Stilista francese (n. Arcueil 1952). Per le sue creazioni stravaganti e provocatorie è noto anche come enfant terrible della moda francese. A 18 anni ha iniziato a lavorare come apprendista da P. Cardin, [...] nei tagli e nell'uso dei materiali, passato e presente, abbigliamento femminile e maschile. Nel 1999 Hermès ha acquistato il 35% della casa di moda. Nel 2003 G. è stato nominato direttore artistico della linea femminile di prêt-à-porter di Hermès. ...
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Scrittrice (Parigi 1776 - ivi 1852). Dama brillante nella società parigina dal Direttorio all'Impero, scrisse, seguendo la moda, versi per musica, commedie (tra cui Le marquis de Pomenars, 1820), romanzi [...] (Léonie de Montbreuses, 1813; Anatole, 1815; Les malheurs d'un amant heureux, 1818-23, ecc.). Il suo salotto ebbe molta voga sotto Luigi Filippo. Fu madre di Delphine Gay (v. Girardin, Delphine de) ...
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Fotografo (New York 1923 - San Antonio, Texas, 2004). Affermatosi giovanissimo nel campo della fotografia pubblicitaria e della moda come collaboratore di Harper's Bazaar e Vogue, si è poi dedicato al [...] ritratto eseguito in studio, creando un nuovo stile mediante un uso rivoluzionario della tecnica di illuminazione e del punto di ripresa dei soggetti, talvolta fotografati con spietato realismo e con grotteschi ...
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Comunicare l’architettura
Maurizio Bradaschia
Nel mutevole vortice della contemporaneità tutti i linguaggi, le espressioni della cultura – dalla moda al cinema, dalla pubblicità al teatro, dalla musica [...] funge da sfondo a immagini pubblicitarie vincenti in tutti i settori, dalle automobili ai superalcolici, dalla politica alla moda, dallo sport (esplicito il riferimento agli edifici dei Giochi olimpici di Pechino del 2008) agli orologi, dai cosmetici ...
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riuso
s. m. – Il r., il riciclo, la rielaborazione di oggetti, materiali e indumenti, sono pratiche sociali ed estetiche che si manifestano entro una pluralità di ambiti espressivi: design, arredamento, [...] scarti e rifiuti in abiti e oggetti di arredamento. Anche in Italia l’idea di trasformare la 'spazzatura' in prodotto di moda è divenuto patrimonio culturale di scuole di creatività come l’Istituto europeo di design, che ha svolto tra il 2002 e il ...
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Fabiana Giacomotti
Addio unisex: ora è agender
Né maschio né femmina: la tendenza agender, la più discussa dell’anno, soffia sulle case di moda di tutto il mondo e anche sulla società: l’Università del [...] Gucci, succedendo a Frida Giannini di cui era stato per alcuni anni il braccio destro. Ha studiato presso l’Accademia costume & moda di Roma e ha iniziato la sua carriera da Fendi, dove Karl Lagerfeld e Silvia Fendi sono stati i suoi mentori. Dal ...
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genderfluidity
(gender fluidity), s. f. inv. Consapevolezza di un’identità sessuale mutevole.
• il punto è tutto qui, questa nuova moda della confusione tra i generi non riguarda tanto l’orientamento [...] ». In poche parole molti si sentono a volte maschio e a volte femmina, per cui a questa fluidità di genere corrisponde una moda senza una precisa identità sessuale, in grado di mischiare generi e cose. (Daniela Fedi, Giornale, 20 febbraio 2016, p. 21 ...
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Diplomatico e poeta spagnolo (Jerez de la Frontera 1817 - Roma 1883). Pubblicò nel 1840 Ensayos poéticos. Fu di moda per qualche tempo una strofe, dal suo nome chiamata bermudina. ...
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Scrittore spagnolo (n. alla fine del sec. 17º). La sua opera Virtud al uso y Mística a la moda (1729) presenta notevole interesse per la storia del costume. ...
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wealfie
s. m. inv. Selfie da ricchi, in cui si esibisce la propria ricchezza.
• [tit.] L’ultima moda: il wealfie [testo] […] È il momento di gridare al mondo quanto sei ricco, quanti gioielli hai, quante [...] vacanze fai, com’è bello il tuo aereo privato, quanti pacchi firmati Prada e Chanel hai aperto sotto l’albero di Natale. E per annunciare la propria ricchezza il selfie è il mezzo più veloce. Prima sono ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, maniera»; l’uso del masch. per particolari...
pronto moda
loc. s.le m. inv. Produzione e distribuzione industriale di abiti confezionati secondo taglie predefinite. ◆ «mi piacerebbe realizzare da una parte un polo di sperimentazione, ricerca e alta moda, dall’altro fare alla fiera di...