L’espressione italianizzazione dei dialetti fa riferimento in generale al processo per cui i dialetti tendono ad evolversi verso una riduzione della loro distanza strutturale con l’italiano, a tutti i [...] invece più radicale, contribuendo al riconfigurarsi di italiano standard e dialetto come poli di un unico continuum di , come l’adozione della perifrasi progressiva stare + gerundio modellata sull’italiano a fianco dei tipi locali essere lì che ...
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Gli accrescitivi sono una categoria di alterati (➔ alterazione) il cui elemento derivazionale «intensifica un tratto […] segnalando al tempo stesso un atteggiamento o positivo o negativo (più frequente) [...] spiega in base al fatto che sono possibili due diversi standard valutativi. Da un lato, infatti -otto attribuisce alla base , o vallotto creato dal tenore Luciano Pavarotti sul modello di valletta, in chiaro riferimento autoironico alla propria ...
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La varietà algherese del catalano è parlata ad Alghero (in catalano L’Alguer o, con nome storico vezzeggiativo, Barceloneta), città nella Sardegna nord-occidentale. La popolazione di Alghero, frazioni [...] Per non relegare l’algherese al ruolo di lingua colloquiale, l’Accademia Catalana approvò nel 2002 un modello di standard catalano di ambito ristretto, destinato all’insegnamento, alle pubblicazioni locali, alla letteratura popolare e ai contatti con ...
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L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] politico e culturale non favorì l’adozione passiva del modello toscano, diffusosi nelle regioni d’Italia, a livello ecc. per «funerale») e termini che hanno significati non standard in aree particolari (attaccapanni in alcune zone vale «gruccia ...
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Si definisce posizione protonica la posizione occupata, all’interno di una parola, da segmenti o sillabe che precedono la sillaba in cui ricorre un accento primario (detta posizione tonica; ➔ accento). [...] a/, /ɔ/, /o/ e /u/ del sistema vocalico standard (➔ vocali; ➔ pronuncia), solo cinque sono attestati in questa in altre lingue romanze, si sono generalmente chiusi in italiano secondo modelli diversi: /e/ si conserva in sillaba chiusa, come in ...
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Il termine timbro fa riferimento alla qualità acustico-percettiva propria di un suono, che permette a un ascoltatore di distinguere quel suono da un altro di uguale altezza tonale, intensità e durata.
In [...] ’interno del lessico, una diversa distribuzione rispetto all’➔italiano standard (it. standard: [tre] [ˈverde] [ˈpɛnso] [ˈwɔːmo]; univoche e oggi gli studi sono orientati su un modello acustico-uditivo di riconoscimento del parlante che tiene conto ...
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L’ipercorrettismo (meno spesso ipercorrezione) consiste nella sostituzione di una forma linguistica che sarebbe esatta, ma che viene erroneamente ritenuta scorretta per somiglianza con una forma effettivamente [...] avvicinarsi ai registri alti e di imitare lo standard (Dittmar 1978: 441; ➔ italiano standard). Il fenomeno può avere come motivazione l’ luogo a ipercorrettismi. Nel tentativo di accostarsi ai modelli colti (spesso veicolati dalla scuola) e/o alle ...
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Al pari delle ➔ sigle, le ➔ abbreviazioni, consentendo di risparmiare caratteri, hanno lo scopo di alleggerire un testo quando un termine vi ricorra ripetutamente; diversamente dalle sigle però, che possono [...] ’, costituite cioè da una lettera che stia per una intera parola su modello di a. a. per anno accademico, q. b. per quanto basta ). Oltre al già citato CV, oramai integrato allo standard, nella scuola è oggi costume degli studenti, tollerato dai ...
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L’epitesi (dal lat. tardo epithĕsis, a sua volta dal gr. epíthesis «sovrapposizione, aggiunta»; il termine originario si basa sul tema di epitíthēmi dal significato di «porre sopra o accanto») consiste [...] , sentirono, con epitesi quindi della sillaba -no, anche sul modello di verbi già esistenti come amano, possono, sentono, ecc. Traccia fenomeno produttivo, almeno per quanto riguarda le forme standard e le forme scritte, ma è spesso utilizzata nel ...
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substandard In linguistica, si dice di ciò che non è conforme alla lingua standard, che contravviene alla norma assunta come modello in una comunità linguistica: tratti s. sono rappresentati per es. da [...] pronunce marcatamente regionali, da semplificazioni e ristrutturazioni nella morfosintassi (estensioni analogiche di desinenze nominali e di articoli: nessuni amici, il aeroplano, un sbaglio; ci generalizzato ...
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standard
stàndard s. m. [dall’ingl. standard 〈stä′ndëd〉, che è dal fr. ant. estendart «stendardo»]. – 1. Livello, grado, tenore normale: lo s. di vita di un paese, di una famiglia; s. culturale, professionale di una categoria; nello sport,...
modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...