DEL TASSO, Domenico
Marco Collareta
Nato a Firenze nel 1440, è forse identificabile secondo il Middeldorf (1938, p. 460) con il "Domenico di Francesco legnaiulo" che nel 1461 venne pagato per alcuni [...] del repertorio del D., forse dovuta ai figli Marco e Francesco. Essi si annoverano tra i primi esempi della moda della grottesca diffusa in numerosissimi prodotti lignei umbri e toscani (Dacos, 1969).
Discorso a parte meritano infine gli oggetti ...
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GHERARDINI, Tommaso
Stefano Coltellacci
Nacque a Firenze il 21 dic. 1715. Poiché fin da bambino sembra che preferisse disegnare "pittoreschi capricci" più che "attendere alle umane lettere" (Pazzi, [...] a Roma, nella decorazione di una stanza dell'ala di ponente, realizzata dal G. nello stile pompeiano tornato di gran moda in tutta Europa dopo le scoperte archeologiche di Ercolano e Pompei (Panichi, p. 19). Mentre attendeva ai lavori nella villa ...
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KALAMIS (Κάλαμις, Calamis)
P. Orlandini
1°. - Scultore greco del V sec. a. C., la cui opera costituisce il ponte di passaggio fra il primo periodo dello stile severo e l'età di Fidia. La tradizione letteraria [...] a Pantea, favorita di Lucio Vero, di drappeggiarsi alla maniera della Sosandra, si deduce che questa statua doveva essere molto di moda nel II sec. d. C., e di fatto tre delle copie rimaste appaiono trasformate in statue iconiche di nobili dame dell ...
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Vedi CANDELABRO dell'anno: 1959 - 1994
CANDELABRO (λύχνιον, λυχνία, λαμπτήρ, ϕανός, candelabrum)
G. Bendinelli*
L'elaborazione artistica di un tale oggetto domestico risale molto indietro nel tempo. [...] , ecc.) sono tutti squisite opere di scultura in marmo, esemplari finissimi di arte ellenistico-romana: illustrativi pertanto di una moda che si può far risalire ad età augustea, ed anche più addietro. Tali c., destinati ad essere fissati sul terreno ...
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CHESSA, Luigi (Gigi)
Antonio Pandolfelli
Nacque aTorino il 15 maggio 1898 da Carlo, litografo e pittore, e da Lucia Carelli, pittrice. Visse gli anni dell'infanzia a Parigi. Dal 1909 risiedette a Torino, [...] la ditta Solaro e per la casa dell'amico R. Gualino; sempre a Torino, nel 1932, allestì vetrine per la Mostra della moda e fece l'arredamento del bar Fiorina, in via P. Micca (distrutto); nello stesso anno vide realizzata la villa Borsetti a Balme ...
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FILIPPI, Giacomo
Chiara Toschi Cavaliere
Non si conosce il luogo d'origine di questo quadraturista e scenografo, attivo in Ferrara; nacque nel 1688, come risulta dal Liber mortuorum della basilica ferrarese [...] eseguito decorazioni nel palazzo di Ludovico il Moro per conto dell'allora proprietario marchese Calcagnini, secondo la diffusa moda di trasformare con fastosità barocche gli spazi rinascimentali delle abitazioni.
Se in palazzo Maffei il F. si era ...
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PALMA DI MAIORCA
M. Durliat
(catalano Palma de Mallorca; arabo Mayūrqa; Ciutat de Mallorque nei docc. medievali)
Città nell'isola di Maiorca, capoluogo della prov. spagnola delle Baleari, P. è posta [...] Saint-Jean, autore anche del portale (1398) della chiesa di Sant Miquel a P., che prolungò alla fine del secolo forme di moda negli anni ottanta. Al contrario Guillem Sagrera, che scolpì le statue di S. Pietro (1422) e di S. Paolo negli sguanci del ...
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pop art
Bettina Mirabile
L’arte nella società dei consumi
Nato fra l’Europa e l’America negli anni Cinquanta e Sessanta del 20° secolo, il movimento della pop art rispecchia nelle proprie opere la moderna [...] lasciate all’improvvisazione.
Riproducendo l’aspetto consumistico della realtà, la pop art ha un tale successo che scade a moda eccentrica e finisce a volte per esaltare involontariamente la cultura che vorrebbe criticare.
La pop art in Europa
Stili ...
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MANCINI, Gian Giuseppe
Raffaella Catini
Nacque il 26 apr. 1881 a Bonazzera di Strettoia, frazione di Pietrasanta (in Versilia), da Olinto, marmista, e da Maria Bertozzi.
Compì con profitto i primi studi [...] specie quella architettonica appare, seppure di grande suggestione nella sua tensione al fantastico, "monocorde, insensibile ai flussi della moda o al dibattito internazionale" (Nicoletti, p. 215); acclamato da U. Arata negli anni Dieci come il più ...
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ANGOLETTA, Bruno
Paola Pallottino
Nacque a Belluno il 7 nov. 1889, da Orlando, avvocato, e da Francesca Bettio. Per alcuni anni studiò giurisprudenza a Padova, ma in seguito si dedicò completamente [...] e artistica. Fu presente alle più importanti rassegne del settore come: "Arte umoristica" (Treviso 1912), "Mostra della Moda" (Roma 1914), "Illustrazione del libro" (Firenze 1922), I Biennale di arti decorative (Monza 1923); mostre di scenografia ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...