ESTE, Ippolito d'
Lucy Byatt
Nacque a Ferrara il 20 marzo (novembre?) 1479, terzogenito del duca Ercole I d'Este e di Eleonora d'Aragona. All'età di tre anni gli venne conferita in commendam l'abbazia [...] Pio da Carpi per il suo recitare "tanto la ninfa" e per il suo portare i capelli più lunghi di quanto non volesse la moda. Dopo il trattato di Blois tra Francia e Spagna, l'E. mandò a Blois il suo familiare Mario Equicola per assìstere al matrimonio ...
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BERTOLUCCI, Attilio
Gabriella Palli Baroni
Nacque il 18 novembre 1911 a San Prospero, frazione di Parma, ultimogenito di Bernardo e di Maria Rossetti, dopo Giovanni e Giulia (morti appena nati), Elsa [...] torpido, senza scampo» (La Camera da letto, XXXI: Le scarpette di chevreau, vv. 33 s.) la sua anglofilia, coltivata attraverso la moda dei Burberry, delle camicie Allen Solly, dei cappelli Lock e attraverso il cinema.
Nel 1937, anno in cui si recò a ...
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CALMO, Andrea
L udovico Zorzi
La biografia del C. è ancora quasi tutta da ricostruire, sia per la scarsezza di dati documentari, sia per la contaminazione con elementi spuri, desunti per lo più dalle [...] a circolare intorno alla metà del secolo). La figura del levantino, soldato mercenario o commerciante, è il prodotto di una moda letteraria che ha i suoi corrispondenti nel personaggio del bravo, parlante in bulesco (ossia nel linguaggio dei buli, un ...
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DELLA CESA (Dalla Cesa, Della Chiesa), Pompeo
Lionello Giorgio Boccia
Fu figlio di un Vincenzo, del quale si ignora il mestiere.
Il padre P. Morigia (Nobiltà di Milano, Milano 1595) non cita il D. nel [...] dai primi anni del Cinquecento: il venire progressivamente meno a necessità funzionali riapriva l'armamento ai canoni della moda civile.
In parallelo a questo linguaggio, il D. approfondì altre possibilità espressive, certo anche sullo spunto di ...
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FALLACI, Oriana
Cristina De Stefano
Primogenita di Edoardo, artigiano, e Tosca Cantini, casalinga, nacque a Firenze il 29 giugno 1929, seguita dalle sorelle Neera e Paola, che divennero entrambe giornaliste.
L'impronta [...] fino al 1977. All’epoca le donne nei giornali italiani erano pochissime e relegate ai temi cosiddetti 'femminili': costume, moda, cinema. Fallaci dovette accettare questo stato di cose anche se in realtà il rigore intellettuale, la severità del ...
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GAGLIANO, Marco da
Rossella Pelagalli
Nato a Firenze il 1° maggio 1582, fu il secondo dei sette figli di Zanobi (originario di Gagliano, la cittadina da cui prese il nome, nel Mugello) e Camilla di [...] vocibus decantanda (Venezia), in seguito reputata dal Moreni "una di quelle opere che reggono conto al tempo, e conto alla moda e che lo ha reso celebratissimo nella storia degli uomini grandi del suo secolo".
Da questo momento, per le cagionevoli ...
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CRESCENZI, Giovanni Battista
Luigi Spezzaferro
Nato a Roma il 17 genn. 1577 da Virgilio e Costanza Del Drago, risulta citato nel testamento del padre (1592) come il quarto di sei fratelli: Giacomo, [...] di tipo nordico, rappresentazioni di oggetti insoliti, gli interessi manageriali del C. lasciano pensare che egli, seguendo una moda ormai consolidata sul mercato, abbia dapprima fatto produrre ai suoi giovani protetti nature morte di questo tipo e ...
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BOSSI, Marco Enrico
Giuseppe Agostini
Nacque a Salò (Brescia) il 25 apr. 1861 da Pietro, organista, e da Celestina Dognini, figlia di Fedele, organista egli pure.
Con il B. s'inaugura, nella sua famiglia, [...] , op. 129 (1907). Tali opere, nel deliquescente gusto per le romanze da salotto borghese o per le canzonette di moda, segnarono una pregevole novità, insieme con le consimili del Martucci e dello Sgambati. Sono di questi anni anche le composizioni ...
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GIOLFINO, Nicola
Alessandro Serafini
Nato a Verona nel 1476, dall'intagliatore Nicolò e da Tommasina, è registrato nel 1490 - con il nome di Nicola e non di Nicolò - nell'anagrafe della contrada veronese [...] della sua costruzione, a partire dal 1627, le sette figure femminili segnano un ulteriore avvicinamento del G. alla moda armoniosa del raffaellismo. Particolarmente riuscita è la Musica, una fanciulla che canta accompagnandosi col salterio, mentre da ...
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CONCINA, Daniele
Paolo Preto
Nato a Clauzetto (Udine) il 2 ott. 1687 da Pietro e Pasqua Cecconia, dopo i primi studi a San Daniele del Friuli e a Invelino di Carnia, frequentò il collegio dei gesuiti [...] alcune domande del card. Angelo Maria Querini, vescovo di Brescia, denunciava con violenza le tesi, invero esagerate e frutto della moda casuistica allora in voga, del Benzi e ne provocava la condanna da parte del S. Uffizio di Roma.
Il dibattito, o ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...