AMONIO, Domenico
Elena Fasano Guarini
Nacque verso il 1648 a Castel Bolognese, da Mario e Laura Biancolli (o forse Biancolelli). Passò i suoi anni giovanili a Roma, non sappiamo se seguendo regolari [...] godendo dell'affettuosa protezione e della fiducia della Cossé, diede inizio a una fortunata carriera di medico alla moda, alternando somministrazioni di pozioni ricavate dalle erbe, che egli coltivava nel giardino dell'abbazia, a prescrizioni, quali ...
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Prodotti destinati a essere applicati sul corpo allo scopo di igiene, profumazione, protezione, modificazione dell’aspetto estetico. La normativa stabilisce che i c., non essendo medicamenti, non possono [...] crociata contro il lusso, che doveva rapidamente essere bandito. Le ultime aristocratiche s’imbellettarono per salire il patibolo. La moda dei c. sarebbe ripresa con la raffinata eleganza di madame Tallien prima, famosa per i suoi bagni di fragole ...
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L'Ottocento: scienze mediche. La terapeutica
Andreas-Holger Maehle
La terapeutica
Tra il 1800 e il 1890 le pratiche terapeutiche che facevano capo alla tradizione galenica vennero progressivamente abbandonate. [...] , l'American School of Osteopathy.
L'idroterapia
L'idroterapia, che veniva praticata fin dall'Antichità, nel XVIII sec. era di moda soprattutto per la cura dei calcoli urinari e della gotta ‒ luoghi come Bath, Pyrmont e Karlovy Vary (Karlsbad) erano ...
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capigliatura
Guido Fauro
Cosa si nasconde dietro un capello
Già dalle più remote civiltà, pettinare i capelli, intrecciarli e decorarli erano considerate azioni dotate di valori rituali e sociali, non [...] parrucche.
Fatte con capelli veri, queste erano molto costose. Al tempo di Luigi XIV, il Re Sole, le parrucche erano così di moda che, crescendo la richiesta, se ne facevano anche con crini di cavallo, peli di capra e perfino con i capelli dei morti ...
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PATOLOGIA
Massimo Aloisi
Gaetano Crepaldi-Maurizio Muraca
Leonardo M. Savoia
(XXVI, p. 509; App. III, II, p. 376)
Patologia medica. − I grandiosi progressi conseguiti nelle scienze biologiche, e in [...] ogni carattere di una popolazione peraltro omogenea di viventi oscilli secondo una curva gaussiana variamente simmetrica o asimmetrica, la cui moda o norma (e quindi non sempre la media) rappresenta la misura più frequente e quindi quella che a buon ...
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FOSSATI, Giovanni Antonio Lorenzo
Laura Fiasconaro
Nacque a Novara il 30 apr. 1786 da Gioacchino Antonio, sovrintendente di un ospedale di quella città, e da Antonia Baliana. Compiuti i primi studi [...] costituzionalmente la parità dei diritti dell'individuo. Così, mentre la frenologia sopravviveva come voga craniologica e terapia alla moda, rinnegando la filosofia dalla quale era nata, il F., che continuò a riaffermare i capisaldi dell'organologia ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Sistemi e metodi terapeutici
Andreas-Holger Maehle
Sistemi e metodi terapeutici
I sistemi terapeutici del XVIII sec. sono caratterizzati da una graduale trasformazione [...] nei casi di epilessia a opera del successore di Boerhaave a Leida, Hieronymus David Gaub (1705-1780), creò una vera e propria moda terapeutica negli anni Settanta e Ottanta del XVIII secolo. I fiori di zinco (ossido di zinco) e ben presto anche il ...
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Cerchietto di metallo, per lo più prezioso, che si porta infilato nelle dita delle mani come ornamento, come simbolo del vincolo matrimoniale, come insegna di dignità.
Arte
In Egitto l’uso dello scarabeo [...] e, durante l’età napoleonica, l’a. con cammei antichi. Ancor più dal Novecento l’a. ha risentito dei cambiamenti della moda: con il liberty si prediligono motivi floreali, smalti e pietre preziose. Durante gli anni 1920 e 1930 prevale il platino per ...
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Norma
Giancarlo Urbinati
Marco Bussagli
In una delle sue accezioni, il termine norma indica il modo in cui un fatto si verifica abitualmente in determinate circostanze, corrispondendo a normalità e [...] di elementi dell'insieme stesso), mediana o 50° percentile (il valore centrale di una successione finita di valori) e moda (il valore maggiormente rappresentato in una serie di valori) - corrispondono al concetto di valore ideale. Per es., il valore ...
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CALBI, Ruggero
Claudio Mutini
Nacque a Ravenna nel 1683 da Giovan Battista, di agiata famiglia cittadina, e da Maria Donati. Nella città natale apprese grammatica e retorica; studiò poi a Ferrara medicina, [...] e del Muratori, i quali consigliarono al ravennate la stampa dell'opera, che non si discosta, quanto all'argomento, dalla moda, imperante agli inizi del sec. XVIII, di una poesia ispirata alla scienza. Il libro risulta diviso in cinque trattati che ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...