Il sintagma verbale è un sintagma (➔ sintagma, tipi di) costituito da una forma del verbo accompagnata da eventuali altri elementi. La forma del verbo, il suo costituente principale, può anche esserne [...] è la valenza (➔ argomenti), un termine preso dal linguaggio della chimica dal francese Lucien Tesnière (1893-1954). Secondo il suo modello, il verbo, in base al suo significato, ha la proprietà di costituire il nucleo di una frase associando a sé gli ...
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L’espressione legislazione linguistica fa riferimento all’insieme dei provvedimenti di legge e delle disposizioni aventi rilevanza giuridica che lo Stato e gli altri soggetti pubblici a livello sovranazionale, [...] etniche e linguistiche tali da giustificare la sua tutela» (Pizzorusso 1980: 36).
Dietro tale restrizione agiva un preciso ‘modello’, costruito in funzione di un quadro di protezione tipico degli anni successivi alla Prima guerra mondiale e ispirato ...
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GIACOMELLI, Raffaele
Domenico Proietti
Nacque a Roma il 5 apr. 1878, da Francesco, di origine bolognese, primo astronomo presso il R. Osservatorio del Campidoglio, e Maria Marucchi, in una famiglia [...] per conto dell'Accademia d'Italia, per la preparazione del Dizionario aeronautico (che doveva essere pubblicato dall'Accademia sul modello del già realizzato Dizionario di marina, Roma 1939, ma che fu definitivamente interrotto per la guerra) e sono ...
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Tra i ➔ linguaggi settoriali una posizione preminente occupa il linguaggio della politica, le cui forme di realizzazione e diffusione dipendono da una vasta gamma di variabili congiunturali, quali la situazione [...] ad assumere un ruolo sempre più importante per gli effetti manipolativi della propaganda via etere.
Unanimemente ritenuto il modello del politichese per antonomasia è lo stile di Aldo Moro (Desideri 1998b), il cui celebre ossimoro degli anni ...
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Si intende con toponimo il nome proprio geografico (o nome locale, o nome di luogo). Si adoperano anche altri termini a seconda del tipo di toponimo: per es., agiotoponimo è quello che trae origine dal [...] eponimo fenicio Qaral; l’odierno Cagliari dipende da una forma medievale Callari letta e trascritta al modo spagnolo, sul modello di Castilla → Castiglia. Agli Etruschi, come già detto, pare risalire l’antico nome di Bologna, Felsina; si ritiene che ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] si ebbe una pressoché definitiva stabilizzazione dell’alfabeto. Individuato nel fiorentino di Dante, Petrarca e Boccaccio il modello di riferimento, i diversi volgari italiani iniziarono un lento e mai concluso processo di approssimazione alla norma ...
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Il verbo volgarizzare (attestato dal 1268) significa, in senso stretto, volgere un testo latino in lingua volgare (secondo un processo di traduzione ‘verticale’, dalla lingua più prestigiosa a una meno); [...] al testo tradotto, ma di una ‘accelerazione’ conseguente alla pratica traduttoria, che, confrontando costantemente sistemi culturali, modelli linguistici e testuali diversi, sollecita e arricchisce di per sé la prosa volgare allora in formazione. Se ...
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Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] Cronaca di una morte annunciata, ai sostituti del termine morte non è mai stata richiesta una particolare somiglianza al modello sostituito perché la nuova formazione fosse ritenuta efficace (cronaca di una crisi annunciata, cronaca di un matrimonio ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] in presenza di parole dotte e ➔ cultismi, il che farebbe supporre che il fenomeno sia dovuto all’influsso dei modelli latini. Occorre inoltre tener conto del fattore ritmico: l’anteposizione dell’aggettivo realizza infatti un ritmo discendente.
Nelle ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] la Divina Commedia, il Decameron e il Canzoniere petrarchesco già nel Trecento, divenuti subito, soprattutto gli ultimi due, modelli da imitare, e la realizzazione di fortunate opere grammaticali (tra tutte, le Prose della volgar lingua, di ➔ Pietro ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...