DE CHIRICO, Giorgio
Valerio Rivosecchi
Nacque a Volos, in Tessaglia, il 10 luglio 1888 da Gemma Cervetto, genovese, e da Evaristo, originario di Palermo. A causa della professione del padre, ingegnere [...] , 13 febbr. 1938, pp. 201 s.).
Il brano citato ha anche un significato autobiografico: le "vetrine" e in generale il mondo della moda furono tra le sue fonti di lavoro e di successo durante la permanenza in America. Ricordiamo a questo proposito le ...
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GUARDI, Francesco
Michele Di Monte
Nacque a Venezia il 5 ott. 1712, quinto figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler. Fu battezzato il giorno stesso con il nome di Francesco Lazzaro nella parrocchia [...] stilistico, né da quello tematico o iconografico, se si prescinde dall'inevitabile aggiornamento delle fogge dei costumi alla moda delle figure che popolano le sue stereotipate scene veneziane. Giacomo è noto per una cospicua produzione di immagini ...
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LONGHENA, Baldassare (Baldisera, Baldi)
Andrew Hopkins
Figlio primogenito di Melchisedech e di Giacomina, nacque probabilmente a Venezia alla fine del 1596, oppure all'inizio del 1597.
La sua data di [...] Venezia tra l'inizio del secolo, quando c'erano pochissimi cavalli, e la metà del secolo, quando cominciò a diffondersi una moda aristocratica "francese" e fu fondata una scuola di equitazione ai Mendicanti. L'attività del L. per Ss. Giovanni e Paolo ...
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GUARDI, Giovanni Antonio (Antonio)
Michele Di Monte
Figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler, nacque il 27 maggio 1699 a Vienna, dove, nella Schottenkirche, venne battezzato. Il padre, originario della [...] verosimilmente un salone di qualche residenza patrizia con episodi tratti dalla storia di Roma antica; temi allora di gran moda, in pittura come al teatro e in letteratura, che illustravano il contegno esemplare di famosi prigionieri di fronte ai ...
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CANOVA, Antonio
Massimiliano Pavan
Figlio di Pietro e di Angela Zardo "Fantolin" di Crespano, nacque a Possagno (Treviso) il 1º nov. 1757. Il padre, "lavoratore in pietra e architetto" (Bassano, Museo [...] nel concetto che fosse la poesia a ispirare la scultura e non viceversa: "il Canova dirà che senza le favole disprezzate per moda tedesca in Italia, la sua Psiche, l'Ebe e le sue Grazie si starebbero tuttavia incarcerate dietro i macigni e attaccate ...
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GIOVANNI BATTISTA di Iacopo, detto il Rosso Fiorentino
Roberto Ciardi
Nacque a Firenze, nel "popolo" di S. Michele Visdomini, l'8 marzo 1494.
Dall'atto del battesimo, celebrato il giorno seguente, non [...] e ricchezza inventiva eccezionali che mettevano fuori gioco l'impiego, ormai usurato, della grottesca, a fissare una nuova moda. Agli affreschi e agli stucchi della grande galleria si ispirarono stampe, arazzi, oggetti, persino abbigliamenti, che ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...