COCCHIA, Enrico
Piero Treves
Nacque in Avellino, il 6 giugno 1859, dal direttore dell'Ospedale civico, dottor Michele, e da Rosa del Franco. La famiglia, cattolicissima (lo zio paterno Nicola Cocchia, [...] il Flores grecista e indifferente disdegno per il togato latinista, l'antimoniniseniano e antistorico monsignor Antonio Mirabelli.
Il più vero modello e maestro del C., tuttavia, restò sempre, in bene e in male, il D'Ovidio, sulla cui prosa corretta ...
Leggi Tutto
FALQUI, Enrico
Renato Bertacchini
Nacque a Frattamaggiore (Napoli) il 12 ott. 1901 da Gaetano e Angelina Carlomagno, entrambi sardi, e sino dalla giovinezza risiedette a Roma, dove eserciterà "bene [...] A. Capasso e prefaz. di A. Gargiulo (Lanciano 1933): ricerca esemplificativa nei secoli finalizzata al traguardo e al modello terminale della "poesia pura" di G. Ungaretti. Di sicura importanza l'Antologia della prosa scientifica italiana del '600 ...
Leggi Tutto
GUIDO
Francesca Roversi Monaco
Assai scarse le notizie su G.: aretino di origine, nacque presumibilmente nel secondo quarto del secolo XI.
Con ogni probabilità subentrò a Graziano nel 1083 come vescovo [...] , difende argomentando le azioni di Gregorio VII (pro illo) ed è scritto in forma biografico-narrativa. Si rifà al modello della Vita Gregorii di Giovanni Diacono, peraltro assai diffuso nella pubblicistica dell'epoca. Il secondo (contra illum), in ...
Leggi Tutto
Nacque ad Arezzo il 15 dic. 1798 da Pietro e da Agnese Albergotti.
Il padre, appartenente a una famiglia impoverita della piccola nobiltà e noto per aver scritto poesie in italiano e latino, aveva insegnato [...] -fallo (cfr. Zago, p. 49).
La Toscana, legata alla tradizione classica, ricca di umori satirici, aveva in F. Berni il suo modello canonico: nel rifarsi a lui il G. sollecitava il riso con "versi che parranno prosa" e la cui spontaneità non era, però ...
Leggi Tutto
BOCCHI, Achille
Antonio Rotondò
Nacque a Bologna nel 1488 da Giulio e da Costanza Zambeccari. Il padre, discendente da antico casato, che sin dal sec. XIV aveva dato maestri di diritto allo Studio e [...] sedicesimo a Giovanni Morone, e così via. Sia nello intento sia nell'ordine della narrazione il B. ricalca il modello delle storie di altre città italiane composte fra Quattro e Cinquecento: le Historiae Ferrarienses di Pellegrino Prisciani, i Rerum ...
Leggi Tutto
DELITALA, Pietro
Angela Piscini
Nacque a Bosa (prov. di Nuoro), da Niccolò e da Sibilla Dessena presumibilmente intorno al 1540.
La famiglia paterna, di antica origine corsa, apparteneva a quel ceto [...] sulla vita del D. se non quelle deducibili, e con prudenza, dalla sua stessa opera: questa infatti è costruita sul modello letterario petrarchesco e tassiano e fa propri tutti gli stilemi ed i topoi del genere, mostrando all'ingenuo lettore un poeta ...
Leggi Tutto
LUGLI, Vittorio
Roberto Cincotta
Nacque a Novi di Modena il 30 sett. 1885, da Evangelista e Clonice Costa. Nel 1890 la famiglia si trasferì a Carpi; il L. frequentò qui le elementari e il ginnasio e [...] , grazie alle numerose letture, gli echi dei classici antichi e moderni, mediante un'indagine critica che aveva come principale modello Ch.-A. Sainte-Beuve. Nel 1926 pubblicò il primo libro interamente dedicato al "suo" Racine (Roma), cui sarebbe ...
Leggi Tutto
FRANZONI, Matteo
Giovanni Assereto
Nacque a Genova il 2 ott. 1682 da Stefano e Maddalena Pozzo e il 24 marzo dell'anno seguente fu battezzato nella chiesa di S. Matteo con i nomi Giovanni Matteo Francesco [...] che egli fece stampare a proprie spese. Un volume che testimonia - come tentativo di "opporre una difesa statica del modello-Petrarca a chi tentava un allargamento del gusto" (Beniscelli, p. 369) - il conservatorismo e i limiti culturali degli arcadi ...
Leggi Tutto
DEL BALZO, Carlo
Maria Paola Saci
Nato a San Martino Valle Caudina (Avellino) il 31 marzo 1853, da Francesco e da Marianna Finelli, studiò a Napoli nel collegio di S. Carlo, tenuto dai padri scolopi, [...] contemporaneo, con il quale egli voleva dare all'Italia qualcosa di simile alla Comédie humaine del Balzac. Ma, in realtà, il modello più prossimo per il D. è da ricercarsi, forse, nel ciclo dei Vinti progettato dal Verga. Fedele alla poetica del ...
Leggi Tutto
FORESI, Bastiano
Franco Pignatti
Nato a Firenze nel 1424 da Antonio, dal 1456 esercitò la professione notarile. Tra il 1477 e il 1485 rogò per Marsilio Ficino e i suoi familiari tutta una serie di atti [...] dantismo del Foresi. La struttura del poemetto rinvia in maniera diretta allo schema del trionfo, di cui potevano essere modello insigne i Trionfi petrarcheschi, nonché, in forma ancor più congeniale, i canti XXIX-XXXII del Purgatorio, dedicati alla ...
Leggi Tutto
modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...