chelfie
s. m. inv. Autoscatto fatto perlopiù con un telefonino, durante la prova di un abito nel camerino di un negozio.
• secondo un sondaggio condotto da Eumetra su un doppio campione di 400 donne [...] », termine che deriva dalla contrazione di «changing room» (camerino) e «selfie». (Federica Bandirali, Corriere della sera, 24 febbraio 2016, p. 18, Moda).
- Espressione inglese composta dalla loc. s.le ch(anging room) e dal s. (s)elfie.
> selfie. ...
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Architetto (Nave San Rocco, Trento, 1892 - Torino 1954). Allo studio a Innsbruck (1909-12) e a Vienna (1912-14), affiancò un apprendistato nei cantieri. Dal 1920 operò in Trentino nella ricostruzione delle [...] del gruppo piemontese del MIAR, collaborando al discusso progetto di sistemazione di via Roma (1931); eseguì anche il palazzo della Moda (1938, trasformato nel palazzo delle Esposizioni da R. Biscaretti di Ruffia e P. L. Nervi, 1948). Nel dopoguerra ...
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Romanziere norvegese (Øvre Eiker 1833 - Fredriksvern 1908), amico di Bjørnson e di Ibsen. Romantico evocatore di superstizioni e leggende dell'estremo Nord, esordì col racconto Den fremsynte (1870; trad. [...] borghesia norvegese della metà dell'Ottocento (Familjen på Gilje "La famiglia di Gilje", 1883; Kommandørens Døttre, 1886, trad. it. Le figlie del comandante, 1930), incentrati sui temi allora di moda dell'emancipazione femminile e dell'affarismo. ...
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Stilista francese di origine italiana (Aix-en-Provence 1933 - Roma 2019). Figlio di un sarto pugliese emigrato in Francia, da cui apprese il mestiere, nel 1955 si trasferì a Parigi, diventando assistente [...] anche linee di prêt-à-porter; nel 1970 ha stipulato un contratto di produzione con il Gruppo finanziario tessile (GFT), mentre nel 1996 l'azienda è entrata a far parte del gruppo Ferragamo. Lo stilista si è ritirato dal mondo della moda nel 2004. ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36)
Marcello DELL'OMODARME
Ornella FRANCISCI OSTI
Fernando FERRARA
Per notizie geografiche, statistiche ed economiche, v. gran bretagna, in questa [...] abile nell'effetto teatrale e troppo pronto a venire a patti con i gusti del pubblico e con i suggerimenti della moda è T.M. Rattigan che ha riscosso con Separate tables (1954) un largo successo presso il pubblico inglese e internazionale.
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PARABOSCO, Girolamo
Poligrafo e musicista, nato a Piacenza intorno al 1524, morto nel 1557 a Venezia, dove dal 1551 era primo organista della cappella ducale di S. Marco. Nella breve vita il P. scrisse [...] della mediocrità. Il meglio che egli produsse sono I Diporti (1550; 2ª ed., 1552). A imitazione del Boccaccio, e secondo la moda letteraria del tempo (cfr., p. es., gli Asolani del Bembo, il Cortegiano del Castiglione, ecc.), il P. immagina che molti ...
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PROBO, M. Valerio (M. Valerius Probus)
Gino Funaioli
Filologo, della colonia romana di Berito (Beirut), che fiorì nella seconda metà del sec. I d. C. Nella sua gioventù non era ancora penetrata in provincia [...] d'Augusto, a rivalutarla in connessione con gli studî varroniani e verriani, ad alimentare una corrente che doveva immettere nella moda arcaicizzante dell'età di Adriano e degli Antonini.
Per i più antichi, P. s'interessò particolarmente di lingua ...
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ISHERWOOD, Christopher
Salvatore Rosati
Scrittore inglese, nato a Disley (Cheshire) il 26 agosto 1904. Laureatosi a Cambridge (Corpus Christi College), fu tutore privato a Londra (1926-27), studente [...] Hollywood.
La sua narrativa risentì all'inizio sia del suo lavoro giornalistico sia dello stile di reportage messo di moda da E. Hemingway (All the conspirators, 1928; The Memorial, 1932). In collaborazione con Auden compose poi opere drammatiche di ...
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NICOLA da Monteforte
Francesco Aceto
NICOLA da Monteforte. – Ignote sono la data di nascita e di morte di questo scultore originario di Monteforte Irpino (Avellino) e attivo a Benevento nella prima [...] epistulae. La prima iscrizione, oggi esposta nel Museo del Sannio, incornicia l’effigie scolpita dell’artista che, abbigliato alla moda del tempo, si ritrae orante al cospetto di Cristo in croce sulla fronte del pulpito. Il testo, lacunoso ma ben ...
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mini-
[dall'ingl. mini-, derivato a sua volta dall’agg. lat. mĭnĭmus «piccolissimo», «di dimensioni molto ridotte», superlativo di parvus «piccolo»]. – Confisso moderno passato in italiano dall’inglese, [...] quelle della gonna che veniva indossata abitualmente. Da quest’uso specifico, che sembrava dover rimanere ristretto all’ambito della moda, il confisso si è presto diffuso nella stessa forma grafica anche in altre lingue, con sorprendente capacità di ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...