BIANUCCI, Bartolomeo
Paolo Cristofolini
Nacque a Montecarlo, in Val di Nievole, il 16 apr. 1718, da Lamberto e Maria Angiola Cinelli, di famiglia agiata. Compì i primi studi a Firenze, presso lo zio [...] del corpo e la sua porosità, rarefazione e condensazione, fanno da propedeutica alla trattazione e, secondo il modello corrente delle esposizioni di fisica sperimentale, confutano la teoria cartesiana della materia come identica all'estensione. I ...
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DELLA CASA, Lorenzo
Giovanni Colombini
Nacque a Lugo (prov. Ravenna) l'8 nov. 1803 da Bernardo e da Agata Ferraresi. Dopo avere frequentato le scuole elementari e secondarie nella sua città, fu ammesso, [...] stesso. In mancanza di altri mezzi, si era servito di un calorimetro a ghiaccio a tre vasi concentrici - sul modello dei calorimetri usati da Lavoisier e da Laplace (in alcune esperienze aveva utilizzato più semplicemente un blocco di ghiaccio). Il ...
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diffusione
diffusióne [Der. del lat. diffusio -onis "il diffondere o il diffondersi", dal part. pass. diffusus di diffundere "diffondere"] [LSF] Lo sparpagliarsi, in genere disordinato, di una sostanza [...] : v. giunzione p-n: III 47 f. ◆ [MCQ] Matrice di d. o operatore di d.: v. campi, teoria quantistica dei: I 478 e. ◆ [FNC] Modello ottico per la d. elastica: v. reazioni nucleari: IV 760 b. ◆ [CHF] [EMG] Pila a d.: → pila. ◆ [MCQ] Problema della d.: v ...
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punto
punto [Der. del lat. punctum "puntura, forellino", dal part. pass. punctus di pungere "pungere"] [LSF] (a) Ente geometrico che non ha estensione in nessuna delle dimensioni dello spazio e che pertanto [...] e dalla loro massa, quello che si chiama p. materiale, a seconda dei casi libero o vincolato. Tale modello è una buona, e spesso ottima, approssimazione in moltissimi casi nella meccanica celeste (sono considerati p. materiali gli astri ...
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nucleo
nùcleo [Der. del lat. nucleus "gheriglio della noce, nòcciolo di un frutto", da nux nucis "noce"] [LSF] La parte centrale di qualcosa, in quanto appaia più compatta del resto oppure venga considerata [...] : v. organi di senso: IV 318 e. ◆ [GFS] N. riproduttore: v. geodesia: III 21 b. ◆ [FNC] N. rotazionali e vibrazionali: v. modelli nucleari fenomenologici: IV 64 f, 63 f. ◆ [GFS] N. terrestre: la parte centrale della Terra, da dividersi, in base alle ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] numero e nelle giuste proporzioni, devono essere indotte verso un loro specifico destino.
Le molteplici prove sperimentali accumulate in modelli di sviluppo animali ha consentito di stabilire la natura chimica di varie sostanze che possono fungere da ...
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Solido girevole intorno a un asse fisso non passante per il centro di massa (generalmente orizzontale) e soggetto soltanto all’azione del peso; fra i vari moti di cui un p. è suscettibile ha particolare [...] oscillatorio del p., indipendente dall’ampiezza di oscillazione (legge dell’isocronismo). Nel caso delle piccole oscillazioni, il modello fisico cui abitualmente si ricorre per rappresentare il p. semplice è costituito da una pallina sospesa a un ...
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spin Termine («rotazione») introdotto inizialmente per indicare il momento della quantità di moto intrinseco dell’elettrone, ipotizzato (1925) da S.A. Goudsmit e G.E. Uhlenbeck allo scopo di dar conto [...] discreti. Al variare del range e del segno dell’interazione tra le particelle si passa da sistemi ordinati, per es., il modello di Ising (➔ Ising, Ernest), a sistemi disordinati, quali i vetri di s. (➔ vetro). I sistemi di s. sono molto studiati ...
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Ottica
Mario Bertolotti
Luigi Alberto Lugiato
Alice Sinatra
(XXV, p. 776; App. II, ii, p. 472; III, ii, p. 338; V, iii, p. 803; v. ottica non lineare, App. IV, ii, p. 701)
Ottica non lineare
di Mario [...] può essere descritto matematicamente da un insieme di equazioni introdotte da N. Kuchtarev nel 1979. Qui presenteremo solo un modello qualitativo che spiega la natura dell'effetto. Esso si presenta nei cristalli per i quali si ha l'effetto ...
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FOTONUCLEARE, REAZIONE
Mario Mattioli
Introduzione. - Le r. f. appartengono a quella classe di processi nucleari in cui un fotone interagisce elettromagneticamente con un nucleo atomico. Il fotone, [...] distruttiva indagine dello stesso.
Tramite le fotoreazioni nucleari è stato possibile, tra l'altro, stabilire la validità dei diversi modelli del nucleo, verificare la forma dei potenziali nucleari a distanze maggiori di qualche fermi (1f = 10−13 cm ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...