BAROLO, Ferdinando
Umberto Coldagelli
Nato nel 1751 a Giaveno (Torino), si laureò in medicina a Torino ed esercitò all'inizio la libera professione. Le sue idee repubblicane lo posero presto al centro [...] In casa del banchiere Vinay si riuniva anche un terzo club, che, sebbene avesse un orientamento politico decisamente più moderato, manteneva con gli altri due stretti rapporti. I clubs repubblicani torinesi agivano in stretto contatto con il ministro ...
Leggi Tutto
DE GASPERI (Degasperi), Alcide
Piero Craveri
Nacque il 3 apr. 1881 a Pieve Tesino (Trento) da Amedeo e Maria Morandini. Di famiglia povera, profondamente cattolica, fu primo di quattro figli, ebbe due [...] la dimensione, che era stata propria del partito di Sturzo.
La posta in giuoco richiedeva di scendere nel profondo cuore moderato del paese, alle "cosidette masse grigie, pigre, le masse lente" (Discorsi politici, 1969, p. 39), l'Italia della media e ...
Leggi Tutto
FARINI, Luigi Carlo
Nicola Raponi
Nacque a Russi (Ravenna), il 22 ott. 1812 da famiglia della media borghesia romagnola - il padre Stefano era farmacista a Russi, la madre Marianna Brunetti veniva da [...] del Balbo, morto il 3 giugno di quell'anno, la narrazione si fermò alla morte di Pio VII nel 1823. Seguace della Scuola moderata - Lo Stato romano è dedicato, come s , e detto, al Balbo; il primo vol. della Storia d'Italia all'Azeglio, il secondo al ...
Leggi Tutto
AMBROGIO
Paolo Lamma
Figlio di Faustino, milanese, parente di Ennodio, iniziò i suoi studi a Milano, trasferendosi poi nel 511 a Roma per frequentare i maestri della capitale, accompagnato dalle raccomandazioni [...] e degli altri più accesi sostenitori dei Goti testimonia, nel governo di Amalasunta, reggente per il figliolo, un tono più moderato nei riguardi del mondo romano di quello che aveva caratterizzato gli ultimi tempi di Teodorico: questa nomina è perciò ...
Leggi Tutto
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] 1833 in un dispaccio al conte Charles-René de Bombelles notava acutamente: «C’è senza dubbio molta arte nella semplicità e nella moderazione con le quali questo libro è scritto; e per questo esso è ancor più pericoloso per dei lettori i quali, non ...
Leggi Tutto
LUNATI, Giuseppe
Dante Marini
Nato a Roma il 24 apr. 1800 da Giacomo, facoltoso possidente di Frascati, e da Anna Silvani, frequentò con profitto durante il regime napoleonico il Collegio romano per [...] dimise. Tuttavia, prima di ritirarsi in disparte, fu scelto dalla Camera, forse proprio per il suo equilibrio e la sua moderazione, tra i cinque membri della commissione nominata il 9 dicembre da cui uscì due giorni dopo la proposta di creare quella ...
Leggi Tutto
CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] ma riuscendo a tessere una buona trama di relazioni presso il governo e la corte da un lato e gli ambienti moderati toscani dall'altro, dei quali era minuziosamente informato anche dalla moglie, che di nuovo in questa occasione si dimostrò un'abile ...
Leggi Tutto
GREPPI, Paolo
Elena Puccinelli
Nacque il 23 sett. 1748 a Cazzano Sant'Andrea, in Val Gandino, ultimo dei cinque figli maschi di Antonio e Laura Cotta giunti all'età adulta. Nella stessa Cazzano, che [...] a Parigi. Vi restò quattro mesi, seguendo con grande interesse i lavori dell'Assemblea costituente, della quale approvò la moderazione soprattutto in campo istituzionale; fu anche testimone di momenti di tensione durante il tentativo di fuga del re e ...
Leggi Tutto
CASTAGNETTO, Cesare Giambattista Trabucco conte di
Maria Grazia Gajo
Nacque a Torino il 1° giugno 1802 dal conte Carlo Giuseppe e Teresa Luisa Caccia di Romentino. Conseguita la laurea utriusque iuris [...] gli si affiancò La Concordia. Preso a bersaglio anche e soprattutto dall'ala reazionaria che temeva il successo della sua influenza moderata sul re, il 30 luglio fu costretto ad abbandonare il suo posto al campo e a ritirarsi in campagna. Riapparve ...
Leggi Tutto
AZEGLIO, Massimo Taparelli d'
Walter Maturi
Nacque a Torino il 24 ott. 1798. Il padre, marchese Cesare, fu uno dei più cospicui rappresentanti del cattolicesimo subalpino della Restaurazione; la madre, [...] ministri, che egli rifiutò ed accettò invece Gioberti. Dapprima l'A. avversò il Gioberti, ma, quando lo vide assai più moderato di quello che non lasciassero temere le sue parole, non gli negò il suo appoggio, specialmente per l'idea della spedizione ...
Leggi Tutto
moderato
agg. [part. pass. di moderare]. – 1. a. Di cosa o di manifestazione, contenuta entro giusti limiti, e in genere non eccessiva: un’allegria, una gioia m.; una m. severità; richieste, esigenze m.; fare uso m. del vino, dei liquori;...