Valentina Melaverde
Alfredo Castelli
Le delizie dell’età acerba
Personaggio tutto italiano del fumetto, Valentina è un’adolescente che si gode la vita insieme alle sue coetanee, le Mele verdi del club [...] l’altra
Il fumetto italiano vanta almeno due Valentine degne di nota. La prima si chiama Valentina Rosselli, è una fotografa di moda un po’ snob ed è stata creata nel 1965 da Guido Crepax, autore di particolare importanza nel panorama fumettistico ...
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ERENNIO ETRUSCO (Quintus Herennius Etruscus Messius Traianus Decius)
M. Floriani Squarciapino
Figlio di Decio ed Etruscilla, nacque tra il 220 e il 230. Creato Cesare, dal padre viene mandato nell'Illirico, [...] un giovinetto dal grosso cranio leggermente schiacciato al sommo, coperto dai corti capelli trattati in calotta unitaria secondo la moda degli imperatori soldati. La fronte bombata con cui il naso aguzzo forma un angolo accentuato, e la bocca serrata ...
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BĪT KHILĀNI (variante assira: bīt khitlāni; detto pure bit hilani)
G. Castellino*
Designazione di un tipo di palazzo della Siria settentrionale, caratterizzato da un portico a colonne che immetteva in [...] , Sennacherib e altri affermano, nelle loro iscrizioni, di aver costruito dei b. k. alla maniera degli Hittiti, seguendo in ciò una moda che si era imposta. L'etimologia del termine è incerta. In un'iscrizione di Sennacherib il termine b. k. è detto ...
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Architetto italiano naturalizzato brasiliano (Roma 1914 - San Paolo, Brasile, 1992). Formatasi in Italia, prima di espatriare nel 1946 ha lavorato a Milano con Giò Ponti ed è stata vicedirettore della [...] sua naturale estensione. Personalità complessa per innata versatilità (ha spaziato tra architettura, design, scenografia, allestimenti, moda e attività editoriale), è considerata una figura emblematica a livello internazionale. Fortemente legata al ...
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Pubblicita e grafica
Cesare De Seta
di Cesare De Seta
Pubblicità e grafica
sommario: 1. Introduzione. 2. Le origini della pubblicità e la sua fortuna nell'Ottocento. 3. L'uso del tempo libero. 4. Guerre, [...] anni trenta del secolo c'è una svolta nel costume; la moda s'adegua finalmente ai nuovi mezzi: l'auto, è ormai Système de la mode, Paris 1967 (tr. it.: Il sistema della moda, Torino 1970).
Baudrillard, J., Pour une critique de l'économie politique ...
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Pittrice russa (Belestok, Kiev, 1882 - Fontenay-aux-Roses 1949). Dopo aver studiato a Kiev, fu in contatto con M. Larionov e N. Gončarova e, dal 1908, in frequenti soggiorni a Parigi, con Picasso, Braque, [...] collaborando (scenografie, costumi ecc.) con A. Tairov al Teatro da camera di Mosca, mentre la sua ricerca dal cubofuturismo si volgeva al costruttivismo. Emigrata in Francia nel 1924, continuò a occuparsi di teatro, moda e decorazioni di interni. ...
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Architetto (Nave San Rocco, Trento, 1892 - Torino 1954). Allo studio a Innsbruck (1909-12) e a Vienna (1912-14), affiancò un apprendistato nei cantieri. Dal 1920 operò in Trentino nella ricostruzione delle [...] del gruppo piemontese del MIAR, collaborando al discusso progetto di sistemazione di via Roma (1931); eseguì anche il palazzo della Moda (1938, trasformato nel palazzo delle Esposizioni da R. Biscaretti di Ruffia e P. L. Nervi, 1948). Nel dopoguerra ...
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Pseudonimo dell’artista statunitense Marquis Lewis (n. Los Angeles 1979). Conosciuto per le sue complesse quanto esteticamente accattivanti calligrafie, è uno degli artisti americani più quotati e richiesti [...] un celebre gruppo hip hop locale, gli Wu Tang Clan, inizia a circolare in strada, sui treni e sui manifesti pubblicitari di moda. La sua passione per la scrittura e la calligrafia lo porta a sviluppare un intricato sistema di segni e simboli fatto di ...
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Fotografo (Lussemburgo 1879 - West Redding, Connecticut, 1973). Emigrato negli Stati Uniti nel 1881, dopo un apprendistato come litografo, intraprese l'attività di fotografo distinguendosi per l'uso tipicamente [...] di immagini caratterizzate da una scelta accurata delle luci e dell'inquadratura. Specializzatosi nel ritratto e nella foto di moda, lavorò circa un decennio per pubblicazioni quali Vogue e Vanity Fair. A partire dal 1947 terminò la sua ricerca ...
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MELEAGROS, Pittore di
M. Cagiano de Azevedo
Ceramografo attico che deriva il nome da un soggetto che appare ripetuto più volte nella sua produzione. Egli lavora forse ad Atene, ma la massima parte dei [...] suo linguaggio figurativo è improntato a quel gusto che i seguaci di Meidias (v. meidias, 1°) avevano messo di moda, cioè a una grafia sciolta e fluida, ma monotona e convenzionale. Non dimostra una particolare predilezione per una determinata forma ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...