Il grado comparativo è la proprietà dell’aggettivo che permette di attribuire a un nome una proprietà, espressa da quell’aggettivo, allo stesso tempo comparandone l’intensità con un altro nome (detto ➔ [...] Mario corre più velocemente che bene
b. comparativo di minoranza:
i. Mario è meno simpatico di Gianni
ii. senso astratto: l’aspetto esteriore delle cose. Allo stesso modo si comporta interiore, per cui è impossibile la costruzione comparativa ...
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gorgia toscana
La gorgia è un fenomeno fonetico diffuso nei dialetti toscani (noto anche come spirantizzazione o aspirazione toscana). È un processo di ➔ indebolimento che coinvolge le consonanti ➔ occlusive [...] più presente nelle occlusive velari /k/ e /g/ e progressivamente minore in quelle dentali /t/ e /d/ e infine in quelle e /b/, le quali mostrano un comportamento oscillante. In modo parallelo, la spirantizzazione coinvolge anche le affricate /ʧ/ e ...
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Italo Calvino nacque nel 1923 a Santiago de Las Vegas (L’Avana, Cuba), ma due anni dopo tornò con la famiglia in Italia, a San Remo, dove il padre diresse una stazione sperimentale di floricultura.
Unico [...] per gli italiani che non volessero ricadere nel naturalismo minore ottocentesco: «Ci eravamo fatta una linea, ossia una spazzino si chiama Amadigi, un vigile Astolfo. Allo stesso modo colloquialità controllata e accenni di tinta letteraria si fondono ...
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S’intende con trascrizione fonetica un sistema di rappresentazione grafica dei foni di una lingua (➔ fonetica) realizzata attraverso specifici alfabeti (➔ alfabeto fonetico), elaborati appositamente, solo [...] i suoni di una lingua, si prestano solo parzialmente e in modo approssimativo a tale scopo. I simboli dell’alfabeto, denominati ➔ evolutivo di una lingua, sebbene in misura progressivamente minore. In alcune lingue, le divergenze sono notevolissime: ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] : la maggiore generalità dei significati espressi; il minore impatto sul significato del morfema lessicale (ad es es., l’indicazione di numero e persona è esterna rispetto a quelle del modo e del tempo: ama-v-o. Ma dal momento che l’italiano ...
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Fra le diverse tipologie del prestito (➔ prestiti), il calco (nella sua accezione linguistica il termine è usato la prima volta in Francia alla fine del XIX secolo, ma furono poi A. Meillet e Ch. Bally [...] anche le strutture tradizionali sono riuscite a condizionare in vario modo la forma del calco inquadrando, ad es., le rese se è vero che il calco avviene tanto più facilmente quanto minore è il salto semantico da compiere, risulta poi più difficile ...
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Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento [...] prodotte articolando un’occlusione e rilasciandola in modo da realizzare una costrizione che generi un di un fono fricativo indipendente. In inglese, ad es., è la minore durata della frizione che permette di distinguere l’affricata /ʧ/ in why choose ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] dal Cinquecento in una versione linguisticamente ripulita, in modo non diverso da quanto accadde ad altri capolavori 131-156.
Roggia, Carlo E. (2001), La materia e il lavoro. Studio linguistico sul Poliziano “minore”, Firenze, Accademia della Crusca. ...
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La derivazione di nomi da verbi è uno dei processi formativi che generano un alto numero e varietà di forme, usate con grande frequenza. I due significati principali dei nomi deverbali sono quello di azione [...] esso presente in molti derivati, ma la sua produttività è minore rispetto a -zione (anche se rimane l’unica possibile derivazione attività espressa dal verbo di base, specialmente se in modo abituale, ripetuto o per professione. Il nome derivato ...
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L’➔accento della lingua italiana è di tipo espiratorio, in quanto fa emergere il nucleo vocalico della ➔ sillaba accentata con una maggiore emissione di fiato. In una catena fonica si distinguono così [...] (si tratterà, nel caso, di un verbo di modo indefinito o imperativo, oppure dell’avverbio presentativo ecco), formando / lei) ripete / (lui / lei) ripeté, per via della minore frequenza di forme della terza persona singolare del passato remoto in -é ...
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modo
mòdo s. m. [lat. mŏdus «misura», e quindi anche «norma, regola, modo»]. – 1. La forma particolare di essere, di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e sim. In questo sign. generico (e in qualche altro), è sinon. di maniera,...
minore
minóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., si tronca spesso in minór, spec. davanti...