Il progetto
Franco Purini
L’argomento di questo saggio è il concetto di progetto, la specificazione di una nozione più ampia e generale. Si progetta infatti una legge, un viaggio, un edificio, un libro, [...] in cui la proietta sugli orizzonti della comunicazione e della moda.
Un altro argomento da considerare è quello della complessità. nei campi effimeri e molteplici dell’arte, della moda e del costume. Divenuta una delle tante materializzazioni di ...
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LORENZO Veneziano
F. Flores d'Arcais
Pittore documentato tra il 1356 e il 1372, fu la personalità più significativa del secondo Trecento a Venezia nel campo della pittura.La valutazione di L. nel contesto [...] grazia cortese, nei volti e negli atteggiamenti della Vergine e della santa, e nell'attenzione ai particolari delle eleganti vesti alla moda. Nella preziosa Madonna in trono di Padova (Mus. Civ.), firmata e datata: "M°CCC°LXI die XVII° me(n)sis sept ...
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BIANCHI, Mosè
Ugo Nebbia
Figlio di Giosuè (n. Monza 20 giugno 1806, m. ivi 9 sett. 1875, ritrattista di carattere accademico, compositore di quadri sacri e maestro di pittura), nacque a Monza il 13 [...] ad affermarsi alle mostre di Brera fin dal 1862, esordendo nell'impegnativo genere storico-romantico ancora di moda, con l'animata composizione L'arcivescovo Pusterla accusato di tradimento sacrilego dall'arciprete Guandeca (propr. Litta, Milano ...
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CONTESTABILI (Contestabile), Niccolò
Silvia Meloni Trkulja
Figlio di Antonio, paesista e quadraturista, e di Caterina Albarini, fu battezzato a Pontremoli il 20 ag. 1759. Passò a Firenze nel 1778 e [...] celebrata in antico, ma ora troppo in cattivo stato per essere giudicata. Sono paesaggi a fresco che, secondo una moda iniziata a Roma da Ch.-L. Clérisseau nella "camera dei pappagallo" nel convento della Trinità dei Monti e diffusa probabilmente ...
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GEMMARIUS
I. Calabi Limentani
È nome che si trova solo nelle iscrizioni (e nella Vulgata: Esodo, xxviii, 11); in Roma era il mercante, il venditore di pietre dure e preziose lavorate o anche allo stato [...] epigrafiche di gemmarii sono limitate all'Italia, anzi a Roma, oltre a un caso a Pompei e uno a Forum Novum, mentre la moda delle gemme, se fu naturalmente più intensa in Roma e nei centri più ricchi, è attestata anche altrove, per esempio in Ispagna ...
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FIDORA, Alma
Diego Arich
Nacque a Milano il 10 luglio 1894. Compiuti gli studi di magistero, si iscrisse alla facoltà di lettere nella città natale, dove conobbe giovanissima il perugino Ugo Nebbia, [...] . 192 s. e passim; E. Crispolti, Storia e critica del futurismo, Roma-Bari 1987, pp. 130 s., 135 s., 151; Id., Il futurismo e la moda, Venezia 1988, p. 228; G. Anzani-C. Pirovano, in La pittura in Italia. Il Novecento/1, Milano 1991, I, pp. 131 s.; C ...
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BATTAGLIOLI, Francesco
Nicola Ivanoff
Nacque, probabilmente, a Modena verso il 1710 e si trasferì in seguito a Venezia, dove, nel 1772, venne nominato accademico. Dall'anno 1776 al 1789, succedendo [...] , specie nell'arte dei giardini e, più tardi, negli arredamenti. Il B. appare come un pioniere e precursore di tale moda romantica in pittura.
Altre incisioni di F. Zucchi su disegni del B., di gusto genericamente canalettiano, con vedute di Brescia ...
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VILLA GIULIA, Pittore di
M. Cagiano de Azevedo
Ceramografo attico che deriva il nome dal cratere a campana del Museo di Villa Giulia, (v. roma, Sez. l, ii, 2), trovato a Falerii, con donne danzanti. [...] con Teseo e il cratere di New York con Apollo, Artemide e Latona, con uno di quegli aggruppamenti a tre figure di moda in questa epoca.
Egli ripete spesso le figure trovate, così che si incontrano sovente medesimi schemi su vasi diversi, e del pari ...
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PROVIDENCE, Pittore di
M. Cagiano de Azevedo
Ceramografo greco che deriva il nome da un'anfora del museo di Providence (15.005) proveniente da Vulci, con la figura di Apollo. La sua cronologia è fissata [...] o quelle dell'anfora che gli ha dato il nome. Tuttavia nei panneggi si nota ancora un residuo di quel manierismo che era stato tanto di moda fra il 510 e il 490 a. C., e che in lui è però attenuato dal senso dei volumi assai marcato nelle ricadute e ...
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Ampio tratto di terreno, generalmente boscoso e spesso recintato, destinato a usi particolari, oppure terreno di una certa estensione piantato ad alberi ornamentali, con vaste zone a prato o a giardino, [...] al giardino conservando generalmente un aspetto boschivo naturale. Uno speciale tipo di p. fu quello, detto inglese, di moda nella seconda metà del 18° sec., che intese ispirarsi artificialmente agli aspetti di un pittoresco bosco naturale.
Il primo ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...