BESIA, Gaetano
Paolo Mezzanotte
Nacque a Milano il 12 marzo 1791; studiò all'Accademia di Brera, ove seguì il corso di architettura tenuto dall'abate G. Zanoja e quello tenuto da Giacomo Albertolli, [...] piccolo teatro decorato nei modi del Sanquirico. A Costa di Agliate riformò la casa Stanga Bolognini applicandole, secondo la moda dei tempi, una fronte di stile pseudomoresco; e di stile pseudogotico eresse a Cantù per gli Archinto un fabbricato ...
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CERBARA, Giovanni Battista
Silvana De Caro Balbi
Incisore in pietre dure e cammei, nacque a Roma il 18 ag. 1748 da Pietro Paolo, romano, e da Rosa Rinaldi di Velletri. Fu battezzato il 21 dello stesso [...] ma per alcuni c'è il dubbio che si tratti di opere del figlio Giuseppe, cha lavorò a lungo insieme col padre. Seguendo la moda del tempo, firmò le sue opere di solito in lettere greche.
Fonti e Bibl.: Roma, Archivio storico del Vicariato, S. Maria in ...
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LABRIOLA, Pietro
Francesca Seller
Figlio di Giuseppe e Maria Grillo, nacque a Napoli l'11 marzo del 1820. Studiò al conservatorio partenopeo, diplomandosi in canto e pianoforte sotto la guida, rispettivamente, [...] al 1855), che descrive il fanatismo causato nei ceti popolari dalla messinscena dell'opera verdiana, indicandone l'influenza sulla moda.
Nonostante la sua fervida attività, il L. condusse una vita sempre al limite della povertà: infatti, in mancanza ...
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Martinelli, Elsa
Francesco Costa
Attrice cinematografica, nata a Grosseto il 13 gennaio 1935. Bruna, longilinea e con grandi occhi scuri, così da essere lanciata come la Audrey Hepburn italiana, la [...] pistolera. Dalla metà degli anni Settanta, la M. ha ridotto la sua attività nel cinema, tornando a occuparsi di moda e apparendo sovente in trasmissioni televisive. Nel 1995 ha pubblicato il libro autobiografico Sono come sono: dalla dolce vita e ...
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Yates, Richard
Giovanna Ferrara
Scrittore statunitense, nato a Yonkers (New York) il 3 febbraio 1926 e morto a Birmingham (Alabama) il 7 novembre 1992. Studiò letteratura presso la Avon School del Connecticut [...] mostra come la miseria cronica conduca alla creazione artistica tanto quanto l'agonia e la morte. Y. disdegnò la moda del postmoderno e fu, in realtà, un acuto osservatore degli esseri umani senza servirsi degli strumenti psicoanalitici.
bibliografia ...
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LONGANESI, Leopoldo (Leo)
Alessandra Cimmino
Nacque a Bagnacavallo, in Romagna, il 30 ag. 1905 (ma fu iscritto all'anagrafe il 3 settembre), figlio unico di Paolo e di Angela Marangoni.
Il padre, di [...] di autori italiani e stranieri e servizi degli inviati speciali, profili biografici e romanzi a puntate, tendenze della moda, cronaca giudiziaria ed eventi mondani. L'ineliminabile, e prevalente, approccio critico era in generale rivolto a quanto ...
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CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] evidente che vive nella distrazione del mondo"; e il giudizio sembra preconizzare l'avvenire del C. come pittore alla moda, cultore delle relazioni sociali. L'acquerello era la tecnica pittorica praticata quasi esclusivamente in quegli anni dal Catel ...
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CATALANI, Alfredo
Sergio Martinotti
Nacque a Lucca il 19 giugno 1854 da Eugenio e da Giuseppina Picconi.
Il padre, buon pianista e compositore, allievo di Giovanni Pacini, si era dedicato all'insegnamento [...] inversione curiosa alla tendenza "meridionalistica" che a fine secolo interessava tanta parte d'Europa con l'internazionalismo della moda spagnola o con l'ambientazione mediterranea di tanto verismo, attratto anche da certi richiami d'Oriente. Con il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luca Cagnazzi de Samuele
Francesco Di Battista
Questo economista pone un problema storico rilevante: in che senso possiamo considerarlo un economista di transizione? E dunque più in generale: con quali [...] la protezione economica è giustificata quando si tratta di «abbattere lo spirito di moda, e d’imitazione dagli esteri», di combattere «il fanatismo del lusso e della moda» (Elementi di economia politica, 1813, p. 150). Gli ostacoli al commercio sono ...
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FONTANA, Prospero
Vera Fortunati
Nacque a Bologna nel 1512 e la sua prima formazione è documentata da tutte le fonti a Bologna presso Innocenzo da Imola. Borghini (1584, I) informa di un suo soggiorno [...] -158; V. Fortunati Pietrantonio, P. F., in Pittura bolognese del '500, Bologna 1986, I, pp. 339-414; C. Rosini, Dietro la moda delle grottesche. P. F. e Paolo Vitelli, Città di Castello 1986, pp. 101-157; S. Kliemann, P. F. und Mitarbeiter in palazzo ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...