GIOVANNINI, Girolamo
Roberta Monica Ridolfi
Originario di Capugnano (ora Porretta Terme), nell'Appennino bolognese, il G. prese l'abito dell'Ordine dei domenicani nel convento di S. Domenico a Bologna. [...] parti, tra cui un intero racconto (di cinque carte) intitolato La pittura della riforma che, sebbene trattasse della riforma della moda e dei costumi, aveva il torto di contenere nel titolo uno dei termini più temibili per la Chiesa di Roma. Altra ...
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GOUZY (Gouzy Tartufari), Clarice
Carlo D'Alessio
Nacque a Roma il 14 febbr. 1868, da Giulio e da Maria Luisa Servici.
Il padre era francese e di confessione protestante (si convertì al cattolicesimo [...] la loro posizione beffando le signore borghesi - le quali, a loro volta, aderiscono alle nuove idee per seguire la moda e senza alcun profondo convincimento -, ma non riescono a realizzare il sogno di un ricco matrimonio, in seguito alla rivelazione ...
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GRADI (Grady), Luigi Napoleone
Sergio Cortesini
Nacque il 26 sett. 1860 a Santa Cristina, presso Pavia, da Giuseppe e da Emilia Bianchi.
Nel 1870 la famiglia viveva già a Milano, in corso Concordia [...]
Il G. dipinse scorci della Val Cuvia e dei monti di Miazzina: località non distanti da Stresa, luogo di villeggiatura di moda frequentato anche da Gignous, vedute del lago d'Iseo, della Valle di Scalve, della Valsesia, della Val Malenco, delle falde ...
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GALLI, Filippo
Paola Campi
Nacque a Roma, nel 1783, dal "chef de la Floreria pontificale" (Fétis, p. 389).
Studiò inizialmente da dilettante e come tale, in giovanissima età, si produsse in pubblico. [...] Nel 1830-31, al Carcano di Milano, prese parte a due prime rappresentazioni in ruoli scritti per lui dai "nuovi" compositori alla moda: Enrico VIII nell'Anna Bolena di G. Donizetti (26 dic. 1830), con Giuditta Pasta e G.B. Rubini, e il conte Rodolfo ...
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CICONI, Teobaldo
Sergio Cella
Nacque a San Daniele del Friuli (Udine) il 20 dic. 1824, figlio dell'avv. Pietro e Teresa Perusini. Nel 1835-42 compì gli studi ginnasiali al collegio civico di Udine, [...] " - articoli satirici contro prepotenze e malcostume - collaborò allo Spirito folletto. Tradusse allora drammi e romanzi francesi alla moda, di Dumas figlio, Barrière, Feuillet, Augier e Sardou, dai quali trasse insegnamento per i suoi lavori, che ...
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ARQUATO, Antonio
Eugenio Garin
Ben poche le notizie sicure, su di lui ed oscillante perfino la forma del nome, ora in stampe e manoscritti latini Torquatus, ora italianamente Arcoato, ma sempre Arquato [...] della scienza astrologica. Colpisce, nella lunga lista di autorità filosofiche, la presenza dei platonici messi di moda dal Ficino ("Plotino doctissimo, Speusippo, Xenocrate"). Seguono le predizioni in quattordici parti, dalle previsioni del tempo ...
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DELLA SALA SPADA, Agostino
Maria Baiocchi
Nacque a Calliano (Asti) il 1° maggio 1842, dal cav. Emilio e da donna Caterina Biglione di Viarigi.
La famiglia, originaria di Moncalvo, aveva un tempo il [...] e incontrollabili diffondeva testi redatti quasi industrialmente. In questo contesto appunto si spiega, per esempio, che fosse di moda a Parigi la ricerca dell'opera e dell'autore "saccheggiati" da Sienkiewicz, nel corso della quale furono passati ...
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GARDI, Francesco
Raoul Meloncelli
Nacque a Venezia intorno al 1760; sconosciuta è la sua formazione musicale, avvenuta presumibilmente nella sua città, ove fu attivo come insegnante di coro presso l'Ospizio [...] fu inserita nel pasticcio Accademia (Vicenza, 20 febbr. 1790) e alcune arie furono utilizzate nel pasticcio Il regno della moda, in collab. con D. Cimarosa, G. Paisiello, G. Gazzaniga, P. Anfossi e P.A. Guglielmi (Sartori). Di dubbia attribuzione ...
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CAPOCCI, Gaetano
Enza Venturini
Nacque a Roma il 16 ott. 1811 da Paolo, impiegato all'impresa dei Lotti, e da Giacinta Botticelli. Seguì gli studi letterari nel seminario di Anagni, poi quelli filosofici [...] possibile, di educare il gusto dei fedeli, allontanando dalle sue composizioni ogni volgarità e il riecheggiamento di melodie alla moda. Avvertì quindi la necessità e l'importanza di una riforma ma non riuscì a realizzarla sia perché forse riteneva ...
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JOSZ, Italo
Rossella Canuti
Nacque a Firenze il 30 genn. 1878 da Ludovico, di Trieste, e da Emilia Finzi, di Ferrara, terzo di quattro figli.
In famiglia lo J. ricevette i primi elementi fondanti la [...] , la Civica Galleria d'arte moderna di Milano acquistò Nelda, elegante signora borghese ritratta con stola e cappellino alla moda. Alla Primaverile milanese del 1937 lo J. fu presente con Riposando, che raffigura una donna comune, forse una massaia ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...