GIANI, Felice
Anna Coccioli Mastroviti
Figlio di Giulio Domenico e di Angela Maria, nacque il 17 dic. 1758 a San Sebastiano Curone, feudo imperiale del principe Doria, oggi in provincia d'Alessandria.
Lasciato [...] . A Bologna le occasioni di impostare in modo globale il progetto decorativo non furono molte, nonostante al più anziano architetto l'invenzione del Pantheon periptero di ordine dorico, limitando l'intervento del G. alle figure del disegno citato, ...
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CORAZZI, Antonio (Giuseppe Antonio)
Mario Bencivenni
Nacque a Livorno il 17 dic. 1792 da Vincenzo di Antonio e da Antonia Gaetana di Bartolomeo Andolfati (Livorno, cattedrale, Registro battesimi, ad [...] suo lungo soggiorno a Firenze nel 1790-91 aveva avuto modo di conoscere e stimare gli ambienti artistici della capitale toscana, Quest'ultima fu caratterizzata dalla sovrapposizione degli ordini dorico e ionico nelle due zone laterali destinate a ...
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GUALTERUZZI, Carlo
Monica Cerroni
Nacque a Fano il 5 marzo 1500 da Niccolò da Piagnano e da una certa Diana, morta intorno al 1544.
Il luogo di nascita si deduce dall'appellativo "da Fano" con cui spesso [...] maggio dello stesso anno, e all'origine fanese del G. allude in modo diretto Pietro Bembo in una lettera del 1535 (Bembo, 1987-93, III a cura del G. avvenne nel 1548 per i tipi del Dorico (stesso anno e stesso editore delle Rime), con privilegio di ...
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GREGORIO da Città di Castello
Stefano Pagliaroli
Nacque a Città di Castello nel 1414, da Ventura e Angela.
Una biografia di G. è conservata in un'epistola contenuta alle cc. 157r-161v del codice conservato [...] G. definisce la sua versione dal difficile dialetto dorico "quandam studiorum meorum degustationem" offerta al pontefice, exemplari eoque non satis emendato" e aggiunge altre osservazioni sul modo di tradurre testi filosofici (Vat. lat., 2990, cc. ...
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GILARDI, Domenico (in russo, Dementij Ivanovič Žiljardi)
Maria Lucia Tonini Steidi
Figlio di Giovan Battista e di Maddalena Carreraghi, nacque a Montagnola, nel Canton Ticino, il 4 giugno 1785.
Il padre, [...] dall'incendio del 1812. In tale progetto ebbe modo di esprimere le sue capacità di urbanista, nella 'altezza del primo piano, l'ingresso ad arco sorretto da due colonne doriche e la terrazza da cui parte una pente douce su imitazione di quella ...
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CURTI, Girolamo, detto il Dentone
Paolo Cassoli
Nacque a Bologna il 7 apr. 1575 da Antonio Maria, originario di Reggio Emilia e da una Orsolina bolognese (Bologna, Archivio arcivescovile, S. Niccolò [...] centrale quadrilobata sostenuto da una loggia di ordine dorico dalla struttura chiusa e solida: un concetto architettonico stampe riguardanti l'attività scenografica del C., e in partitolar modo la "rara" edizione delle scene per le feste farnesiane ...
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GALILEI, Alessandro
Silvia Cusmano
Nacque a Firenze il 25 ag. 1691, figlio di Giuseppe Maria, proconsole dei notai dal 1707 al 1711, e di Margherita Merlini, figlia del medaglista della Zecca granducale, [...] Manchester, con colonne su basamento e pilastri d'ordine dorico, trabeazione con metope e triglifi, tetto balaustrato. di architettura civile (Dell'architettura civile e dell'uso e modo di fabbricare e dove ebbe origine, conservato nell'Archivio di ...
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ERCOLANI, Giuseppe Maria
Giuseppe Miano
Nacque a Pergola (prov. Pesaro e Urbino) il 20 giugno 1672 da Agostino, marchese di Fornovo e Rocca Lanzona, e da Bianca Vincenti, nobile anconitana. Compì i [...] nella prefazione al suo trattato I tre ordini d'architettura dorico, jonico, e corintio. Presi dalle fabbriche più celebri dell 'E. si dedicò con continuità alle lettere e in modo particolare alla poesia.
Pare impossibile ascrivergli una Vita delle ...
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MARCOLINI, Francesco
Paolo Veneziani
Nacque a Forlì tra la fine del XV e l'inizio del XVI secolo.
La data probabile del suo insediamento a Venezia è il 1527, dove arrivò in veste di semplice libraio.
L'ipotesi [...] sopra le cinque maniere degli edifici cioè thoscano, dorico, ionico, corinthio et composito, con gl'essempi dell P.A. Mattioli (luglio 1539) e i già menzionati Duo libri del modo di fare le fortificationi di G. Lanteri (1559).
Fra i maggiori pregi ...
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FOLCHI, Clemente
Giuseppe Bonaccorso
Figlio di Pietro e Lutgarda Scarsella, nacque a Roma il 14 nov. 1780 (Busiri Vici, 1959, p. 39).
Archeologo, architetto ed ingegnere, si formò presso il cognato, [...] opera, pur qualificandosi per il corretto uso dell'ordine dorico, si distingue per il gruppo scultoreo posto sulla ruolo di fondale prospettico. Tutta la composizione, ed in modo particolare l'emiciclo superiore, mostra una notevole affinità con i ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
iperdorico
iperdòrico (o iperdòrio) agg. [comp. di iper- e dorico; cfr. gr. ὑπερδώριος]. – Nella musica greca antica, modo i., modo di si derivato dal dorico per trasferimento del tetracordo inferiore al superiore.