UOMO
Antonio Ascenzi
Guido Modiano
Origine (XXXIV, p. 748; v. anche paleoantropologia, App. II, ii, p. 486; III, ii, p. 348; IV, ii, p. 720). − In paleontologia umana, si definisce come origine dell'u. [...] stazione eretta, testimoniata non soltanto dai caratteri anatomici del complesso bacino-femore, ma anche da alcune serie di impronte di espressione di Y. Coppens: "L'uomo è, in una certa misura, anche un prodotto della cultura".
Bibl.: A.C. Blanc, L ...
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Ingegneria biomedica
Serenella Salinari
Francesco Paolo Branca
Con i. b. si intende quel settore dell'ingegneria che utilizza le metodiche e le tecnologie proprie dell'ingegneria per la cura del paziente [...] ossei e di protesi di tendini e legamenti. Più complessa è risultata l'utilizzazione di tali materiali nella realizzazione di volte maggiore di quello della d.d.p. del segnale utile da misurare. Si suole dire che vi è una tensione indotta comune ai ...
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TRAPIANTI
Gino Doria
Fabrizio Trecca
. Biologia. - Introduzione. - I t. di organi, tessuti, o cellule suscitano da molti anni l'interesse di medici e biologi. Infatti, è molto antica l'idea di sostituire [...] gli altri caratteri. Pertanto, a partire dal centromero le regioni del complesso H-2 sono disposte nel seguente ordine: K, I, S, soprattutto tra fratelli o tra padre e figlio (in minor misura tra individui scelti a caso). Infatti si è visto che la ...
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Alla fine del 20º sec. le conoscenze nel campo della b. c. sono aumentate in modo consistente, a tal punto che è difficile tratteggiare in maniera sintetica quali siano state le nuove acquisizioni in quest'area [...] e mostrano comportamenti e affinità biochimiche in qualche misura diverse. Il numero dei componenti delle vie di ben il 75%, contro il 40;60% di tutti i geni nel loro complesso. Ciò fa salire il numero dei componenti delle reti di segnalazione a 7- ...
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INFIAMMAZIONE
Paolo Schlechter
(XIX, p. 196; App. II, II, p. 32)
Ricordiamo che per i. o flogosi s'intende un insieme di avvenimenti che si realizzano quando i tessuti di animali superiori vengono a [...] precursori dell'interleuchina 1β (IL-1β) e in minor misura dell'interleuchina 1α (IL-1α); infatti, l'IL-1β questo genere può derivare anche da un'''invasione'' generalizzata di complessi immuni anch'essi capaci, se in adeguata concentrazione, di ...
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ORMONI
Paolo Marrama
Gaspare Mazzolani
(XXV, p. 571; App. II, II, p. 460; IV, II, p. 680)
Fisiologia umana. − Premessa. − La profonda revisione e gli approfondimenti compiuti negli ultimi anni hanno [...] nell'animale, la somministrazione di IL-1, e in misura minore di IL-2, determina un aumento della secrezione l'o.; si forma, in tal modo, il complesso o.-recettore (H-R):
ormone+recettore⇆complesso ormone-recettore.
Il numero dei recettori (R) di una ...
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PROSTAGLANDINE
Paolo Schlechter
(App. IV, III, p. 75)
Le p. (P o PG) costituiscono un gruppo di sostanze che si caratterizza per un'azione regolatrice su alcune funzioni metaboliche cellulari correlate [...] dell'aggregazione, e indirettamente la presenza di complessi recettoriali sulle membrane delle cellule produttrici. Si può l'aggregazione piastrinica, che risulta inibita sia pure in misura minore, e la contrazione o il rilassamento dei muscoli ...
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Il nostro sistema immunitario può essere considerato un 'sesto senso' in grado di riconoscere e contrastare tutto quello che può arrecarci danno. Nel corso dell'evoluzione si è sviluppato in maniera da [...] descritti alcuni geni coinvolti nell'a. nell'uomo.
Il Maggior complesso di istocompatibilità. - La regione cromosomica che presenta numerosi geni gld (questa osservazione sottolinea, inoltre, la misura di quanto si possa imparare dai modelli murini ...
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SUPERANTIGENE
Daniele Primi-Luisa Imberti
Il termine ''superantigene'' è stato proposto da J. White nel 1989 per descrivere un gruppo di molecole capaci d'interagire e di attivare i linfociti T tramite [...] anticorpi monoclonali specifici per tutte le catene TCRBV che permettano una misura accurata del livello di espressione di queste molecole nell'uomo, sia alla complessità genetica dei loci codificanti il TCR, che impedisce un'interpretazione completa ...
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Vita, origine della
Renato Fani
Matteo Brilli
Dalla seconda metà degli anni Novanta del 20° sec., gli studi sull'o. della v. sulla Terra hanno ripreso notevole vigore, principalmente grazie all'enorme [...] non è possibile spiegare come esso possa aver raggiunto una tale complessità in così breve tempo (poco meno di un miliardo di viene introdotto il concetto di temperatura evolutiva come una misura del livello di mutazione e di trasferimento genetico ...
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complèsso1 agg. [dal lat. complexus, part. pass. di complecti «stringere, comprendere, abbracciare»]. – 1. a. Che risulta dall’unione di più parti o elementi (contr. di semplice): una questione c., un ragionamento c.; che ha diversi aspetti...
miṡura s. f. [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. – 1. a. Il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un’altra della stessa specie assunta come unità (unità...