Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'oratoria
Stefano Ferrucci
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’oratoria è un prodotto tipico della democrazia ateniese, nella quale compaiono [...] , dal meteco Lisia, celebrato logografo e conferenziere alla moda, a Isocrate, la cui scuola rappresenta un punto di lo elegge a rappresentante di punta della nuova cultura della parola così di moda negli anni finali del V secolo a.C.
Nel 404 a.C. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La lirica francese del Seicento, pur percorrendo numerosi e intricati sentieri, si [...] o un riconoscimento del disordine della satira e del libertinismo, non disdegnando di seguire un sofisticato gusto alla moda, quale si rivela nel preziosismo.
Tra classicismo e barocco
Già dagli ultimi decenni del Cinquecento è possibile intravedere ...
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ventaglio Oggetto di forma e materiale vari (v. fig.), usato per farsi vento agitandolo con la mano; nella forma oggi più comune, è fatto di un certo numero di stecche (di legno, avorio, tartaruga ecc.), [...] o di una piuma provvista di peduncolo. In Cina e Giappone, rotondo e fisso o pieghevole, divenne una nota caratteristica della moda, di forma e dimensioni variabili ogni anno; di seta quello invernale, di penne l’estivo. In uso anche presso gli Egizi ...
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Architetto (Torino 1905 - ivi 1973). Iniziò nello studio paterno la sua attività (1930-36), che si svolse in gran parte a Torino: sala dell'auditorium della RAI, in collab. con A. Morbelli (1948); monumento [...] e anticonformista, M. ha operato un'originale compenetrazione tra i suoi varî interessi (aeronautica, automobilismo, fotografia, design, moda), ben documentati dal suo archivio presso la facoltà di architettura di Torino. Nel 1953 fondò l'Istituto di ...
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Pittrice ucraina (n. in Ucraina, 1885 - m. Parigi 1979); moglie di Robert. Passata l'infanzia a Pietroburgo, completò i suoi studî in Germania (Karlsruhe) e in Francia, stabilendosi definitivamente a Parigi [...] , applicando gli studî sul simultaneismo cromatico non soltanto ai suoi quadri, ma anche a rilegature, mobili, stoffe, modelli di moda, e alla scenografia. Con R. Delaunay eseguì la grande decorazione del Pavillon de l'air et des chemins de fer ...
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PUBBLICITÀ
Gianna Volpi
Ester Capuzzo
(XXVIII, p. 481; App. I, p. 954; III, II, p. 524; IV, III, p. 112)
La p. è una tecnica di comunicazione intenzionale, persuasoria, di massa, finalizzata − attraverso [...] soprattutto, le proprietà di lozioni e pomate, spettacoli aerostatici, località turistiche, alberghi e stabilimenti termali, invenzioni, moda maschile e femminile, sciroppi e digestivi. Nel Novecento appaiono il ciclo, il velocipede, la bicicletta, e ...
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PIUME (fr. plumes; sp. plumas; ted. Federn; ingl. plumes, feathers)
Le piume usate nel commercio si suddividono in penne propriamente dette che sono le più grosse e si trovano principalmente nelle ali [...] si usa generalmente il piumino, e piume d'ornamentazione.
Le piume come ornamento furono usate anche nei tempi preistorici, ma la moda in Europa si sviluppò specialmente dopo il sec. XIII. Fra le piume più pregiate, fin da quel tempo sono quelle di ...
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PENNACCHIO (fr. panache; sp. penacho, plumaje; ted. Federbusch; ingl. plume of feathers)
Gabriella Aruch Scaravaglio
Prima di servire d'ornamento sui cappelli e sulle pettinature, il pennacchio, quale [...] XVII per gli ornamenti di piume e i pennacchi: sui grandi cappelli degli uomini, sui feltri da caccia di gran moda per le donne, e, in più modeste proporzioni, sulle pettinature femminili, il pennacchio diviene elemento indispensabile per l'eleganza ...
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SANTORO, Rubens
Pittore, nato a Montegrasso di Cosenza (ove suo padre faceva professione di scultore in legno) il 26 ottobre 1859. Ebbe per poco tempo insegnamenti morelliani nell'Istituto di belle arti [...] scena "di genere"; e, per amore di cose viste più che immaginate, ridusse l'orientalismo del Morelli, allora di gran moda, in visioni di accampamenti zingareschi. Ma la paesistica, fin dal primo tempo, prevalse nella sua pittura. Seppe sfuggire alla ...
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Attore francese, nato a Orléans il 7 aprile 1721, morto a Parigi il 30 gennaio 1791. Coltivò dapprima la pittura, incoraggiato dal Van Loo. Datosi al teatro entrò a Lione nella compagnia della Destouches. [...] figura e una bella voce, dizione chiara e efficace, molta "anima": e nella scuola di "energumenismo", allora di moda, sapeva conservarsi semplice e naturale. Oltre al repertorio classico recitò nelle opere più significative di quel periodo dominato ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...