Attore (Venezia 1803 - Torino 1861), figlio di Giacomo e dell'attrice Maria Luisa Lancetti. Si laureò in legge all'univ. di Bologna; cominciò a recitare come dilettante; primo attore giovane (1824) con S. Fabbrichesi, primo attore (1827) con A. Rafstopulo, poi con suo padre e C. Polvaro (1828), ottenne strepitosi successi. Partecipò ai moti carbonari del 1831; quindi dovette riparare all'estero, ove ...
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Attore (Mori 1773 - Treviso 1841). Esordì come filodrammatico; fu poi nelle compagnie Battaglia, Pellandi, Olivia-Bianchi e (1811-12) nella Compagnia reale diretta da S. Fabbrichesi; "tiranno" elogiato da Monti e da Alfieri, fu il primo Saul nella tragedia alfieriana. Fu anche ottimo interprete di Goldoni, Metastasio e Pindemonte. Rimase lontano dall'attività teatrale dal 1814 al 1820; lasciò definitivamente ...
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Drammaturgo e matematico (Modena 1635 - ivi 1696). Tenne la cattedra di matematica nello Studio di s. Carlo; per divertimento scriveva con grande facilità commedie e tragicommedie (Le gare del merito, [...] 1664; Il Scipione, ovvero le gare eroiche, 1693, ecc.) ...
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Autore drammatico (Modena 1809 - Scandiano 1870). Scrisse drammi d'intonazione patriottica (Masaniello, 1858) e d'impegno civile e umanitario (La coscienza pubblica, 1851; Gli spazzacamini della valle [...] d'Aosta, 1869), romanzi a sfondo sociale e un'opera sul teatro a lui contemporaneo (1864) ...
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Attrice (Modena 1913 - Torino 1996); ha esordito quindicenne nella compagnia di T. Pavlova. Prima attrice già nel 1934, è stata in compagnia accanto a R. Ricci, R. Ruggeri, S. Tofano, L. Cimara. Ottenne [...] buoni risultati nel repertorio brillante, ma anche in interpretazioni di maggiore impegno drammatico. Dal 1933 ha partecipato anche ad alcuni film ...
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Letterato (Modena 1821 - Milano 1868); partecipò alla prima guerra d'indipendenza; scrisse commedie e drammi sotto l'influenza del teatro francese, da lui peraltro parodiato con arguzia (I drammi francesi, [...] ovvero la bara, il veleno, il disonore, la maschera, la pazzia e l'eccidio finale, 1858); grande successo ebbero alcuni suoi vaudevilles (I zuavi, ovvero un'ora al campo, 1859; Il diavolo rosso, 1860, ...
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Comico dell'arte (n. Modena o Reggio nell'Emilia 1526 circa). Fu un celebre zanni col nome di Pedrolino. Vivace ma castigato, fu conteso dai principi: in Toscana nel 1576, nel 1580 era a Ferrara dove fuse [...] la propria compagnia con quella dei Confidenti, che aveva a capo V. Piissimi, formando la compagnia degli Uniti. Nel 1589 con i Gelosi prese parte ai festeggiamenti per le nozze Medici-Lorena. Vecchio, ...
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CRESPOLANI, Camillo
Graziella Martinelli
Nacque a Modena il 25 dic. 1798 da Luigi e Pietra Bortonieri. Seguiti i corsi di pittura, scenografia e scultura della locale Accademia Atestina, allora diretta [...] di magistero, a. a. 1976-77, pp. 41, 70, n. 24 Id., G. Fantaguzzi, in Mostra di opere restaurate, sec. XIV-XIX (catal.), Modena 1980, p. 80 M. Pigozzi, La scenografia a Reggio nell'800, in Teatro a Reggio Emilia, a cura di S. Romagnoli-E. Garbero ...
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BOCCABADATI, Giovan Battista
Tiziano Ascari
Nacque a Modena nel febbraio del 1635 da Adonio, cassiere del Sacro Monte nuovo di Pietà, e da Laura Gadaldini. Ancor giovinetto perdette il padre e visse [...] lui restano. Nel 1664 fu rappresentata la tragicommedia (tre atti in prosa) Le gare del Merito, che venne stampata a Modena nello stesso anno, ristampata successivamente a Brescia nel 1675 e poi ancora a Bologna nel 1685. L'anno seguente fu recitato ...
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Attrice e capocomica (Venezia 1768 - Modena 1830 circa); figlia del Pantalone B. Andolfati, recitò con il padre, poi nella compagnia di G. Grassi e in quella del fratello Pietro; sposò l'attore A. Goldoni [...] e fu prima attrice nella compagnia che il marito diresse fino al 1818; vedova, ne continuò l'impresa insieme al nipote L. Riva; valente nella commedia improvvisata, fu però applaudita specialmente come ...
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modenese
modenése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Mòdena, capoluogo di provincia dell’Emilia: la cucina m.; i salumi m.; pozzi m., altro nome dei pozzi artesiani; razza m. (o buoi m.), razza di bovini allevata in...
nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; spogliare n. il bambino, e spogliarsi...