VENTUROLI Angelo
Aldo Foratti
Architetto, nato a Medicina l'8 gennaio 1749, morto a Bologna il 7 marzo 1821. Ancora fanciullo, cominciò a disegnare con la guida di G. A. Bettini, e, giovanissimo, fu [...] , nei dintorni, alcune comode e sobrie ville. Sono del V. la chiesa abbaziale di Poggio Renatico, la casa Landriani a Modena e il palazzo Cappelletti a Rieti. Il collegio Venturoli, aperto in Bologna per i giovani poveri inclinati alle arti, si ...
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BUSCHETO
V. Ascani
(o Buschetto)
Architetto della cattedrale di Pisa, città in cui visse e operò nella seconda metà del sec. 11° e agli inizi del 12°; morì il 21 settembre del 1110 o di uno degli anni [...] ; W. Haas, Chiese con gallerie longitudinali nel periodo di edificazione del Duomo di Modena, in Wiligelmo e Lanfranco nell'Europa romanica, "Atti del Convegno, Modena 1985", Modena 1989, pp. 135-140; A. Peroni, I colonnati e una base rilavorata nei ...
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GENOVA
C. Di Fabio
A. De Floriani
(lat. Genua; Ianua nei docc. medievali)
Città della Liguria, capoluogo di regione e sede arcivescovile.Nata come oppidum ed emporio delle tribù liguri sulla collina [...] à la fin du XIIIe siècle, AM, s. II, 2, 1988, 1, pp. 121-152; G. Algeri, L'attività tarda di Barnaba da Modena: una nuova ipotesi di ricostruzione, AC 77, 1989, pp. 189-210; C. Bertelli, Introduzione, in Il Millennio Ambrosiano, a cura di C. Bertelli ...
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Abside
G. Binding
Dal gr. ἁψίϚ, 'arco'; termine usato sia nel senso di volta celeste, sia di arco trionfale, sia, in genere, di volta, specialmente su nicchie semicircolari; nell'uso latino, apsis (anche [...] St. Aposteln e St. Kunibert a Colonia).
Anche le a. lombarde sono caratterizzate da gallerie nane con ricca decorazione (duomo di Modena, ca. 1100-1135; S. Maria Maggiore a Bergamo, 1137). Alla fine del sec. 12° nella Lorena occidentale e in Borgogna ...
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LINCOLN
A. Lawrence
(lat. Lindum)
Città dell'Inghilterra, capoluogo dell'omonima contea, sita all'estremo Nord del Fens District, sul fiume Witham.La città fu colonia romana, sede della legio IX al [...] Lincoln: un viaggio mancato, in Wiligelmo e Lanfranco nell'Europa romanica "Atti del Convegno, Modena 1985", Modena 1989, pp. 55-65; The Romanesque Frieze and its Spectator, a cura di D. Kahn, London 1992; P. Lindley, D. Emmony, The Romanesque Frieze ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] Parma (ma nella capitale nel 1818-1836 ben tre ex conventi sono trasformati in ospedali)4, mentre a Modena le restituzioni sono frutto di semplici accordi. I principi giurisdizionalisti di tradizione giuseppinista sono applicati in maniera più rigida ...
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VENETO
Dario Croce
Bianca Maria Scarfì
Francesco Monicelli
Mario Dal Mas
(v. venezie, tre, XXXV, p. 78; App. II, II, p. 1096; III, II, p. 1077; veneto, App. III, II, p. 1076; IV, III, p. 805)
Nel [...] G. Tosi, L'arco dei Gavi, ivi 1983; AA.VV., Misurare la terra: centuriazioni e coloni nel mondo romano. Il caso veneto, Modena 1984; AA.VV., Il Veneto nell'antichità. Preistoria e protostoria, i e ii, Verona 1984; AA.VV., Preistoria e protostoria nel ...
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ROSSI, Aldo
Mario Pisani
Architetto e teorico dell'architettura, nato a Milano il 3 maggio 1931. Negli anni Cinquanta ha frequentato il Politecnico e si è formato, come altri importanti architetti italiani [...] in località San Sabba, e l'ampliamento della scuola a Brioni. Nel 1971 ha vinto il 1° premio per il cimitero di Modena (con G. Braghieri), che è sicuramente, insieme al Teatro del Mondo (Venezia, 1979), una delle opere più significative degli ultimi ...
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CANTIERE
G. Binding
Termine originariamente indicante la grossa trave cui venivano appoggiati gli scafi in costruzione, utilizzato modernamente per definire l'area occupata da un edificio in fase di [...] del c. e le tecniche che vi venivano applicate sono state al centro di studi riguardanti tra l'altro il duomo di Modena - del quale è messo in luce anche il rapporto con l'ambiente sociale cittadino (Lanfranco e Wiligelmo, 1984) -, i c. diretti da ...
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CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] 'à nos jours, Paris [1875] (rist.anast. Liège 1978); G. Gozzadini, Note per studi sull'architettura civile in Bologna dal secolo XIII al XVI, Modena 1877; C. Lupi, La casa pisana e i suoi annessi nel medio evo, ASI 27, 1901, pp. 264-314; 28, 1901, pp ...
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modenese
modenése agg. e s. m. e f. – Appartenente o relativo alla città di Mòdena, capoluogo di provincia dell’Emilia: la cucina m.; i salumi m.; pozzi m., altro nome dei pozzi artesiani; razza m. (o buoi m.), razza di bovini allevata in...
nudo
agg. [lat. nūdus]. – 1. a. Non coperto da vestito o da altro indumento, riferito al corpo umano: un bambino n., un uomo n., una donna n.; spesso in funzione predicativa: essere, stare, restare n.; spogliare n. il bambino, e spogliarsi...