CHIERICATI, Ludovico
Lionello Puppi
Nato a Vicenza il 31 maggio 1482 da Belpietro e da Mattea Corradi d'Austria, lasciava ancor giovane, sull'esempio del fratello Francesco, la vita secolare per prendere [...] . 28; G. Mantese, Memorie stor. della Chiesa vicentina, Vicenza 1964, pp. 193, 362-363, 445-446, 924, 963; G. Barioli-A. Ballarin, in Il gustoe la moda nel Cinquecento vicentino, Vicenza 1973, pp. 96-97; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlex., VI, p. 492. ...
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BERLINGUER, Enrico
Piero Craveri
Nacque a Sassari il 25 maggio 1922 da Mario e da Maria Loriga.
La famiglia era antica, di origine catalana, iscritta negli "stamenti nobiliari della Sardegna" e legata [...] discusso dei quali è quell'appello alle "ragazze italiane" perché conservassero "quella personalità che si esprime nel gusto, nella moda, nell'abbigliamento, nell'aspirazione ad una vita moderna, che si esprime anche nella moralità e nello spirito di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] , «dal suo buon genio guidato, aveva fatto il maggior corso dei suoi studi senza niun affetto di setta», mentre nella sua città, «come moda di vesti, si cangiava ogni due o tre anni gusto di lettere» (Vita, cit., p. 25).
A prima vista, queste censure ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Pietro e Alessandro Verri
Carlo Capra
Può apparire arbitrario riunire in un unico saggio i profili dei due fratelli Verri che, soprattutto nell’età matura, si distinsero nettamente l’uno dall’altro [...] velo delle predizioni astrologiche sono messi alla berlina letterati e pedanti, maestri di scuola maneschi e medici alla moda.
L’esperienza militare e il lungo soggiorno viennese del 1760 costituiscono uno spartiacque nella scrittura come nella vita ...
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CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] svincolata da una precisa funzione sociale, e sempre più avida di piaceri: disposta, pur di abbracciare una moda qualsiasi che riempisse il vuoto, ad assumere atteggiamenti sbarazzini o di fronda e ad incontrarsi coi riformatori, anche ...
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Nacque a Milano il 31 luglio 1851 da Giovanni e Caterina Perego. A soli nove anni gli morì il padre, lasciando una famiglia numerosa di cui si assunse il carico la madre, donna energica e coraggiosa con [...] personalità però che si strutturò e si espresse in forme originali, non riconducibili direttamente ad alcuna scuola, ad alcuna moda, ad alcuna tendenza.
Se indubbiamente la maturità espressiva (pure nei limiti delle sue corde) fu raggiunta dal D. nei ...
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DAL PONTE, Iacopo, detto Bassano
William R. Rearick
Figlio del pittore Francesco il Vecchio e, verosimilmente, della sua prima moglie Lucia Pizzardini, nacque a Bassano del Grappa (in prov. di Vicenza) [...] isolamento e la sua rara sensibilità pittorica gli permisero audacie che non sarebbero state tollerate tra gli artisti alla moda.
Dopo il 1545 il D. allentò gradatamente il suo confronto con il manierismo; nella piccola Salita al Calvario (Cambridge ...
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GENTILE di Niccolò di Giovanni di Massi, detto Gentile da Fabriano
Marco Bussagli
detto Gentile da Fabriano Non si conosce la data di nascita esatta di questo pittore marchigiano, figlio di Niccolò [...] Pittore di tanta reputazione che avendo provisione un ducato il giorno, vestiva a maniche aperte" (p. 325), ovverosia, vestiva alla moda. In definitiva si devono sistemare le prime opere di G., realizzate dopo la tavola di Berlino, nell'arco di tempo ...
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DE MURA, Francesco
Vincenzo Rizzo
Nacque a Napoli il 21 apr. 1696 da Giuseppe (nativo di Scala - Salerno - e dimorante a Napoli, alla via Orto del Conte, commerciante di lane) e da Anna Linguito (cfr. [...] stesso tempo, di un certo rigoroso rappresentare la realtà: tanto che i padri gesuiti - esigentissimi in fatto di ultima moda - gli commissionarono diciotto anni dopo l'intera decorazione della stessa chiesa, la quale risulta, perciò stesso, il punto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Piero Martinetti e Antonio Banfi
Massimo Ferrari
Nella filosofia italiana della prima metà del Novecento Piero Martinetti e Antonio Banfi hanno rappresentato due percorsi intellettuali che non solo [...] di ogni vanità terrena: come ammoniva Martinetti, occorreva «non essere schiav[i] della vanità, del lusso e della moda!» (p. 26).
L’immagine del Martinetti ‘ascetico’, fustigatore della vita contemporanea e dispensatore di un’umile saggezza ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...