FORTUNY (Fortuny y Madrazo), Mariano
Federica Di Castro
Nacque a Granada, in Spagna, l'11 maggio 1871 da Mariano Fortuny y Marsal e da Cecilia de Madrazo.
Nel 1873 era a Roma dove il padre, pittore [...] Luisa nel 1874 il F. lasciò l'Italia alla volta di Parigi, ove lo zio materno, Raymundo de Madrazo, ritrattista alla moda, lo iniziò alla pittura. In tale direzione il giovane pittore andò ricercando la sua strada negli anni della formazione, che ...
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BETTOLI, Parmenio
Sisto Sallusti
Nacque a Parma il 13 genn. 1835 da Carlo, impiegato, e da Clementina Dall'Argine. Fece studi disordinati, ma venne ben presto attratto dal teatro e dal giornalismo. [...] al vecchio Teatro Re di Milano L'emancipazione della donna,ambientata nell'Alabama, interessante satira del femminismo e della moda progressista.
Da questa commedia s'intravede quella che sarà una costante del teatro bettoliano: un moralismo sano, ma ...
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COLEMAN, Enrico (Henry)
Claudia Tempesta
Nacque il 21giugno 1846 a Roma, dove il padre Charles, pittore paesaggista inglese, si era trasferito fin dal 1831; la madre, Fortunata Segadori, era una modella [...] artistico, determinò il suo passaggio verso i modi più facili e di successo della pittura alla Mariano Fortuny, molto di moda in quegli anni. Ben presto, tuttavia, grazie ai consigli di Nino Costa, il più anziano dei paesaggisti operanti a Roma ...
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BATTISTA, Michele
Marcello Terenzi
Mancano notizie biografiche di questo maestro armaiolo, nato in Avellino nella prima metà del sec. XVIII. La sua formazione ha luogo a Napoli nel clima della nuova [...] armi da fuoco di foggia spagnola nel Regno di Napoli, prima che l'influenza francese, al nascere del sec. XIX, portasse la nuova moda in tutto il mondo.
Opere: coppia di pistole datate 1760 nel Museo naz. di Castel S. Angelo in Roma; fucile e coppia ...
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CUZZI, Umberto
Bruno Signorelli
Figlio di Michele ed Elisabetta Bendì, nacque a Parenzo (od. Poreč) in Istria il 6 genn. 1891; frequentò le scuole secondarie a Trieste e Gorizia, iscrivendosi in seguito [...] Monza dello stesso anno presentò un interessante progetto di villa al mare con arredi in buxus, il materiale fibroso allora di gran moda in arredamento e, con G. Chessa e C. Turina, realizzò la "sala 130" (o dei metalli). Sempre nel 1930 si iscrisse ...
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DEUCHINO (Dehuchino)
Tiziana Pesenti
Dinastia di tipografi attivi a Venezia e a Treviso dal 1570 fino almeno al 1629.
Pietro, il capostipite, ribadì nelle primissime stampe la sua nazionalità di "Gallus" [...] controriformistica, da trattatistica universitaria, da classici antichi e volgari e da poca letteratura d'occasione e di moda. La modestia del catalogo e il conformismo delle scelte erano però controbilanciati dalla dignità delle edizioni, eseguite ...
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CASTIGLIONE, Baldassarre
Claudio Mutini
Nacque il 6 dic. 1478 nella "corte" di Casatico, presso Mantova, da Cristoforo e da Aloisa Gonzaga.
Da parte del padre la famiglia discendeva da quella piccola [...] dal suo sfondo opaco e indistinto, simile a quello dell'anima. Ora, accettando con Barthes che il campo, della moda attiene alla semiologia e non alla semantica (il problema è quello di "far significare l'insignificante... raggiungendo in tal modo ...
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BIANCOLI, Oreste
Roberta Ascarelli
Nacque a Bologna il 20 febbr. 1897 dal conte Carlo e da Matilde Badia. Come il B. afferma in alcune note autobiografiche scritte nel 1954, l'atmosfera della casa paterna [...] Il Dramma, VI (1930), n. 843 pp. 36-43; Triangoli (in coll. con D. Falconi), in Comoedia, XII (1930), n. 10, pp. 41-52; Alla moda (in coll. con D. Falconi), ibid., XVI (1934), n. 2, pp. 39-50; Il secondo tempo, in Il Dramma, XI (1935), n.218, pp. 31 ...
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BURONZO DEL SIGNORE (Signoris), Carlo Luigi
Giuseppe Pignatelli
Nato a Vercelli il 22 ott. 1731 da Giuseppe e da Anna Teresa Berzetti, si laureò in utroque iure all'università di Torino il 26 giugno [...] del B. era generato soltanto dalla curiosità di accostare un personaggio il cui nome dominava i salotti letterari alla moda: in fondo l'ecclesiastico piemontese era alieno da avventure intellettuali eterodosse. Del resto un altro tributo che il B ...
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ARNALDI, Enea
Elena Povoledo
Nacque a Vicenza il 29 apr. 1716 dal conte Guido Antonio vicario di Arzignano, e da Lavinia Negri; ebbe due fratelli, Fabio e Bernardo. Fin dall'infanzia fu avviato agli [...] compromesso tra la difesa delle regole vitruviane e l'assimilazione dei modelli palladiani, entrambi adeguati alle esigenze della moda e della attualità settecentesca.
La sua prima opera, dedicata all'architettura teatrale, fu ideata nel 1749 quando ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...