La varietà degli oggetti usati per vestirsi e adornarsi. Rientrano in questa denominazione non solo gli indumenti propriamente detti, ma anche gli accessori e i gioielli.
Storia
L’a., bene primario legato [...] su rigidi goticismi, con maniche sagomate a più piani, cappelli piatti e piumati. Con l’avvento di Carlo V, la moda spagnola dominerà fino alla fine del secolo: alterato ancora il corpo in geometrici volumi, atteggia il vestire a maggiore sobrietà di ...
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Pseudonimo della stilista italiana Mariuccia (propr. Maria) Mandelli (Bergamo 1932 - Milano 2015). Terminati gli studi magistrali, dopo aver esercitato brevemente la professione di maestra, si è dedicata [...] sulla passerella della Sala Bianca di Palazzo Pitti a Firenze con una collezione che le valse il premio Critica della moda. Nel 1967 ha creato Kriziamaglia, una linea interamente dedicata alla maglieria, alla quale ne sono seguite, nel tempo, molte ...
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Vestirsi
Vinicio Ongini
Nudi o vestiti
Fin dall'Età della Pietra gli uomini hanno imparato a coprirsi per ripararsi dal freddo e dal caldo eccessivi. Tuttavia già i nostri antenati indossavano certi [...] si fanno dipingere di rosso le mani e i piedi con l'henné, una pianta utilizzata anche per colorare i capelli.
Sono diventati di moda tra i ragazzi i buchi al naso, alle labbra o in altre parti del corpo, oltre ai tradizionali buchi alle orecchie; in ...
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Stilista italiano (Abbiategrasso 1950 - Annone di Brianza 1994). Dopo avere frequentato l'Accademia di belle arti di Brera, iniziò a collaborare come illustratore con varie riviste di moda (Linea italiana, [...] Harper's Bazaar). Lavorò poi per G. Versace (1972-77) e per Cadette (1978-83); nel 1983 presentò la prima collezione con il suo nome (prodotta da Aeffe); nel 1988 lanciò la linea giovane Moschino Cheap ...
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Stilista statunitense (n. New York 1942). Dopo aver ottenuto il diploma al Fashion Institute of Technology, nel 1962 ha iniziato a collaborare come stilista con diverse case di moda. Nel 1968, insieme [...] al socio B. Schwartz, ha creato in proprio una griffe con il suo nome. Oltre che per lo stile unisex e minimalista, le creazioni di K. si distinguono per la semplicità della linea e la rigorosità dei tagli. ...
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Artista statunitense di origini ghanesi (Rockford 1980 - Los Angeles 2021). Personalità policentrica, dotato di rara genialità e di grandi capacità imprenditoriali, dopo gli studi in ingegneria civile [...] mediare tra le esigenze del mercato e i gusti del pubblico. Tra i primi stilisti a imporre sulle passerelle dell'alta moda lo street fashion in cui ha ibridato con estro e ricercatezza stili della sottocultura urbana e richiami hippy, metal e gotici ...
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Stilista francese (Beauvais 1927 - Parigi 2018). Dopo aver lavorato come assistente per J. Fath, R. Piguet ed E. Schiaparelli, nel 1952 debuttò con la sua prima collezione. Il concetto di moda di G. si [...] basa su una sobrietà elegante largamente ispirata allo stile del suo maestro d'elezione, C. Balenciaga. Sua cliente e musa ispiratrice è stata A. Hepburn, per la quale G. ha disegnato la maggior parte ...
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Stilista italiano (n. Latiano, Brindisi, 1944). Giovanissimo, ha lavorato presso diverse sartorie prima di trasferirsi a Torino, dove ha aperto il primo atelier nel 1973. Il nome P. ha iniziato a circolare [...] nel circuito della moda italiana a partire dai primi anni Ottanta; in breve tempo, le sue creazioni hanno conquistato il mercato (anche internazionale), imponendosi come uno dei brand più amati soprattutto per la moda maschile, da cerimonia e da ...
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Stilista italiano (n. Alghero 1961). Dopo aver lavorato come free-lance per varie aziende, nel 1996 ha realizzato la prima collezione con il suo nome che ha presentato nell'ambito dell'alta moda romana. [...] Risale al 1999 il suo debutto nel prêt-à-porter. Tra i fili conduttori del suo stile, contraddistinto da una grande passione per l'artigianato, si ricordano gli omaggi al costume sardo e i numerosi riferimenti ...
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Sopravveste usata dai Romani; d’importazione esotica, somigliante alla clamide greca (v. fig.). Di forma rettangolare, fermata sul davanti o sulla spalla da una fibbia e dotata spesso di cappuccio (cucullus), [...] alla moda barbarica, era in origine di lana grossa e scura, poi leggera e di stoffe pregiate e a vistosi colori, ma perlopiù bianca. I militari la portavano sull’armatura, i cittadini sulla toga. ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...