CLEMENTE III, antipapa
Carlo Dolcini
Wiberto (Guiberto), nato nella famiglia nobile dei da Correggio imparentati con la dinastia canossiana a Parma, probabilmente nell'arco del decennio 1020-1030, attraversa [...] ", oggi quasi nessuna delle medesime opere sembra resistere a una duplice critica storica che elimina, o comunque attenua in misura notevole, il loro collegamento a C. III e al suo ambiente ravennate. Gli studi compiuti da Capitani hanno rivelato ...
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IMPERIALI, Giuseppe Renato
Stefano Tabacchi
Nacque a Oria o, più probabilmente, a Francavilla Fontana, il 28 apr. 1651, da Michele, principe di Francavilla, e Brigida Grimaldi. Apparteneva a uno dei [...] tensione tra il legato e il ceto dirigente ferrarese, irritato dalla decisione di istituire il libero mercato del grano, misura che ledeva i privilegi annonari della città e danneggiava il patriziato. Non deve allora stupire se nel 1695 un giovane ...
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GIOVANNI
Tommaso di Carpegna Falconieri
Di questo cardinale vescovo sono sconosciute la data di nascita e la nazionalità. G. compare già insignito della dignità cardinalizia, come vescovo della diocesi [...] un ruolo subordinato le funzioni dei cardinali degli altri due ordini, presbiterale e diaconale. Anche se non conosciamo la misura del suo apporto personale alla stesura del documento, rimane certa la diretta partecipazione di G., allora e in seguito ...
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GIOVANNI da Tocco
Fulvio Delle Donne
È difficile dire qualcosa di certo sulle origini di questo personaggio, che svolse attività di medico e di professore di medicina a Napoli a partire dall'ultimo [...] , che era in via di decadimento. La possibilità di sfruttare i bagni termali della zona flegrea, segnalati spesso come misura terapeutica nei ricettari dell'epoca, i proficui contatti, per mediazione della corte, con le importanti scuole francesi e ...
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BORGIA, Niccolò
Gaspare De Caro
Nacque a Trani il 6 maggio del 1700 da Domenico, patrizio e alto magistrato napoletano, che con sapienti evoluzioni politiche seppe dare nuovo lustro a questo ramo napoletano [...] futuro magistero episcopale non sarebbero probabilmente comprensibili senza il riferimento a questa sua esperienza. In che misura il B. avesse dirette responsabilità nelle velleità riformatrici dell'autoritario arcivescovo napoletano, non è possibile ...
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PIO IX, papa, beato
Giacomo Martina
PIO IX, papa, beato. – Giovanni Maria Mastai Ferretti nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, ultimo dei nove figli del conte Girolamo e di Caterina Solazzi, una famiglia [...] ed esiliava il vescovo di Varsavia, Feliïski. Seguirono encicliche e allocuzioni, e un ampio libro bianco vaticano sulle reiterate misure russe. Più tardi, lo zar aggravò la sua politica. Tentò di rafforzare l’autorità del Collegio ecclesiastico di ...
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EUGENIO IV, papa
Denys Hay
Gabriele Condulmer nacque nel 1383, da Angelo, nobile veneziano, e da Bariola, figlia di Niccolò Correr e sorella di Gregorio XII, pontefice dal 1406 al 1415, anno in cui [...] complessi negoziati con il concilio di Basilea, E. IV trovò utile rimproverare ai padri in rivolta di non aver preso misure adeguate per la riforma della Chiesa. Questo è anzi il punto centrale del Libellus apologeticus (giugno 1436) scritto dal papa ...
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FERRAGATTI (Fieragatti), Nicola (Nicolaus de Bittonio)
Mario Sensi
Figlio di Nardo, nacque a Bettona (Perugia) intorno alla metà del sec. XIV. Nel 1376, già frate minore della provincia di S. Francesco, [...] 24 aprile successivo il sinodo, convocato al fine di confermare o riformare le precedenti costituzioni diocesane e per stabilire la misura del sussidio caritativo a favore del neo eletto, sancì un solo decreto: l'obbligo per i canonici e i cappellani ...
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CIBO, Camillo
Agostino Borromeo
Secondogenito di Carlo II Cibo Malaspina. duca di Massa, e di Teresa Pamphili, pronipote di Innocenzo X, nacque a Massa il 25 apr. 1681. Avendo dimostrato inclinazione [...] , con la scomparsa del cardinale Alderano nel 1700, egli aveva prematuramente perso il suo appoggio più sicuro; ma, in misura certamente maggiore, contribuì il suo carattere introverso, la sua eccessiva sensibilità, il suo amor proprio che gli impedì ...
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LAPI, Basilio
Federica Favino
Molto scarse le notizie sul L., di cui è noto il luogo di nascita, Firenze, ma non l'anno, da porre verosimilmente non oltre i primi anni Ottanta del XV secolo. Già nel [...] , che ritiene prodotta nei secoli dall'eccedenza dell'anno introdotto da Giulio Cesare rispetto a quello solare. Egli misura questa sfasatura sulla base delle Tavole alfonsine, che ritiene esatte, e la inferisce da alcune esperienze sulla vera ...
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misura
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come...
misurabile
miṡuràbile agg. [der. di misurare; cfr. lat. tardo mensurabĭlis, der. di mensurare «misurare»]. – Che può essere misurato: grandezze facilmente, difficilmente m., non m. con gli strumenti comuni. Con accezione più specifica, in...