CUSATI, Gaetano
Adriana Compagnone
Il luogo di nascita e i nomi dei genitori di questo pittore di nature morte, attivo a Napoli e, secondo il De Dominici (1742: "Andò a Palermo e guadagnò gran danari"), [...] (Pacelli, 1979).
Tutto ciò attesta quanto il C. si inserisca in un momento della produzione pittorica di natura morta in cui la moda di dipingere uno specifico genere di soggetti, o fiori, o frutta, o animali, o figure, nel quale ciascun artista era ...
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CESARI, Filippo
Werner Oechslin
Non si conoscono i dati "biografici di quest'architetto documentato da un codice manoscritto di disegni della Biblioteca Corsiniana di Roma, conservato nel Gabinetto [...] di edifici e tipologie concrete. Èda notare il grande spazio concesso all'ordine dorico, al quale sono associati vari temi di moda come lo "château d'eau", la mostra delle acque, che in Francia si perpetueranno sino agli Oeuvres d'architecture di ...
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D'AMATO (Amato), Gennaro
Paola Pallottino
Nacque a Napoli il 1° apr. 1857 da Ferdinando e da Maria Raiola. Amico ed allievo di Morelli, Mancini e Gemito, fu illustratore e saggista, oltre che pittore. [...] 1916; Rizzoli, Maestro nell'arte del disegno..., in Corriere mercantile (Genova), 31 ott. 1942; Gec [E. Gianeri], La donna, la moda e l'amore, Milano 1942, p. 59; M. Morini, Albo Salgari, Milano 1951, passim; A. Faeti, Guardare le figure, Torino ...
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FONTANA, Luigi
Antonella Capitanio
Figlio di Giuseppe e di Regina Francesconi, nacque a Padova il 12 marzo 1841. Fu figlio d'arte, dal momento che anche il nome del padre talvolta e associato al suo [...] , p. 130; Antonio ritrovato: il culto del Santo tra collezionismo e privato, Padova 1985, p. 105; A. Capitanio, Tra moda delle esposizioni e nuovi modi di produzione: testimonianze sugli argentieri ital. del secondo Ottocento, tesi di dottorato, Univ ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] accusa, dall'altro per la tonalità di facile eclettismo stilistico − una sorta di allegra dissipazione linguistica, o di moda stilistica − con cui alcuni attori del Post-Moderno riducono la diversità e la carica rinnovatrice.
La riscoperta e l ...
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SPAGNA
Claudio Cerreti
Giannandrea Falchi
Aldo Albònico
Ramón Santiago
Otello Lottini
Giulia Baratta
Juan Angel Blasco Carrascosa
Juan Bassegoda Nonell
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXII, [...] politico, la pornografia venale e un linguaggio alla moda quali ingredienti di ambigui e spregiudicati compromessi con , e gli stili da essi adottati furono quelli allora di moda: una certa continuità basata sul razionalismo di Le Corbusier, sempre ...
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Design
di Renato De Fusco
Nell'App. IV (ii, p. 181) è inserita la voce industriale, disegno: se ne definisce il significato e se ne analizza sommariamente la vicenda dall'avvento della rivoluzione industriale [...] dell'arte, sia per la presenza in Inghilterra di validi ambiti formativi, come il Royal College of Art o della scuola di moda St. Martin (Londra). V. Pasca (1998) ha individuato in questo scenario tre grandi tendenze entro cui è possibile inserire il ...
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L'edilizia 'sacra' dalla Restaurazione al XXI secolo. Architettura delle nostalgie
Alberto Cadili
Il quadro preunitario
Il patrimonio ecclesiastico
Al termine dell’età napoleonica l’aspetto della città [...] Canoscio). La sacralizzazione stereotipa dell’area e la moda storicista determinarono il restauro delle chiese umbre, culminando di pietà, elementi decorativi che ci sembrano passati di moda, poco in armonia con lo spirito della riforma liturgica ...
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Popoli e culture dell'Italia preromana. L'influenza greca nell'arte italica
Antonio Giuliano
L’influenza greca nell’arte italica
Dalla prima colonizzazione al v sec. a.c.
La Sicilia e l’Italia meridionale
La [...] rozza, ma più sicura ed evidente). Il III secolo è caratterizzato, in Italia, da una moda ellenistica, più che da una vera e propria civiltà ellenistica; moda circoscritta a singoli ambienti, non sempre tollerati dalla classe media. Alla fine del III ...
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LIMOGES
D. Thurre
(lat. Augustoritum; Lemovicum, Urbs Lemovicum, Urbs Lemovicina, Lemovica, Lemovicae, Lemovicas nei docc. medievali)
Città della Francia occidentale, capoluogo del dip. Haute-Vienne, [...] (dip. Haute-Vienne), realizzata intorno al 1130 da una bottega ispano-limosina.Alla metà del sec. 12° si diffuse la moda degli smalti e, intorno al 1150, la regione renano-mosana vide il moltiplicarsi delle scuole di smaltatura. A partire dalla metà ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...