Artista spagnolo (n. Valencia 1950). Figura di spicco dell’arte spagnola, si distingue per un approccio multidisciplinare e per la capacità di coniugare stili e linguaggi differenti. Dopo aver studiato [...] nel 1974) e in seguito cimentandosi nei più svariati ambiti artistici; M. ha spaziato dal disegno grafico alla scultura, dalla moda alla pittura, fino a occuparsi di installazioni e oggetti di design. Nel 1989 ha aperto l’Estudio Mariscal, avviando ...
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Pittore (Delfshaven, Rotterdam, 1877 - Monte Carlo 1968); subì l'influsso degli impressionisti francesi, soprattutto dopo essersi recato (1897) a Parigi, dove tra i molti lavori di vario genere (anche [...] . Au bois e Les Fellahs nel Musée d'art moderne di Parigi). Dopo la prima guerra mondiale divenne ricercatissimo ritrattista della moda, e creò un tipo femminile (dal corpo lezioso, il volto livido, lo sguardo plumbeo e la bocca sanguigna) alla lunga ...
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Vedi BUCCHERO dell'anno: 1959 - 1994
BUCCHERO
D. Lollini
Sotto questo nome si intende un particolare tipo di ceramica fatta al tornio, uniformemente nera tanto all'interno quanto all'esterno e lucidata [...] certi vasi provenienti dall'America meridionale fabbricati con una terra odorosa e colorata, imitati nel Portogallo e venuti di moda in Italia press'a poco all'epoca del diffondersi degli scavi e delle scoperte delle necropoli etrusche.
Diverse sono ...
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VABALATO (Iulius Aurelius Septimius Vabalathus Athenodorus)
M. Floriani Squarciapino
Figlio di Zenobia e di Odenato, salì al trono di Palmira ancor fanciullo (266-67) sicché la madre governò in sua vece; [...] piuttosto giovanili: si distinguono due ritratti: l'uno con capelli lunghi, quasi femminei cinti da benda e corona secondo la moda dei re asiatici; l'altro, più frequente, in cui è palese l'intento di assimilarsi all'imperatore romano, con capelli ...
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ventaglio Oggetto di forma e materiale vari (v. fig.), usato per farsi vento agitandolo con la mano; nella forma oggi più comune, è fatto di un certo numero di stecche (di legno, avorio, tartaruga ecc.), [...] o di una piuma provvista di peduncolo. In Cina e Giappone, rotondo e fisso o pieghevole, divenne una nota caratteristica della moda, di forma e dimensioni variabili ogni anno; di seta quello invernale, di penne l’estivo. In uso anche presso gli Egizi ...
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Pittrice ucraina (n. in Ucraina, 1885 - m. Parigi 1979); moglie di Robert. Passata l'infanzia a Pietroburgo, completò i suoi studî in Germania (Karlsruhe) e in Francia, stabilendosi definitivamente a Parigi [...] , applicando gli studî sul simultaneismo cromatico non soltanto ai suoi quadri, ma anche a rilegature, mobili, stoffe, modelli di moda, e alla scenografia. Con R. Delaunay eseguì la grande decorazione del Pavillon de l'air et des chemins de fer ...
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Architetto (Torino 1905 - ivi 1973). Iniziò nello studio paterno la sua attività (1930-36), che si svolse in gran parte a Torino: sala dell'auditorium della RAI, in collab. con A. Morbelli (1948); monumento [...] e anticonformista, M. ha operato un'originale compenetrazione tra i suoi varî interessi (aeronautica, automobilismo, fotografia, design, moda), ben documentati dal suo archivio presso la facoltà di architettura di Torino. Nel 1953 fondò l'Istituto di ...
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CAGNONI, Domenico
Clelia Alberici
Nacque a Verona non si sa in quale data. Mancano notizie sulla sua formazione; esordì nella città natale con incisioni di mediocre fattura: un'Adorazione dei Magi dall'Orbetto, [...] e del sapere sia dalla divulgazione anche in Italia della moda francese di volumi resi preziosi dal bulino dei "petits maîtres 'hui, Point de convention, Les payables)interessanti per la moda del 1798-99, ritratti vari e alcune tavole della serie ...
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ANELLO
R. Pulinas
L. Rocchetti
L'a. (greco δακτύλιος latino anulus e più specificamente: σϕενδόνη e funda per indicare la forma del castone che serra la pietra) quale oggetto di ornamento appare per [...] e completamente in metallo. Ma ben presto tale uso in Atene rimase solo ai cittadini più poveri, poichè si diffuse la moda della gemma da sigillo con montatura mobile, la quale produsse a. di straordinario valore sia per la grandezza della gemma, sia ...
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(IV, p. 577; App. I, p. 157; II, I, p. 255; III, I, p. 133; IV, I, p. 160)
Dare una definizione precisa e pertinente del termine a. è pressoché impossibile, data l'ambiguità e la molteplicità dei parametri [...] alcuno con le forme esterne dell'architettura, ma ove l'aspetto consumistico e la precarietà obbediscono alle leggi della moda e della sua transitorietà, che si realizza quell'''autonomia'' dell'interno a tutti i livelli, autonomia sia dall ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...