Verdone, Mario
Eusebio Ciccotti
Storico del cinema, scrittore e documentarista, nato ad Alessandria il 27 luglio 1917. Studioso del Futurismo e delle avanguardie storiche, critico dello spettacolo, [...] suoi numerosi saggi vanno ricordati La valeur expressive du costume dans le style des films (1949, realizzato con J.G. Auriol), La moda e il costume nel film (1950), Gli intellettuali e il cinema (1952), La scena e il costume nel film (1956), Cinema ...
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MELEAGROS, Pittore di
M. Cagiano de Azevedo
Ceramografo attico che deriva il nome da un soggetto che appare ripetuto più volte nella sua produzione. Egli lavora forse ad Atene, ma la massima parte dei [...] suo linguaggio figurativo è improntato a quel gusto che i seguaci di Meidias (v. meidias, 1°) avevano messo di moda, cioè a una grafia sciolta e fluida, ma monotona e convenzionale. Non dimostra una particolare predilezione per una determinata forma ...
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norma
nòrma [Lat. norma "squadra"] [LSF] Regola, modo di procedere stabilito o conveniente per una determinata categoria di problemi. ◆ [ALG] Applicazione da uno spazio vettoriale X all'insieme dei numeri [...] 'elemento x. Il concetto di n. è una generalizzazione dell'idea di modulo, o lunghezza di un vettore. ◆ [PRB] Sinon. di moda di una distribuzione. ◆ [ALG] N.C∗: quando su uno spazio vettoriale sia definita un'operazione di involuzione ∗ (per es., la ...
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Covriceffo
Luigi Vanossi
Dal francese antico cueuvrechief; si trova adoperato due volte nel Fiore (simmetricamente, nelle due artes di Amico e della Vecchia), come esempio di dono allettante e non rovinoso [...] toscano), femminile nel primo caso, maschile nel secondo. L'uso della forma francese potrà essere qui allusivo del prestigio di cui godeva già allora la moda francese in Italia (cfr. ‛ coverciefo ' in Castellani, Nuovi testi, glossario). ...
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parità Rapporto di uguaglianza o di equivalenza fra due o più cose.
Diritto
P. di trattamento tra uomini e donne Ai sensi del d. legisl. 198/2006 è vietata ogni discriminazione basata sul sesso nell’accesso [...] deroghe per mansioni particolarmente pesanti, individuate nei diversi contratti collettivi; altre deroghe sono concesse nell’ambito della moda, dell’arte e dello spettacolo, quando la natura sessuale del soggetto sia ritenuta essenziale per il tipo ...
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Poligrafo tedesco (Rostock 1590 - Sorø, Danimarca, 1658). Figlio di un professore di medicina all'università di Rostock, iniziò nel 1608 gli studî nella città natale, poi per 6 anni (1612-17) fu in Olanda, [...] come satirico in basso tedesco coi Veer Schertzgedichte (1652) in cui con vigore frusta le varie stoltezze che la moda detta nella foggia del vestiario, nei costumi, nel linguaggio, fornendo così una succosa panoramica del suo tempo. Ha scritto ...
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Scrittrice russa (Pietroburgo 1819 - ivi 1893). Sposò dapprima lo scrittore I. I. Panaev e successivamente N. A. Nekrasov. Il suo primo romanzo, Semejstvo Tal´nikovych ("La famiglia T.", 1847), fu accusato [...] le sue opere più riuscite è da segnalare il romanzo Ženskaja dolja ("Destino di donna", 1862), scritto sotto l'influsso delle idee di N. G. Černyševskij. Nella rivista Sovremennik ("Il contemporaneo") tenne per oltre vent'anni una rubrica di moda. ...
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MASSIMO Tirio
Alessandro Olivieri
Retore greco, fiorì, secondo Eusebio, nel 152 d. C. Ma pare che il cronista lo scambiasse con lo storico Massimo, il maestro di M. Aurelio. Suida lo fa vivere sotto [...] che fu a Roma; vide il Meandro e il suo affluente Marsia. È autore di 41 διαλέξεις (la διάλεξις, molto alla moda presso i sofisti, era propriamente una conferenza, in cui l'autore parlava in suo proprio nome; mentre nella μελέτη introduceva a parlare ...
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Indumento che sta intorno al collo, completando la camicia o la veste, o facendo parte di esse. Il vocabolo si riferisce, propriamente, all'abbigliamento moderno, per cui anche si adopera, meno bene, la [...] : questa foggia, legata nei secoli al suo nome, ebbe un grande successo e venne adottata in tutta Europa. Del 1578 è la moda dei collari detti "tondi di S. Giovanni", fatti di tela a cannoncini e disposti come un piatto, dal quale la testa emergeva ...
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Giulio Ferroni
Classici
"Canzone, io t'ammonisco
che tua ragion cortesemente dica"
(Francesco Petrarca, Canzoniere)
I classici oggi
di Giulio Ferroni
8 maggio
Si inaugura ai Musei Civici agli Eremitani [...] 'affermazione dell'editoria, divenne un genere di largo consumo, letto e praticato a tutti i livelli, fino a essere una moda.
In quanto a sottigliezza psicologica, Petrarca era assai in anticipo rispetto ai suoi tempi sicché era difficile per i suoi ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...