come atto artistico (e cioè quale ricreazione) e quanti la ...
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Musicista (Londra 1658 o 1659 - ivi 1695). Massimo musicista inglese dell'età barocca, contribuì in modo decisivo alla formazione di un teatro musicale nazionale. Lo stile musicale di P., pur derivato [...] teatrale di P. fu la terza parte di The comical history of Don Quixote, commedia di Th. D'Urfey. n Lo stile musicale di P. deriva principalmente dalla tradizione inglese elisabettiana, a lui trasmessa attraverso H. e W. Lawes, Ch. Colman, M. Locke e ...
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Musicista (Digione 1683 - Parigi 1764). Considerato come un teorico illustre e un abile organista, autodidatta, R. fu attivo in diverse località francesi ma soprattutto a Parigi (dal 1706-09 e dal 1723 [...] . abbia abbandonato la composizione per dedicarsi alla teoria musicale. A Clermont egli stese il suo celeberrimo Traité de maestro, direttore d'orchestra, compositore, e gli diede il modo di eseguire e rappresentare le sue produzioni. R. dette allora ...
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musicale
muṡicale agg. [dal lat. mediev. musicalis, der. del lat. musĭca «musica»]. – 1. a. Di musica, della musica, che ha attinenza con la musica, sia come creazione artistica sia come esecuzione: arte m.; composizione m.; discorso, tema,...
modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...