CRISTINA (Christine) da Pizzano (de Pizan)
Jean-Yves Tilliette
Nacque a Venezia nel 1365 da Tommaso di Benvenuto e da una figlia di Tommaso Mondini.
Il nome di C. deriva dalle proprietà che la famiglia [...] per un coacervo di luoghi comuni: l'onnipresenza del tema della Fortuna sarebbe la piatta espressione di un pessimismo alla moda nel corso dell'autunno del. Medioevo. L'esistenza stessa di C. prova invece che la fatalità può essere combattuta. D ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] e intolleranti; Gli umanitari (1840), contro l'utopismo e il cosmopolitismo dei sansimoniani; Il mementomo (1841), contro la moda delle iscrizioni funebri ampollose e menzognere; Le memorie di Pisa (1841-42), rimpianto della "scapataggine" della vita ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] nel secolo XVIII, e che attraversa la vita culturale delle due nazioni, dalle accademie alla cucina, dalla filosofia alla moda, dalla stampa all'educazione, con aderenza sempre viva alle personalità chiamate a testimoni.
Un commiato dal mondo degli ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] secolo successivo. Un’esigenza di purezza della lingua, indotta anche dalla volontà di contrastare la moda francesizzante diffusasi negli ambienti letterari per effetto della dominazione borgognona, si concretizzò nella prima grammatica nederlandese ...
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Scienziati del Seicento - Introduzione
Maria Luisa Altieri Biagi
Di Bruno Basile
Scriveva Antonio Vallisneri, citando letteralmente Bacone: «Pare che abbiano le loro stelle, ora avverse ora benigne, [...] davanti a malattie immaginarie e a rimedi «pellegrini», confessa di non aver mai capito che cosa siano le «evaporazioni» (malattia di moda fra le signore dell'epoca) e le «fuliggini», non crede al fegato «caldo» e allo stomaco «freddo», il che poi ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] male digerito. Di qui il bisogno probabile di rifarsi una verginità e di cancellare l'inopportuno pedaggio versato ad una moda superata e surclassata proprio in Venezia, mostrandosi non insensibile alla lezione del Bembo e dello Speroni. Ecco allora ...
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Marino e i marinisti
Giuseppe Guido Ferrerò
Intellettualistica ricerca dello stupefacente, che si affida alla singolarità di argomenti non prima trattati nella lirica d'arte e all'inconsueto modo di [...] un asino che, morto, ha dato rassegnatamente la sua pelle ad un tamburo fragoroso (II); nei sonetti del Gaudiosi sulle stravaganze della moda femminile (III-V); e del Dotti, sulla farfalla attratta dal lume degli occhi di donna bella (V). A volte il ...
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La Prosa del Duecento – Introduzione
Cesare Segre
I. Quando all'orizzonte della cultura italiana appaiono i primi albori d'una letteratura volgare, il paesaggio che si rivela, sempre più nitido, alla [...] e del gusto. I vocaboli gallici, così frequenti, e talora stridenti, nelle versioni, entravano nel toscano attraverso la moda e le istituzioni feudali e il commercio e le guerre; i vocaboli latini si scaglionavano sulle principali alture conquistate ...
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MANZONI, Alessandro
Piero Floriani
Nacque a Milano il 7 marzo 1785 in una casa sui Navigli, in contrada S. Damiano 20 (oggi via Visconti di Modrone 16); la madre era Giulia Beccaria e il padre legale [...] 1840-42), curata e intrapresa a sue spese dal M. con la collaborazione degli stampatori Guglielmini e Redaelli, illustrata secondo la moda per i libri più noti sui mercati d’Europa.
Per la prima volta un’iniziativa letteraria del M. si motivava dal ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] , rischiano di assumere un che di ambiguo e di svenevole: essendo piuttosto da porsi in relazione alla diffusa moda illuministico-romantica che, dopo Rousseau, così usava caricare le espressioni del sentimento. Le prime grandi lettere al Giordani ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...