moda, globalizzazione della
mòda, globalizzazióne della locuz. sost. f. – Come conseguenza della globalizzazione le persone sono divenute sempre più connesse e interdipendenti in molti aspetti della [...] con cui i membri di un gruppo culturale incorporano elementi estranei e li fanno propri, è stato coniato dagli antropologi della moda (J.B. Eicher, S.L. Evenson, H.A. Lutz, The visible self: global perspective on dress, culture and society, 2008) per ...
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moda, personalizzazione della
mòda, personalizzazióne della. – Servizio offerto da un’azienda consistente nel dare la possibilità ai clienti di adattare alle proprie necessità e ai propri gusti il prodotto [...] ambientale, il desiderio di chi possiede pezzi personalizzati o comunque pezzi unici è sempre quello di uscire dall’omologazione tipica della moda di oggi, sviluppatasi soprattutto con la nascita del prêt-à-porter tra il 1960 e il 1970 e con i nuovi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con l’ascesa della borghesia aumenta l’interesse per la moda, e il settore dell’abbigliamento [...] di acciaio e gli ombrellini che si piegano verso il sole.
La nuova attenzione per l’infanzia determina la creazione di una moda particolare per i bambini: per i più piccoli si usa una veste con lo sprone quadrato che lascia scorgere le mutande; per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il discorso sui rapporti tra moda e rock ha spesso inteso la prima come sinonimo di [...] è codificato come genere musicale – la sua storia può essere intesa come un percorso che parte dalla musica e coinvolge la moda o viceversa. È quest’ultimo il caso dei teddy boys, giovani inglesi della working class che ancora prima di ascoltare il ...
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Dalla moda allo stile
Ted Polhemus
Nel 21° sec., come nei secoli passati, la moda è dappertutto: in particolare per la nostra mente di consumatori è un’ossessione apparentemente incurabile che muove [...] perché in realtà in generale si spende di più per i ‘classici intramontabili’ di qualità di quanto non si faceva per la moda usa e getta. Ciò accade perché non vogliamo essere visti come persone usa e getta che oscillano come banderuole ai venti del ...
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Roselina Salemi
Moda. Vestiti di bottiglie
Come coniugare ecologia e moda: grandi stilisti si cimentano con la nuova generazione di fibre sintetiche ottenute dalla plastica, come il Newlife. E, per finire, [...] i primi abiti di plastica che si sciolgono a contatto con l’acqua. E addio vestiti smessi.
Torna il foulard
Sembrava fuori moda. Un reperto degli anni d’oro di Audrey Hepburn, di Grace Kelly, di Jackie Kennedy o Brigitte Bardot. Invece il foulard ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento è considerato il secolo della moda per antonomasia. Da un lato continua [...] affermata dopo la guerra. A Parigi e Londra (per l’uomo) si aggiunge quindi Firenze tra i centri più importanti per la moda. Anche Roma con la Dolce Vita diventa una fonte di ispirazione stilistica e di seduzione per gli Stati Uniti – il film Vacanze ...
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Associazione che si occupa di disciplinare, coordinare, tutelare e promuovere lo sviluppo della moda italiana nel mondo. Fondata a Roma nel 1958 come Camera sindacale della moda italiana, prese l’attuale [...] denominazione e divenne operativa nel 1962. Ha sede a Milano ...
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Creatore di moda italiano (Napoli 1914 - Firenze 1992). Negli anni Cinquanta P. è stato il maggiore protagonista della nascente moda-boutique, settore di abbigliamento tipicamente italiano che rappresentava [...] -35) e il Reed College di Portland (1935-37); nel 1949 aprì un proprio atelier a Firenze. Si avvicinò al mondo della moda in maniera del tutto casuale nel 1947, quando alcuni suoi modelli di abiti da sci colpirono la fotografa T. Frissell, che nel ...
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Creatore d'alta moda (Granville 1905 - Montecatini 1957); nel 1930 fondò a Parigi, con altri, una galleria per il lancio di pittori poco noti (tra i quali Chr. Bérard). Nel 1935 cominciò a disegnare modelli [...] per varie case e nel 1947 aprì una casa d'alta moda; fin dalla sua prima collezione, intesa a far dimenticare le restrizioni della guerra, si impose ottenendo un successo mondiale. Dopo la morte del fondatore, la casa D. ha continuato e allargato la ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...