Sui, Anna. – Creatrice di moda statunitense (n. Detroit 1964), di origine cinese. Dopo gli studi presso la Parsons school of design di New York ha iniziato a creare abiti per importanti aziende, prima [...] di realizzare la sua prima collezione nel 1991. Influenzata dal mondo della pop-art e del ready-made, ha realizzato le sue creazioni riutilizzando abiti vintage attualizzandoli con l’uso di nuovi materiali. ...
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Stilista italiano (Legnano 1944 - Milano 2007). Laureatosi in architettura (1969), si avvicinò alla moda creando accessori e bigiotteria. Dopo avere intrapreso numerosi viaggi in India e lavorato come [...] . Dopo essere stato direttore artistico della Christian Dior (1989-96), nel 1998 inaugurò la nuova sede della sua casa di moda a Milano. Nel 2000 cedette il 90% dell'azienda a T. Perna che nel 2002 la integrò in IT Holding; tuttavia, F. conservò le ...
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Stilista inglese (Glossopdale, Derbyshire, 1941 - Londra 2022). Creatrice di moda fuori dagli schemi, ha iniziato a lavorare nel campo della moda nel 1971, quando ha aperto a Londra un negozio, divenuto [...] ha aperto Let it rock, boutique divenuta presto punto di riferimento della nuova cultura anti-establishment fatta di musica, immagini, moda, ispirata agli anni Cinquanta. Negli anni a seguire ha ribattezzato più volte la boutique con i nomi di: To ...
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Attrice (Marsiglia 1911 - Parigi 2005); dapprima disegnatrice di moda, esordì nel cinema nel 1931, interpretando spesso ruoli di adolescenti e donne inquiete e sensuali: Les beaux jours (Il sentiero della [...] felicità, 1935); Les yeux noirs (1935); Seventh heaven (1937); La bête humaine (L'angelo del male, 1938); Cat people (Il bacio della pantera, 1942); La ronde (1950); Le plaisir (1952); La femme en bleu ...
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Modella britannica (n. Londra 1974). Lanciata nel mondo della moda all’età di quattordici anni (dall’agenzia Storm Model Management), ha conquistato presto le passerelle e le riviste patinate; grazie alla [...] sua bellezza atipica e in contrasto con i canoni imposti dalle top model del periodo (C. Schiffer e L. Evangelista tra le altre), M. ha ottenuto contratti miliardari come testimonial di importanti griffe ...
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Giornalista (Rouen 1812 - Montecarlo 1879): dapprima redattore dell'appendice di moda della Presse (fino al 1848), fondò (1854) il Figaro, che diresse fino al 1875. Il giornale, dapprima bisettimanale, [...] divenne quotidiano nel 1865 ...
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Fotografo inglese (Londra 1904 - Broadchalke, Salisbury, 1980). Affermato fotografo di moda e ritrattista di personaggi illustri (fra l'altro fotografo ufficiale della famiglia reale britannica), fu autore [...] di immagini fastose e contemplative, accuratamente studiate e ambientate in scenarî abilmente costruiti. Critico e storico della fotografia, fotoreporter durante la seconda guerra mondiale, si dedicò anche ...
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Giornalista britannica (n. Londra 1949). Giovanissima, ha iniziato a scrivere di moda su Harper’s & Queen per poi affermarsi lavorando per House & Garden e Vogue UK. Nel 1988 è stata chiamata a [...] allora si è imposta come un’icona di stile in tutto il mondo; temuta e rispettata, è un’autorità nel settore della moda e con la sua influenza ha lanciato molti giovani designer (anche se spesso è stata accusata di favorire gli stilisti americani, a ...
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Poeta tedesco (Gröningen, Halberstadt, 1748 - Deutsch Wartenberg, Slesia, 1828). Seguì la moda delle riviste moraleggianti assumendo la direzione del Göttinger Musenalmanach (1775-78) e fondando in seguito [...] (1784) il Journal von und für Deutschland. Col romanzo sentimentale autobiografico Lieder zweier Liebenden (1777) toccò toni autentici di confessione, che gli valsero una rapida affermazione, confermata ...
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Scrittore (Parigi 1761 - Ville d'Avray 1819). Romanziere popolare, seguì la moda del romanzo "gotico" e scrisse di preferenza racconti terrificanti, tra cui i più noti sono: Victor, ou l'enfant de la forêt [...] (1796); Coelina, ou l'enfant du mystère (1798); Les petits orphelins du hameau (1800); Oelmonde, ou la fille de l'hospice (1805); Lolotte et Fanfan (1807). Dai suoi romanzi furono tratti molti melodrammi, ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...