Apologeta cristiano (n. probabilmente in Siria tra il 120 e il 130). Educato alla cultura greca, fu forse un filosofo vagante sulla moda dei retori o cinici; convertitosi al cristianesimo, più tardi si [...] avvicinò forse a scuole gnostiche e a lui gli eresiologhi antichi fanno risalire la setta degli encratiti; staccatosi dalla Chiesa insegnò in Oriente, ma passò poi ad Antiochia di Siria e altrove. Dopo ...
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Poeta tedesco (Nemescsó, Ungheria, 1724 - Sondershausen, Anhalt, 1765). Appartenne al gruppo dei "Bremer Beiträge", segnalandosi per il tono sentimentale con cui assecondava la moda promossa da Gellert. [...] Le sue liriche sono riunite nella raccolta postuma Poetische Werke (1767) ...
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Musée de la mode et du costume Galliera Inaugurato a Parigi nel 1977, il museo comprende una collezione di ca. 70.000 pezzi sulla storia della moda e del costume, nella quale sono esposte le opere dei [...] più grandi designer dell'abbigliamento, e una biblioteca dedicata alla storia di tre secoli di moda occidentale. ...
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Decorazione
Marco Bussagli
Riferito al corpo, il termine decorazione designa in senso lato l'insieme degli elementi finalizzati al suo abbellimento, compresi l'abbigliamento, la moda e la cosmesi. In [...] era solo manifestazione di profondo dolore (per es. la morte di un capo) e non aveva nulla a che vedere con la moda e con l'eliminazione della barba" (Bussagli 1970, p. 118), come invece aveva erroneamente lasciato intendere lo storico del 4° secolo ...
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DiCaprio, Leonardo (propr. Leonardo Wilhelm)
Roy Menarini
Attore cinematografico statunitense, di padre italiano, nato a Hollywood l'11 novembre 1974. Apparentemente fuori moda, il volto di DiC. ha colpito [...] gli spettatori per una certa somiglianza con James Dean; il suo aspetto d'altri tempi e, soprattutto, il metodo Actors Studio cui si rifanno le sue prove recitative, improntate al realismo psicologico ...
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Toscani, Oliviero. - Fotografo italiano (n. Milano 1942). Dopo gli studî alla Kunstgewerbeschule di Zurigo (1961-65), si è dedicato inizialmente alla fotografia di moda per poi orientare la sua ricerca [...] verso la comunicazione pubblicitaria. Ideatore di campagne pubblicitarie molto note (per es. la promozione, iniziata nel 1982 e terminata nel 2000, del marchio Benetton), si è distinto per la creazione ...
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unimodale
unimodale [agg. Comp. di uni- e modale] [PRB] Funzione u.: funzione di densità di proba-bilità che ha un solo punto di massimo relativo, detto moda o norma; tale funzione, in contrapp. a quelle [...] zeromodali, bimodali, plurimodali, è crescente fino alla moda e poi decrescente; sono u. molte delle distribuzioni che più comunem. s'incontrano nelle applicazioni, per es. la distribuzione normale. ...
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Pseudonimo dello scrittore francese Ernest-Maurice Tessier (Parigi 1885 - ivi 1973); autore di romanzi che, nel periodo tra le due guerre mondiali, furono di moda e conobbero una fortuna superiore al valore [...] artistico. Tra i più noti Minuit ... Place Pigalle (1923) e Sérénade au bourreau (1928). Da ricordare anche Fusillé à l'aube (1931) e, dopo l'ultima guerra, di genere poliziesco: L'Amazone de Pretoria ...
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Azienda orafa fondata nel 1967 a Milano da Giuseppe Rabolini e da un gruppo di creativi. Propone gioielli in sintonia con le tendenze della moda senza perdere di vista la classicità e la qualità della [...] manifattura. L’oro, spesso associato a pietre semipreziose, è il materiale prediletto. Tra le creazioni più note: il ciondolo Orsetto del 1988, e il Dodo, simbolo della natura da salvaguardare, creato ...
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Editore e giornalista italiano (Ascoli Piceno 1906 - Milano 1984), fondatore a Milano della Società Editoriale Domus (1929), ideatore delle riviste Domus, Casabella, Fili, Fili moda, Fili ricami (1932), [...] del Libro di casa (1934) e di Panorama, collana (1935) e rivista (1939). Durante l'occupazione pubblicò l'Unità Europea e subito dopo la liberazione L'Italia Libera. Ripresa la propria attività nel 1945, ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...