CODICI PURPUREI
H.L. Kessler
Si definiscono c. purpurei i manoscritti di lusso nei quali il testo è scritto in genere in oro e argento su pergamena tinta in porpora con una mistura di carminio e azzurro.Già [...] di uniformità, fanno ritenere che il Genesi di Vienna sia una copia di un manoscritto precedente. La teoria che il modello fosse un rotulo continuo - basata sulla duplicazione di due registri che raffigurano il ritrovamento da parte di Giacobbe del ...
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CASTORIO
R. A. Markus
Fu tra le maggiori personalità dello scrinium papale durante il pontificato di Gregorio I (590-604). Di lui sappiamo solo quanto si desume dall'epistolario di Gregorio, in molte [...] del genere. All'epoca del pontificato di Gregorio I il personale notarile della Chiesa romana era organizzato, sul modello delle scholae imperiali, in un collegio - sottoposto a un primicerius notariorum - con una sua gerarchia ufficiale, le sue ...
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BARACCA (Barracca, Baracco, Barracco), Francesco Antonio
Nicola De Blasi
Nacque a Cosenza da nobile famiglia l'11 febbr. 1672, e a quindici anni, il 27 febbr. 1687, fu ammesso nella Compagnia di Gesù. [...] voce e gesto adatti alla predicazione, sì che le sue orazioni e i suoi panegirici acquistarono maggior fama con la pubblicazione.
Modello del B. fu il gesuita Paolo Segneri, dal quale egli derivò un certo gusto per l'ordinata costruzione della frase ...
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Umanista e politico (n. presso Przemyśl 1513 - m. 1566), di origine ucraina, ma di cultura polacca. Ordinato sacerdote nel 1541, si schierò con la piccola nobiltà contro i privilegi dell'aristocrazia (Fidelis [...] subordinazione del sovrano di Polonia all'autorità del pontefice (Quincunx, to jest wzór korony polskiej "Quincunx, cioè modello del regno polacco", 1564); e per ultima una Policja królewstwa polskiego ("Organizzazione del regno di Polonia", 1566). ...
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Il concilio Vaticano II e l'Italia
Giovanni Turbanti
Nel giugno 1966, davanti all’assemblea dei vescovi italiani riuniti per la prima volta pochi mesi dopo la conclusione del concilio,Paolo VI rilevava [...] moderna, e si raccomandava di incrementarne le attività, ma anche nei loro riguardi non si riusciva a proporre modelli nuovi di organizzazione e di azione.
Occorrerebbe certo dar conto con più precisione delle sfumature comunque presenti in un ...
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ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] ad una edizione di lusso di età augustea (A. W. Byvank) o del IV o V sec. (G. Thiele, E. Bethe). A modelli antichi si ispirano ovviamente anche le raffigurazioni del Cod. 3307 provenienti da Prüm-Eifel, ora a Madrid (sec. IX in W. Neuss); notevoli le ...
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Anastasi
J. Zervou Tognazzi
M. Mihályi
PARTE INTRODUTTIVA
di J. Zervou Tognazzi
La parola greca ἀνάστασιϚ (risurrezione) indica la risurrezione di Cristo nonché la risurrezione finale dei morti. Per [...] impugna la croce con la destra, è raffigurato nell'atto di avanzare, trionfante sulla morte, portando con sé Adamo, secondo un modello diffuso in Occidente, per es. nei mosaici della basilica di S. Marco a Venezia (1200 ca., volta c.d. della Passione ...
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Diritto
Organo a titolarità politica, chiamato a rispondere in Parlamento dell’andamento complessivo della propria organizzazione ministeriale e dei singoli atti che da essa promanano (art. 95, 2° co., [...] attribuita agli enti regionali e locali una competenza amministrativa generale. La presidenza del Consiglio, invece, non pare assimilabile al modello ministeriale, in particolare dopo la riforma attuata dal d. legisl. 303/1999 e dal d.l. 181/2006. La ...
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Movimento di riforma religiosa formatosi in seno al protestantesimo nel 17° sec. e largamente diffusosi nel secolo successivo. Nasce come reazione al dogmatismo e al razionalismo della teologia luterana, [...] private che si adunavano a scopo di edificazione e svolgevano un’azione parallela a quella propriamente ecclesiastica. Sul loro modello si diffusero ben presto in parecchie città della Germania numerose conventicole. Tra i primi seguaci di Spener, A ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] dall'"exemplum"; si annuncia quella tensione escatologica che diverrà più esplicita in altre opere. Per il genere omiletico i modelli potevano essere tanti: il più vicino è Agostino, ma l'assenza di citazioni testuali a favore della contaminazione di ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...