Sociolinguistica
Gaetano Berruto
Oggetto e ambito della sociolinguistica
Pur essendo una facoltà che fa parte del bagaglio di capacità innate degli esseri umani, il linguaggio verbale viene tipicamente [...] , che godono di prestigio sul 'mercato linguistico'. L'adozione di varianti e forme di un modello di prestigio (che non necessariamente è la lingua standard) indipendentemente e al di fuori della trama di rapporti della rete sociale, a volte anche ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] gorgia toscana, cfr. § 3.1).
La presente descrizione della fonologia dell’italiano assumerà come modello la varietà standard (basata sulla pronuncia ortoepica) comparata con quelle delle principali varietà regionali.
L’italiano appartiene al gruppo ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] da ad + infinito già nell’Itala, con il favore del modello greco: dare ad manducare «dare da mangiare» (Giov. la sonorizzazione delle sorde, generalmente non coinvolge l’italiano standard se non in casi di estensione dall’Italia settentrionale (lat ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] nella storia del fiorentino, fenomeno che si riflette nella pronuncia italiana standard di parole come cami[ʧ]a e pi[ʤ]one < - < mē, te < tē) e dal dativo illúi, originatosi sul modello di cui.
Si noti che lui e lei < illaei, insieme alla ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] portare a negare l’esistenza (soprattutto, ma non solo, nello scritto) di uno standard (Giovanardi 2010), sia pure meno rigido e monolitico rispetto al modello tradizionale in conseguenza di certi indubbi spostamenti che si sono registrati sul piano ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] sia per indebolirne la cultura sia per imporre la propria come standard. D’altro canto, o per debolezza o per bisogno di del gruppo neolatino, ha rappresentato per secoli in Italia un modello culturale e di prestigio per l’aristocrazia e la borghesia ...
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Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] es., negli Stati Uniti si parla una varietà dell’inglese (Standard American English) strettamente imparentato con l’inglese della Gran Bretagna. le lingue, sia la LIS sia l’italiano.
Il modello di educazione proposto è per molti aspetti analogo così ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] apparentemente paradossale di ciò è che l’italiano, pur modellato nelle sue strutture portanti sul fiorentino, per questo importante Contributo allo studio storico dei rapporti fra l’italiano standard e la varietà fiorentina, Stockolm, Almqvist & ...
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Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] ’ ha come primo e imprescindibile punto di riferimento il modello di Lindblom (1963) (➔ pronuncia) secondo cui, in a]nni «cinque anni», sempr[a]vanti «sempre avanti». Nello standard l’elisione avviene soprattutto quando le due vocali a contatto hanno ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] e alle varietà locali. Un cammino parallelo, forse ancora più drastico, è stato seguito dalla televisione: dai modellistandard tosco-romani dei primi decenni della televisione pubblica (1956-1976) a una varietà di pronunce estremamente difformi, più ...
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standard
stàndard s. m. [dall’ingl. standard 〈stä′ndëd〉, che è dal fr. ant. estendart «stendardo»]. – 1. Livello, grado, tenore normale: lo s. di vita di un paese, di una famiglia; s. culturale, professionale di una categoria; nello sport,...
modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...