DONATI, Alessandro
Gianfranco Formichetti
Nacque da nobile famiglia a Siena nel 1584.
Dopo essersi trasferito a Roma, il 26 genn. 1600 entrò nel Collegio Romano dove fece il suo noviziato da gesuita. [...] Romano è la testimonianza del consenso che dall'ambiente delle corti e delle accademie veniva a quelle linee di poetica moderato-barocca che dominava la scena romana nel terzo decennio del sec. XVII.
Nel 1638 D. sintetizzava la sua passione per ...
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Pseudonimo della scrittrice e regista francese Marguerite Donnadieu (Gia Dinh, Indocina, 1914 - Parigi 1996). Autrice di numerosi romanzi e di sceneggiature per il cinema, ha raggiunto il grande successo [...] solitudine (Les impudents, 1943, trad. it. 2024; La vie tranquille, 1944; Un barrage contre le Pacifique, 1950, trad. it. 1951; Moderato cantabile, 1958, trad. it. 1959; Dix heures et demie du soir en été, 1960, trad. it. 1962; Le ravissement de Lol ...
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Terzo figlio (Londra 1765 - Windsor 1837) di Giorgio III; destinato alla carriera marinara, nel 1790 era contrammiraglio. Creato conte di Munster, poi duca di Clarence e di Saint Andrews, visse lontano [...] dopo la morte della nipote Carlotta (1817) e del duca di York, successe nel 1830 al fratello Giorgio IV. Di temperamento moderato e incerto, G. rese con la sua indecisione più difficili gli anni della lotta per il Reform Bill; i suoi ultimi atti ...
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Teologo riformato (Mons 1522 - Valenciennes 1567). Aderì (1547) alla Riforma, e, dopo un breve soggiorno a Londra, passò a Ryssel (1552-56), dove predicò e scrisse opere polemiche (Le baston de la foy, [...] ) la Confession de foy in 37 articoli, uno scritto apologetico della fede evangelica indirizzato a Filippo II, che poi divenne la Confessio Belgica. Moderato, il de B. combatté l'anabattismo, e si adoperò per un'unione dei diversi gruppi protestanti. ...
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Letterato (Milano 1741 - Roma 1816), figlio di Gabriele; fratello di Pietro e Carlo. Dopo avere studiato giurisprudenza e aver collaborato al Caffè, con una trentina di articoli (alcuni dei quali fieramente [...] morte, trattenuto anche dall'amore per la marchesa Margherita Boccapadule. A Roma, da illuminista che era, divenne moderato e classicista, pur conservando le sue tendenze che lo fanno considerare un preromantico. Oltre a traduzioni da Shakespeare ...
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GREPPI, Emanuele
Elisa Signori
Nacque a Milano il 27 nov. 1853 dal nobile Carlo e da Maria Padulli.
Avviato sin dalla giovinezza agli studi giuridici ed economici, trasse dall'illustre tradizione familiare [...] un impegno di operoso civismo, che lo portò a distinguersi come uno fra gli esponenti rappresentativi del liberalismo moderato lombardo.
Presidente di orfanotrofi e membro dei consigli d'amministrazione di Opere pie e istituti ospedalieri, presidente ...
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FABRI, Francesco Saverio
Luigi Samoggia
Nacque a Medicina (Bologna) l'11 genn. 1761 da Giovanni Battista, esponente di una famiglia notabile e membro del Consiglio comunale, e da Antonia Capuzzi di [...] G. Jarmorini e del medicinese A. Venturoli, esponenti e divulgatori - soprattutto il Tadolini e il Venturoli - di quel classicismo moderato neocinquecentesco introdotto e diffuso, a Bologna, da F. Algarotti, M. Tesi e C. Bianconi.
Durante gli anni di ...
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PETRUCCI, Concezio
Alessandra Capanna
PETRUCCI, Concezio. – Nacque a San Paolo di Civitate (Foggia) il 23 settembre 1902, figlio di Mariantonia Petrucci. Dopo aver frequentato le scuole nel collegio [...] per una sede bancaria in piazza del Parlamento, un austero edificio a ordini sovrapposti semplificati, espressione del moderato classicismo sostenuto da Gustavo Giovannoni, che di Petrucci fu una delle principali figure di riferimento.
Fin da ...
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Cavour, Camillo Benso conte di. - Statista (Torino 1810 - ivi 1861). Ufficiale del genio (1827-31), fece il suo ingresso in politica nel 1847, fondando il giornale Il Risorgimento. Deputato (1848, 1849), [...] sulla stampa permise a C. l'ingresso nella politica vera e propria, con la fondazione (1847) del giornale moderato Il Risorgimento, ove si fece patrocinatore di una costituzione, pur accentuando - soprattutto dopo la rivoluzione parigina del 1848 ...
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Prelato (Norwich 1504 - Lambeth 1575). Conseguì il baccellierato nel 1525 a Cambridge, dove nel 1527 era fellow. Prete, sentì l'influsso di H. Latimer e dei riformatori di Cambridge, accogliendo del luteranesimo [...] Harlestone nel 1547 e in quegli anni, attraverso M. Butzer, si venne accostando sempre più alle dottrine riformate. Ma era un moderato, e all'avvento di Maria I Tudor si mise da parte. Salita al trono Elisabetta, P., nell'agosto 1559, fu eletto ...
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moderato
agg. [part. pass. di moderare]. – 1. a. Di cosa o di manifestazione, contenuta entro giusti limiti, e in genere non eccessiva: un’allegria, una gioia m.; una m. severità; richieste, esigenze m.; fare uso m. del vino, dei liquori;...