BIGONGIARI, Marco
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Nacque a Lucca circa il 1615, figlio di Vincenzo, musico della città, e suo allievo. Secondo il Pellegrini, è assai probabile che il B. sia stato il giovanissimo compositore dell'intermezzo [...] il 1650 risulta essere anche violoncellista. Come compositore, oltre alla collaborazione con il B. per l'opera sopra citata La moda (1652), si ricorda di Giovanni soltanto un "motto" (motetto) scritto per la Coronazione del Volto Santo (12 sett. 1655 ...
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Nome d'arte di Maria Cecilia Sophia Kalogeropoulos, soprano, nata a New York il 2 dicembre 1923 da genitori greci e morta a Parigi il 16 settembre 1977. È concordemente considerata la voce di soprano lirico-drammatico [...] corde vocali, la cui causa fu appunto leggendariamente attribuita a un eccessivo dimagrimento fisico originato da obbedienza alla moda, la costrinse a limitare via via le proprie apparizioni in pubblico. Si ricorda soltanto qualche raro concerto ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] e francese, nuovi temi di poesia; l’Arcadia inaugura una nuova sezione, che sarà detta lugubre; s’impone rapidamente la moda della poesia sepolcrale sulle orme degli inglesi E. Young e T. Gray, della quale peraltro gli Italiani spesso si servono per ...
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BORONI (Borroni, Buroni, Burroni), Antonio
Silvana Simonetti
Nacque a Roma nel 1738. Iniziati gli studi musicali a Bologna con il p. G. B. Martini, li terminò nel 1757 a Napoli con L. Fago e G. Abos [...] prima volta al Teatro S. Moisè di Venezia: La pupilla rapita, in collaborazione con S. Laurenti (autunno 1763); La moda (libretto di C. Cipretti, carnevale 1769); Le orfane svizzere (libretto dell'abate Chiari, autunno 1770); Le contadine furlane (id ...
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PERI, Achille
Federico Fornoni
– Nacque a Reggio nell’Emilia il 20 dicembre 1812 dall’avvocato Antonio e da Beatrice Marchi.
Intrapresi in un primo momento gli studi umanistici, si formò musicalmente [...] tale rappresentazione al 1839, che va però ricondotta all’anno precedente (lo dimostrano alcune recensioni apparse anche in fogli italiani: La moda, III, 19 novembre 1838, n. 93, p. 372; Il pirata, IV, 4 dicembre 1838, n. 45, p. 186). Nella primavera ...
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(App. IV, I, p. 326)
Compositore italiano. Dopo essere stato direttore artistico della Fenice di Venezia negli anni 1975-76, dal 1979 al 1981 ha diretto come consulente artistico il Festival pucciniano [...] di F. Degrada, Milano 1976; P. Maurizi, Bussotti e il teatro, in Prospettive musicali, 1982; E. Scherzer, S. Bussotti: ein Gesprach, in Neue Zeitschrift für Musik, 1984; L. Morini, A. Premoli, Moda e musica nei costumi di S. Bussotti, Milano 1984. ...
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DE ANGELIS, Maria
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 31 marzo 1877 da Gregorio e Francesca Di Pasqua.
Di umile famiglia, la D. iniziò giovanissima a frequentare gli ambienti del caffè-concerto nella [...] , avviato dal rullo del tamburo e ritmato alla conclusione con un fragoroso colpo di grancassa e di piatti, creò una moda cui dovettero sottostare tutte le canzonettiste dei teatri minori purché appariscenti e ben formose. In seguito, la "mossa" fu ...
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ANTONOLINI, Ferdinando
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Compositore e direttore d'orchestra, nato a Venezia nella seconda metà del secolo XVIII, nipote dell'ultimo nunzio apostolico a Venezia, Giovanni Filippo Gallerati Scotti.
Si [...] che l'A. aveva composta in collaborazione con il Cavos. Numerosi anche i vaudevilles e i balletti, generi assai di moda allora in Russia, scritti dall'A.: Crispin au sérail (1812), Lomonossof, ou Le conscrit poète (1814) su libretto del Chakhovskoï ...
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La musica sacra come luogo di trasmissione della fede
Mauro Casadei Turroni Monti
Introduzione
Fin nelle più disparate direzioni musicali, l’ecclesia è sempre stata comodo piedistallo antropologico [...] Cinquanta-Sessanta, anche se è evidente che un Dna parrocchiale che a ben guardare teneva a battesimo i primi balbettii della moda dilagante di una Caterina Caselli o il pigolare della futura audacia di un Pasolini, la cui vita artistica fu tutta «al ...
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(irland. Oisin) Leggendario guerriero e bardo gaelico, figlio di Finn (o Fingal, secondo la forma adottata nel 18° sec. da J. Macpherson), che si suppone vissuto nel 3° sec. d.C.
Con il nome di ciclo [...] scrittore europeo formatosi nella seconda metà del 18° sec. che non risentisse, sia pure per un breve periodo, della moda ossianica. In Italia O. trovò presto un ardente fautore nell’abate M. Cesarotti, la cui traduzione in endecasillabi sciolti ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...