Sharaff, Irene
Stefano Masi
Costumista cinematografica statunitense, nata a Boston il 1° gennaio 1910 e morta a New York il 16 agosto 1993. Dotata di un vibrante senso pittorico portò nella Hollywood [...] the thief (1945; Jolanda e il re della samba) e per Ziegfeld follies (1945). La sua fama di conoscitrice della moda parigina, fondata sulla raffinatezza degli abiti da lei disegnati per Greer Garson in Madame Curie (1943) di Mervyn LeRoy, indusse la ...
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Blackton, James Stuart
Giulia Carluccio
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Sheffield (South Yorkshire) il 4 gennaio 1875 e morto a Los Angeles [...] produzione di studio basato su un valido gruppo di registi, sceneggiatori e operatori e su una compagnia fissa di attori; la moda delle commedie in due o tre rulli; la sperimentazione di tecniche narrative più complesse (per es., in The life of Moses ...
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Vadim, Roger (propr. Plemiannikov, Roger Vadim)
Paolo Marocco
Regista e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 26 gennaio 1928 e morto ivi l'11 febbraio 2000. Nono-stante abbia diretto più di trenta [...] sciolta). Ma il film che forse più rispecchia l'ideologia dell'autore, e l'entourage culturale di un certo esistenzialismo alla moda, è Le repos du guerrier (1962; Il riposo del guerriero), nel quale il regista mise in luce l'aspetto istrionesco ed ...
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Rondi, Gian Luigi
Federica Pescatori
Giornalista e critico cinematografico, nato a Tirano (Sondrio) il 10 dicembre 1921. In oltre cinquant'anni di professione si è distinto come figura di rilievo della [...] soggetti e sceneggiature e a dirigere cortometraggi, tra i quali il documentario antologico L'Italia è di moda (1963), a realizzare numerosi cicli televisivi dedicati a personalità significative del mondo cinematografico come Vittorio De Sica ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] di segni intenzionali e artificiali, dalle lingue storico-naturali alla letteratura, dai sistemi di oggetti d'uso (come la moda, i prodotti alimentari ecc.) ai diversi linguaggi artistici, sino a comprendere anche il cinema.
Nel contesto anglosassone ...
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Demenziale, cinema
Federico Chiacchiari
Filone specifico della storia del cinema statunitense trasformatosi, nel corso del tempo, secondo alcune interpretazioni, in un vero e proprio genere. Nato cinematograficamente [...] , decisero di realizzare un film satirico sui campi universitari degli anni Sessanta, con la dichiarata intenzione di parodiare la moda sixties che film come American graffiti (1973) di George Lucas e telefilm come Happy days avevano lanciato con ...
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BONNARD, Mario
Sisto Sallusti
Nacque a Roma il 24 dic. 1889 da Nicola e da Ermelinda Reibaldi. Dopo una breve esperienza teatrale, esordì nel 1909 nel film Otello di M. Caserini. Nel 1911 interpretò [...] di regista e di attore dei film da lui prodotti, di taluno dei quali scrisse anche il soggetto (aderì fervidamente alla moda del cinedramma con la macchinosa elaborazione de L'altro io, opera che lo rivela al limite delle sue possibilità espressive ...
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Linder, Max
Antonio Costa
Nome d'arte di Gabriel-Maximilien Leuvielle, attore, regista e sceneggiatore cinematografico francese, nato a Caverne presso Saint Loubès (Gironde) il 16 dicembre 1883 e morto [...] ; Max et l'inauguration de la statue (1910; Max e il cavaliere Bayardo); Max lance la mode (1911; Max e la nuova moda); Oh! les femmes (1912; Max e le donne); Mariage imprévu (1913; Due matrimoni imprevisti); L'anglais tel que Max le parle (1914 ...
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Turner, Lana (propr. Julia Jean Mildred Frances)
Anton Giulio Mancino
Attrice cinematografica statunitense, nata a Wallace (Idaho) l'8 febbraio 1920 e morta a Century City (California) il 29 giugno 1995. [...] amanti dei cinque mari) di John Farrow. La figura della giovane donna di provincia che con difficoltà trova spazio nell'ambiente della moda in A life of her own (1950; L'indossatrice) di George Cukor, del cinema in The bad and the beautiful (1952; Il ...
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Troma Entertainment
Paolo Marocco
Società di produzione statunitense, fondata nel 1974 a New York da Lloyd Kaufman e Michael Herz come piccola casa di distribuzione, ma poi divenuta uno dei maggiori [...] lo stesso schema, spacciandolo per trasgressivo e mascherando così un'operazione costruita a tavolino che gioca su fenomeni di moda e non su un'effettiva capacità di rilettura e scomposizione del brutto e dell'osceno. Diversa era la sperimentazione ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...