CERRUTI BEAUDUC, Felice
Anna Bovero
Nato a Torino nell'anno 1818 da Francesco e da Giacinta Cicero, compì diligenti studi sull'anatomia del cavallo alla scuola veterinaria di Fossano, studi che aiutarono [...] (Carovana araba, 1875; Fantasia araba, 1884, entrambi a Torino, Civica Galleria d'arte moderna) adeguandosi alla moda, ormai dilagante anche in Italia, dell'orientalismo, o forse sollecitato dalla presenza, nell'ambiente artistico torinese, di ...
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MATRES (Matronae, Matrae)
S. Ferri
Il concetto religioso è assai più ampio e complesso, anche topograficamente, della relativa consistenza monumentale. In altre parole, se un culto di divinità "madre" [...] tutte o alcune, in piedi; nella zona renana spesso le due matres laterali hanno una caratteristica cuffia che deriverà da una moda locale; portano tutte, in grembo o in mano, piante, animali o oggetti svariatissimi, il cui senso generico è ovvio, ma ...
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Essere sovrumano, ministro di Dio presso gli uomini per annunciare e fare eseguire la sua volontà. Il termine greco ἄγγελος («messaggero») applicato a messi divini (Hermes, Iride, la Fama, talvolta in [...] il libro. Un’iconografia particolare, diffusa in America Latina dal sec. 17°, è quella degli arcangeli vestiti secondo la moda contemporanea e armati di archibugio. All’arcangelo Michele spettò un culto particolare sin dal 5° sec.; la sua figura è ...
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Architetto inglese (Londra 1576 - ivi 1652). Primo rappresentante in Inghilterra di un'architettura in stile classico, ispirata a modelli italiani, particolarmente a Palladio e a Scamozzi, la sua opera [...] di Somerset House a Londra. Grandissima fu la fama di cui godette J. in Inghilterra, al punto da creare una vera moda, di cui fu assertore specialmente lord Burlington. Dai disegni suoi e di Webb sembra che si accingesse a scrivere un trattato di ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] dello scollo e nella calata della manica si adegua a una moda venuta in uso negli anni quaranta del Trecento e prefigura i unito' e del ductus martiniano, per l'attenzione alla moda, per gli aspetti di trasgressione compositiva e per lo spessore ...
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INDIA, Francesco (Francesco Torbido, detto anche il Moro)
Alessandro Serafini
Nacque a Venezia dal veronese Marco tra il 1482 e il 1485 (Repetto Contaldo, 1984, p. 53). In questa città, secondo le parole [...] non giustificano l'affermazione vasariana dell'alunnato presso il Giorgione, rimandando piuttosto a una formale adesione alla moda del giorgionismo. Inoltre, il peso eccessivo attribuito alla narrazione di Vasari, unito alla naturale propensione dell ...
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LIPPO di Memmo di Filippuccio (Memmi)
Cristina Ranucci
Non si conosce la data di nascita di questo pittore d'origine senese, menzionato per la prima volta in un documento, datato 1317, che ricorda la [...] più minute decorazioni a stampino che seguono la moda inaugurata negli affreschi martiniani di Notre-Dame ad in Critica d'arte, XLI (1976), 150, pp. 49-59; L. Bellosi, Moda e cronologia. Per la pittura di primo Trecento, in Prospettiva, 1977, n. 11 ...
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NAUMBURG
E. Schubert
(od. Naumburg an der Saale; Nuenburg, Neuenburgensis civitas nei docc. medievali)
Città della Germania, situata nel Land Sassonia-Anhalt, nei pressi della sponda destra del fiume [...] stati considerati come tali, bensì di figure incarnanti il ceto dominante alla metà del sec. 13°, abbigliate secondo la moda dell'epoca; nella caratterizzazione individuale, tuttavia, si fece ricorso a ciò che si conosceva della vita e delle imprese ...
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INCROSTAZIONE
G. Becatti
− La tecnica dell' i. di elementi varî su una superficie da decorare è molto diffusa fin dalle più antiche manifestazioni artistiche; si usarono metalli diversi, madreperla, [...] gli accenni nelle fonti letterarie, sia le imitazioni in pitture. Plinio (Nat. hist., xxxv, 2) considera addirittura questa moda delle crustae come la causa principale della decadenza della pittura, arte un tempo nobile nunc vero in totum marmoribus ...
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DI FIORE (De Fiore, Fiore)
Carla Benocci
Famiglia di intagliatori, cui appartennero alcuni tra i migliori artefici attivi a Napoli nella seconda metà del XVIII secolo. Capostipite fu probabilmente Francesco [...] , essendo l'opera "carica d'arabeschi minutissimi con fiori ed altro, di lavoro delicato con esuberantissima finezza alla moda denominata alla francese" (Gonzales Palacios, 1979, p. 85): Gennaro aveva eseguito i disegni ed il modello "con dorature ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...