Fratelli, di origine moabita, monaci di S. Saba in Palestina e preti (sec. 9º); avversi all'iconoclastia, per questo subirono più volte la prigione e le torture: furono relegati nell'isola di Afusia (Propontide), [...] dove ebbero incisi a fuoco sulla fronte versi infamanti (da cui il loro soprannome di Graptoi), poi a Kartal e infine ad Apamea di Bitinia dove Teodoro, prete, morì. Teofane, liberato, fu poi vescovo di ...
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FRANCHETTI, Alberto
Renato Badalì
Nacque a Torino, il 18 sett. 1860, dal barone Raimondo, ricco proprietario terriero, e da Luisa Sara Rothschild.
Il padre (Livorno, 25 ott. 1829 - Reggio Emilia, 30 [...] (1884; prima esecuzione Dresda 1886; Ricordi); Loreley, poema sinfonico; Nella Foresta Nera, impressioni sinfoniche (1900; Ricordi); Moabita, idillio biblico; Fiori del Brabante, azione coreografica in 18 quadri (testo di G. Forzano, Torino, teatro ...
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moabita
s. m. e f. [dal lat. Moabita o Moabites, gr. Μωαβίτης] (pl. m. -i). – Nome, usato per lo più al plur., degli abitanti di Moab, antica regione della Palestina a oriente del Mar Morto, etnicamente affini agli Israeliti con cui furono...
moabitico
moabìtico agg. [dal lat. Moabitĭcus] (pl. m. -ci). – Dell’antico popolo dei Moabiti (v. la voce prec.): la lingua m., o il moabitico s. m., lingua semitica strettamente affine all’ebraico.